A TUTTI I CITTADINI ITALIANI CHE SONO STATI IMBARCATI O HANNO LAVORATO
SU NAVI MILITARI O CIVILI/COMMERCIALI STATUNITENSI E CHE HANNO
CONTRATTO UN TUMORE O ALTRA MALATTIA DIAGNOSTICATA PER ESPOSIZIONE
ALL’AMIANTO, E AI LORO EREDI
Premessa
Questo avviso è stato pubblicato sul sito dell’AEA circa un anno
fa, al fine di diffondere la notizia dell’iniziativa in corso a favore
di tutti i cittadini italiani che fossero stati imbarcati su navi
militari o ex militari di fattura americana, e che avessero contratto,
a seguito degli incarichi svolti, patologie asbesto correlate.
Tali persone, infatti, hanno la possibilità di richiedere ed
ottenere il risarcimento del danno patito (per i requisiti richiesti si
veda di seguito).
Ebbene, ad un anno di distanza, vorremo, noi che in prima persona
abbiamo creduto in questo progetto, farvi conoscere l’esito di
ricerche, contatti, istanze e risarcimenti ottenuti.
La ricerca del bacino di persone potenzialmente interessato a questo
tipo di iniziativa è stata resa alquanto ardua anche dalla
vigente normativa sulla privacy. Tuttavia, siamo riusciti a mettere in
contatto alcune persone potenzialmente interessate a questa iniziativa
con lo Studio Ceriani e Associati di Milano che, quale interfaccia
dello Studio legale Locks di Philadelphia, si occupa delle richieste di
risarcimento del danno, attuando un primo screening del caso,
selezionando la documentazione utile, rispondendo ai quesiti che, di
volta in volta, vengono posti.
Superato lo scetticismo del primo momento, dovuto in gran parte ad un
sistema di risarcimento a cui i cittadini italiani non sono abituati,
le persone che hanno aderito all’iniziativa qui promossa, sono state
positivamente sorprese nel constatare che, ove in possesso delle
caratteristiche richieste, la richiesta di risarcimento del danno ha
avuto successo.
Non si tratta – è bene sempre ricordarlo – di cifre da capogiro;
in ogni caso si tratta di un, per quanto piccolo, aiuto economico che
può essere utile alla persona con patologie asbesto correlate o
ai suoi familiari
Ecco alcune cifre:
Quattro casi arrivati tra aprile e luglio 2008 sono già stati
chiusi (ossia si è già arrivati ad un accordo
stragiudiziale sull’entità del risarcimento del danno).
Due di questi sono risarcimenti a vedove di ex marinai deceduti a causa
di mesotelioma pleurico, uno a favore di un ex marinaio con mesotelioma
e uno a favore di un ex marinaio con asbestosi.
Al momento (novembre 2008) sono invece aperti ma in via di definizione
altri tredici casi.
Di seguito potrete trovare i dettagli dell’iniziativa, tra cui i
requisiti per accedere alla richiesta di risarcimento, i documenti
necessari e i riferimenti delle persone alle quali rivolgersi.
1) L’Avv. Mitchell Cohen dello Studio Legale Locks di Philadelphia,
Pennsylvania, 1500 Walnut Street, sito internet www.lockslaw.com sta
cercando di rintracciare:
a) cittadini italiani, militari o civili, (nel caso in cui siano morti,
i loro eredi)
b) che sono stati imbarcati su navi militari americane vendute alla
Marina Militare Italiana (si veda lista allegata) o su navi, sempre di
produzione statunitense, ad uso civile e commerciale o
c) che hanno lavorato sulle navi della lista allegata, in occasione di
sosta delle stesse in porti italiani per manutenzione, o su altre navi
aventi le caratteristiche previste al punto b) o
d) che hanno lavorato alla demolizione delle navi di cui sopra e
e) che hanno contratto mesotelioma o altra malattia asbesto correlata,
anche non maligna, diagnosticata negli ultimi tre/cinque anni,
al fine di ottenere un risarcimento dalle Società americane
produttrici delle navi o degli equipaggiamenti utilizzati sulle stesse.
2) Patologie risarcibili
Le patologie asbesto correlate risarcibili sono le seguenti:
Patologie non maligne :
asbestosi, ispessimento pleurico bilaterale, placche pleuriche.
Patologie maligne:
Cancro ai polmoni (non è necessario che il soggetto malato di
tumore al polmone abbia contratto anche una patologia non
maligna di quelle sopra elencate, ma tale circostanza facilita
l’ottenimento del risarcimento).
Mesotelioma
Tumore gastro-intestinale
Tumore allo stomaco
Tumore all’intestino e al colon
3) Documenti richiesti.
Al fine di ottenere il risarcimento, il soggetto che ha contratto una
delle malattie previste al punto 2) e che è in possesso dei
requisiti elencati al punto 1) dovrà :
a) presentare un certificato medico che attesti la malattia; non
è necessario indicare nel certificato che la malattia sia dovuta
esclusivamente all’esposizione all’amianto sulle navi; tale indicazione
potrebbe però agevolare l’ottenimento del risarcimento;
b) rilasciare una deposizione all’avv. Mitchell, che per l’occasione
verrà in Italia, nella quale dichiara: i) su quale nave ha
lavorato o si è imbarcato ii) per quanto tempo iii) quale
attività ha svolto sulla nave iv) se ha respirato polvere di
amianto;
c) rilasciare una procura con il testo allegato;
Tutti i documenti presentati saranno sottoposti all’esame di medici
specialisti statunitensi.
4) Importo del risarcimento.
L’importo del risarcimento può variare in base a diversi
fattori, quali, ad esempio:
a) età del soggetto che ha contratto la malattia,
b) tipo di malattia,
c) capacità di specificare con quali prodotti e su quali navi ha
lavorato
d) se il soggetto malato è ancora in vita o è morto.
L’importo previsto per gli eredi è inferiore rispetto a quello
garantito a soggetti malati ancora in vita.
e) società responsabile (nel caso in cui si tratti di
società fallita l’importo del risarcimento è prestabilito
dalla Corte competente).
5) Tempi previsti per il risarcimento.
I tempi stimati per il riconoscimento del risarcimento sono i seguenti:
a) se la società produttrice è ancora operativa: nove
mesi da quando i medici americani hanno dato il loro parere favorevole,
b) se la società produttrice è soggetta a procedura
concorsuale negli Stati Uniti: 12/18 mesi dal parere di cui sopra.
6) Costi della procedura
Nulla è dovuto in caso di mancato risarcimento.
Nessun anticipo è richiesto.
I costi comprensivi di onorari e spese sono predeterminati in funzione
dell’importo risarcito, ossia, sono pari al 25% dell’importo risarcito
se la società produttrice è la Johns – Manville Company,
mentre sono pari al 33% dell’importo risarcito se la società
produttrice è un’altra.
Per concludere, chi fosse in possesso dei requisiti richiesti e fosse
interessato ad ottenere il risarcimento può contattare la AEA
Lombardia telefonando al numero: 02 4984678, scrivendo una email al
seguente indirizzo di posta elettronica:
fulvio.aurora@consiglio.regione.lombardia.it o inviando una
comunicazione al seguente indirizzo: Via dei Carracci n. 2, 20149,
Milano.
_____________________
La segnalazione di ulteriori nominativi di navi statunitensi vendute
alla Marina Militare Italiana e/o in sosta per manutenzione presso
porti italiani, o di navi americane ad uso civile e commerciale,
diverse da quelle indicate nella lista allegata, nonchè di
soggetti che vi hanno lavorato e che hanno contratto tumore,
mesotelioma o una delle malattie asbesto- correlate, è comunque
gradita, perché ci permette di risalire ad eventuali altre
aziende produttrici e verificare se è possibile ottenere un
risarcimento.