Le cinque maggiori menzogne sull’assalto di Israele a Gaza
Jeremy R. Hammond - Foreign Policy Journal
7 gennaio 2009
Menzogna numero 1. Israele sta
solo colpendo legittimamente siti militari e sta cercando di proteggere
vite innocenti. Israele non colpisce mai civili.
La Striscia di Gaza è una delle aree più densamente
popolate al mondo. La presenza di militanti fra la popolazione civile
non impedisce, secondo il diritto internazionale, che tale popolazione
goda del suo status protetto; pertanto ogni assalto alla popolazione
dietro la pretesa di colpire i militanti è, di fatto, un crimine
di guerra.
Inoltre le persone che Israele rivendica come obiettivi legittimi sono
membri di Hamas, che Israele sostiene sia un’organizzazione
terroristica. Hamas è reponsabile per aver lanciato razzi in
Israele. Tali razzi sono estremamente imprecisi e perciò,
quand’anche Hamas intendesse colpire obiettivi militari in Israele,
sono indiscriminati per natura. Quando i razzi lanciati da Gaza
uccidono civili israeliani, questo è un crimine di guerra.
Hamas ha un’ala militare. Tuttavia non è interamente
un’organizzazione militare ma politica. Membri di Hamas sono i
rappresentanti democraticamente eletti del popolo palestinese. Decine
di questi leader eletti sono stati rapiti e detenuti nelle prigioni
israeliane senza capi d’accusa. Altri sono stati vittime di assassinii,
come Nizar Rayan, funzionario di vertice di Hamas. Per uccidere Rayan
Israele ha colpito un edificio di civili abitazioni. L’attacco non
uccise solo Rayan ma anche due delle sue mogli e quattro dei suoi
bambini, insieme ad altri sei. Non esiste nel diritto internazionale
giustificazione per un tale attacco. Questo è un crimine di
guerra.
Altri bombardamenti da parte di Israele su obiettivi dallo status
protetto secondo il diritto internazionale includono una moschea, una
prigione, stazioni di polizia ed un’università, oltre a civili
abitazioni.
Inoltre Israele ha a lungo tenuto Gaza sotto assedio, permettendo
l’accesso solo al minimo degli aiuti umanitari. Israele bombarda e
uccide civili palestinesi. Innumerevoli altri sono feriti e non possono
ricevere cure mediche. Gli ospedali alimentati da generatori hanno poco
o nulla carburante. I medici non hanno adeguata strumentazione o
farmaci per assistere i feriti.
Anche queste persone sono le vittime della strategia di Israele puntata
non su Hamas o legittimi obiettivi militari ma direttamente concepita
per punire la popolazione civile.
Menzogna numero 2. Hamas ha
violato il cessate il fuoco. Il bombardamento israeliano è una
risposta al lancio di razzi palestinesi ed è destinato a mettere
fine a detti attacchi di razzi.
Israele non ha mai rispettato il cessate il fuoco. Sin dall’inizio ha
definito una "zona speciale di sicurezza" dentro la Striscia di Gaza ed
ha annunciato che i palestinesi che fossero entrati in questa zona
sarebbero stati colpiti. In altre parole, Israele ha annunciato le sue
intenzioni: i soldati israeliani avrebbero sparato a contadini ed altri
individui che avessero tentato di raggiungere la propria terra in
diretta violazione non solo del cessate il fuoco ma anche del diritto
internazionale.
Nonostante alcuni episodi con spari, inclusi quelli in cui alcuni
palestinesi sono rimasti feriti, Hamas ha comunque mantenuto il cessate
il fuoco dal momento in cui è entrato in vigore il 19 giugno
fino a quando Israele ha effettivamente rotto la tregua il 4 novembre,
giorno in cui lanciò il raid aereo a Gaza che uccise cinque
persone e ne ferì parecchie altre. La violazione di Israele del
cessate il fuoco avrebbe prevedibilmente dato luogo ad una ritorsione
da parte di militanti di Gaza che hanno sparato razzi su Israele come
risposta. L’aumentata sequenza di lancio di razzi alla fine di dicembre
è stata usata come giustificazione per il continuo bombardamento
da parte di Israele, ma è la diretta risposta dei militanti agli
attacchi di Israele.
Era prevedibile che le azioni di Israele, inclusa la sua violazione del
cessate il fuoco, avrebbe dato luogo ad un’escalation degli attacchi
con lancio di razzi contro la sua stessa popolazione.
Menzogna numero 3. Hamas sta
usando scudi umani: ciò costituisce un crimine di guerra.
Non c’è prova che Hamas abbia usato scudi umani. Il fatto
è che, come detto sopra, Gaza è un piccolo pezzo di terra
densamente popolato. Israele ingaggia indiscriminate azioni di guerra
come l’assassinio di Nizar Rayan, nel quale anche membri della sua
famiglia sono stati uccisi. Sono le vittime come quei bambini uccisi
che Israele nella sua propaganda definisce come "scudi umani". Non
c’è legittimità per questa interpretazione secondo il
diritto internazionale. In circostanze come queste, Hamas non sta
usando scudi umani, Israele sta compiendo crimini di guerra in
violazione delle Convenzioni di Ginevra ed altre leggi internazionali
in vigore.
Menzogna numero 4. I paesi arabi
non hanno condannato le azioni di Israele perché comprendono le
ragioni dell’assalto di Israele.
Le popolazioni di tali nazioni arabe si sentono oltraggiate dalle
azioni di Israele e dai loro stessi governi per non aver condannato
l’assalto di Israele e non essersi date da fare per mettere fine alla
violenza. Più semplicemente i governi arabi non rappresentano le
loro rispettive popolazioni. Le popolazioni dei paesi arabi hanno
inscenato proteste di massa in opposizione non solo alle azioni di
Israele ma anche all’inazione dei loro stessi governi e a quella che
loro vedono come compiacenza o complicità verso i crimini di
Israele. Inoltre il rifiuto dei paesi arabi di intraprendere azioni che
andassero in aiuto ai palestinesi non è dovuto al fatto che
siano d’accordo con l’operato di Israele ma perché sono
sottomesse alla volontà degli Usa che sostengono pienamente
Israele. L’Egitto, ad esempio, che ha rifiutato di aprire il valico per
permettere ai palestinesi feriti negli attacchi di ricevere cure
mediche negli ospedali egiziani, dipende pesantemente dall’aiuto
statunitense, ed è stato largamente criticato dalle stesse
popolazioni dei paesi arabi per quello che viene considerato un
assoluto tradimento dei palestinesi di Gaza.
Persino il presidente palestinese Mahmoud Abbas è stato
giudicato un traditore del suo stesso popolo per avere accusato Hamas
delle sofferenze della gente di Gaza. I palestinesi sono pure ben
consci dei precedenti atti di Abbas, percepiti come tradimenti, il
quale tramò con Israele e con gli Usa per mettere fuori gioco il
governo democraticamente eletto di Hamas, cosa che culminò in un
contro-rovesciamento da parte di Hamas che espulse Fatah (l’ala
militare dell’Autorità Palestinese di Abbas) dalla Striscia di
Gaza. Benché l’obiettivo apparente fosse indebolire Hamas e
rafforzare la propria posizione, i palestinesi ed altri arabi nel Medio
Oriente sono così oltraggiati da Abbas che è improbabile
che egli possa essere in grado di governare efficacemente.
Menzogna numero 5. Israele non
è responsabile delle morti dei civili giacché ha
avvertito i palestinesi di Gaza di sgombrare le aree che potevano
essere colpite.
Israele reclama di aver inviato messaggi via radio e per telefono ai
residenti di Gaza avvisandoli di sfollare in vista degli imminenti
bombardamenti. Ma il popolo di Gaza non ha dove sfollare. Sono
intrappolati dentro la Striscia di Gaza. È a causa del piano di
Israele che non possono scappare oltre il confine. È a causa del
piano di Israele che non hanno cibo, acqua, energia con cui
sopravvivere. È a causa del piano di Israele che gli ospedali di
Gaza non hanno elettricità e hanno scarse forniture mediche con
le quali poter prendersi cura dei feriti e salvare vite. E Israele ha
bombardato vaste aree di Gaza, colpendo infrastrutture civili ed altri
siti che godono dello status protetto secondo il diritto
internazionale. Non ci sono luoghi sicuri dentro la Striscia di Gaza.