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La mobilitazione continua: ora occupiamo le città fino al ritiro del ddl Gelmini e la caduta del governo Berlusconi. Saldare le lotte studentesche con le lotte sociali. La lotta continuerà nei prossimi giorni con modalità sempre più efficaci.
c'est n'est q'un debut

Oggi é stata una giornata memorabile: l'Italia é stata pervasa da centinaia di manifestazioni studentesche “mobili” che hanno invaso i centri delle città, le stazioni ferroviarie, le autostrade e alcuni luoghi simbolici del potere (da Milano a Bologna, da Firenze a Roma a Napoli).
Contrastare e bloccare il ddl Gelmini significa inceppare e ribaltare il meccanismo attraverso il quale il potere cerca di imporre la subordinazione del sapere, dell'istruzione, della formazione e della cultura, alla subcultura ignorante e populista dell'attuale sistema di potere rappresentato dal governo autoritario con connotazioni subdole e idiote del governo Berlusconi. Respingere la controriforma dell'università significa anche dare un colpo definitivo a Berlusconi e al berlusconismo imperante.
Berlusconi e il berlusconismo sono sinonimo di superficialità, di ignoranza, di subcultura, di esaltazione dell'apparenza rispetto all'essere e di violenza verbale che copre l'ignoranza e l'assenza del sapere (vedi  i ripetitivi, volgari, aggressivi e imbecilli interventi dei servi sciocchi di Berlusconi, Santanché, La Russa, Storace e altri reduci dalle fogne, con i quali evidentemente con il 25 aprile del 1945 non si sono fatti i conti a sufficienza).
La pesante e brutale repressione delle forze di polizia del sistema non ha bloccato, né tanto meno impaurito le migliaia di studenti scesi in piazza.
Ora occorre proseguire la mobilitazione, anche perché la controriforma non é ancora approvata definitivamente, dovendo passare ancora al Senato. Bisogna cercare di rendere stabili e più efficienti le strutture organizzative che ci si é dati in questi giorni. Bisogna costruire rapporti con gli operai, i tecnici e i lavoratori pubblici in lotta contro la precarietà e per il rilancio delle rivendicazioni salariali.
Saldare le lotte sociali e le lotte degli studenti per abbattere Berlusconi e la sua cricca per realizzare nuovi rapporti di forza. Il governo Berlusconi é il governo del malaffare, della corruzione, della menzogna, della manipolazione e del degrado sociale. La sua pericolosità é direttamente proporzionale alla sua incapacità e alla sua debolezza. Il governo Berlusconi ha caratteristiche peggiori del governo del ventennio fascista.  Berlusconi viola costantemente la stessa Costituzione borghese. Il governo Berlusconi é il governo della difesa degli interessi personali dello stesso. Berlusconi é entrato in politica per evitare la galera. Decine sono stati i processi a suo carico e decine sono state le leggi che il suo  governo ha realizzato per impedire che fosse inquisito, condannato ed eventualmente arrestato.
Una parola a parte merita la falsa e “sedicente” “opposizione” istituzionale (PD in testa, ma anche Italia dei Valori, per non parlare dell'assenza della così detta Federazione della Sinistra).
L'opposizione del PD é inefficace, tutta dentro i meccanismi parlamentaristici e sostanzialmente inesistente. Siamo l'unico paese al mondo in cui a fronte della crisi di un governo inetto, antipopolare e repressivo, l'opposizione parlamentare non solo non incalza e non usufruisce della vantaggiosa situazione oggettiva, ma perde colpi e subisce la controffensiva mediocre, manipolatoria di Berlusconi e dei suoi “dipendenti”  del governo. L'opposizione non ricerca e non vuole una saldatura con le lotte degli studenti e dei lavoratori, Non é un caso che anziché appoggiare e partecipare alla manifestazione della FIOM del 16 ottobre contro la politica economica di Marchionne, della Confindustria e del governo ha appoggiato una manifestazione insignificante burocratica e sostanzialmente inutile della CGIL.
Anziché raccogliere la parola d'ordine della FIOM dello sciopero generale, PD e CGIL fingono di dimenticarsene e continuano di fatto ad allontanare la caduta del governo più infame del dopoguerra.
Mentre nelle piazze di tutta Italia gli studenti, i ricercatori e settori di avanguardia della società si scontrano con la polizia di Berlusconi, Maroni, Fini ecc...;Bersani e il PD, in Parlamento, legittimavano di fatto questo governo che sta affossando la scuola pubblica, accettando il gioco degli emendamenti al ddl, come se la controriforma Gelmini fosse modificabile.
Ma per confermare l'inesistenza e la pochezza intellettuale e politica del PD di Bersani bisogna ricordare che quest'ultimo dichiarava che si rendeva necessaria un'indagine per verificare se fra i manifestanti ci fossero degli “infiltrati”. Gli unici “infiltrati” che tendono a strumentalizzare la lotta degli studenti e dei lavoratori sono proprio il PD di Bersani e la Sel di Vendola e quant'altri tentano di strumentalizzare a fini elettoralistici la lotta degli studenti.
Operai studenti uniti nella lotta!
Via lo pseudo ministro Gelmini e il governo della cricca di Berlusconi.
Smascherare anche la  falsa opposizione del PD, della SEL e altri.
Costruire lo sciopero generale e generalizzato entro la fine dell'anno.
Il governo Berlusconi deve essere cacciato sull'onda delle lotte di massa e non solo per meccanismi parlamentaristici.

C'est n'est qu'un debut continuons le combat

Collettivo studenti SU LA TESTA
SU LA TESTA l'altra Lombardia

Bologna, 30 novembre 2010