IL PD è IL NEMICO
PRINCIPALE IN QUESTA FASE STORICA.
GOVERNO GENTILONI e PD CON ALLA
GUIDA RENZI, DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA MODERATA,
LIBERISTA e AUTORITARIA
COSTRUIRE ORGANISMI DI
CONTROPOTERE CONTRO IL SISTEMA CAPITAL-IMPERIALISTA e
SIONISTA
L’adesione e la sottoscrizione
a “ SU LA TESTA per il CONTROPOTERE” costituisce un
atto minimo che sta ad indicare la propria
disponibilità ad impegnarsi nella resistenza e
nella controffensiva nei confronti dell’attuale
sistema economico, politico e sociale del nostro paese
e non solo.
Con il governo della banda Berlusconi l’Italia si era
connotata sempre di più come un sistema
autoritario, repressivo e con evidenti caratteristiche
di regime corrotto e totalitario, alleato comunque
all’imperialismo USA.
Con il governo Monti si era passati direttamente ad un
governo delle multinazionali e del capitale
internazionale. Era un esecutivo di tecnocrati imposti
direttamente dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dal
FMI.
L'attuale governo GENTILONI che finisce il suo mandato
proprio in questi giorni è il governo
dell'inciucio e della manipolazione che prosegue
l'attività e le politiche del governo Renzi e
degli altri governi della borghesia. Ha confermato
tutti i provvedimenti anti-popolari del governo Renzi
e con la nuova legge di stabilità 2018 aggiunge
nuove normative che aggraveranno le condizioni
materiali del nuovo proletariato. GENTILONI e il PD
per continuare a governare hanno confermato la loro
alleanza con la feccia alfaniana che non è
nient'altro che la costola di Forza Italia e del
più becero berlusconismo. Questo governo si
è connotato per quello che è: uno
strumento in mano a settori della borghesia
imperialista che vuole imporre provvedimenti adeguati
a far sopravvivere ancora per qualche tempo il
capitalismo, attanagliato da una crisi strutturale
irreversibile, a seguito della progressiva caduta
tendenziale del saggio di profitto. L'Italia è
ormai l'unico paese d'Europa che non ha più
né un'opposizione socialdemocratica, né
tanto meno comunista. La prosecuzione di Renzi alla
guida del PD, nonostante la sonora sconfitta subita
col Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016
sancisce la fine di un partito che al suo interno,
fino a qualche anno fa, aveva ancora delle tendenze
socialdemocratiche moderate. Anche sul piano della
dialettica istituzionale il PD è alle corde.
Bastonare il can che annega. Con Renzi ha prevalso
ufficialmente il moderatismo, liberista in economia e
autoritario in politica. Queste politiche liberiste,
di destra e conservatrici sono dettate dal capitalismo
finanziario ed industriale che si sta adoperando da
anni per rimodellare il mondo in rapporto alle sue
esigenze di sopravvivenza.
A questi programmi vanno contrapposti modelli che
vadano nel senso della costruzione di una
società socialista di transizione a quella
comunista. La soluzione della crisi economica e la
possibilità di miglioramento delle condizioni
di vita del nuovo proletariato saranno possibili solo
con l'abbattimento del capitalismo e non certo
puntando solo ad operazioni elettoralistiche di basso
livello. Dobbiamo costruire pazientemente organismi
che esercitino forme di CONTROPOTERE, in grado di
contrastare e inceppare il funzionamento di questo
sistema fino al suo abbattimento totale, prevedendo
dentro tale strategia l'organizzazione della forza. La
rivoluzione non può essere pacifica. Non
è un pranzo di gala.
Vogliamo contribuire ad organizzare il conflitto
sociale per inceppare il funzionamento di tutti i
governi anti-proletari e per non lasciare spazio
all'eversione dell'estrema destra strumentalizzata
dalla borghesia imperialista che vede ora come suo
capo il reazionario-nazi Trump.
Noi, coscienti dei nostri limiti e delle nostre
dimensioni organizzative, e senza demagogie, vogliamo
contribuire a mantenere vivo uno spiraglio di speranza
nella lotta per la costruzione di una società
socialista prima e comunista poi, liberata dalla
schiavitù del lavoro salariato e dalla violenza
dei rapporti sociali e di produzione capitalistici.
Noi, proseguendo l’esperienza di questi 17 anni,
intendiamo continuare a lavorare con metodo sia a
livello pratico che su quello teorico, sia sul piano
nazionale e internazionale che su quello locale,
mantenendo una rigorosa indipendenza politica,
culturale ed organizzativa.
Quest’anno il nostro impegno è stato
caratterizzato dal sostegno alla lotta del nuovo
proletariato contro il peggioramento delle condizioni
lavorative e per il rilancio delle rivendicazioni
salariali e contro l’organizzazione del lavoro
capitalistica, che è sempre più disumana
e alienante (vedi Pomigliano e FIAT Mirafiori, Amazon
dove c'è una vera e propria schiavitù
nei rapporti di lavoro) e per un'attività di
solidarietà al popolo e al governo
venezuelano.( iniziative in Lombardia, Sardegna e
Calabria).
Siamo sempre disponibili a venire a presentare i
filmati su Palestina, Libano, Venezuela ecc. che
abbiamo girato negli anni scorsi.
L’ADESIONE è di 30 euro
all’anno. Il SOSTEGNO STRAORDINARIO per l’associazione
è di 100 euro che darà diritto all’invio
gratuito del materiale da noi prodotto, compresi gli
atti dei seminari e convegni da noi organizzati.
Per tesserarti e sottoscrivere puoi scrivere alla
nostra mail laltralombardia@libero.it, oppure a
laltralombardia@laltralombardia.it. Dobbiamo compiere
uno sforzo straordinario da qui ad Aprile 2018 per
raggiungere almeno la quota di 10.000 euro che
è il minimo per poter proseguire la nostra
attività nei settori in cui siamo impegnati. In
caso contrario rischiamo di ridurre o ridimensionare
notevolmente il nostro impegno politico-organizzativo.
Abbiamo migliaia e migliaia di amici su FB, se una
buona parte di loro versasse 5 euro contribuirebbe a
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attività politica. Lo scorso anno grazie alla
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