torna all'homepage
torna a lotte
sindacali
Boicottiamo
il referendum truffa dell’ 8/10 ottobre indetto per legittimare
la firma di CGIL-CISL-UIL all’accordo del 23 luglio.
Non partecipiamo alle assemblee.
Non partecipiamo al voto.
Dopo aver firmato con governo e padronato il protocollo del 23 luglio
CGIL-CISL-UIL vogliono ora con una consultazione che non ha alcun
valore vincolante, il cui risultato è già deciso,
legittimare con una falsa democrazia una intesa in cui hanno vinto
banchieri, confindustria e governo e perso lavoratori, precari e
pensionati.
Assistiamo all’ennesima consultazione-truffa perché hanno
già firmato e non cambierà niente. Viene proposta una
consultazione senza regole e nessuna garanzia di regolarità.
Gli aventi diritto al voto tra lavoratori e pensionati sono oltre
35.000.000 e non è previsto nessun quorum per la validità
della votazione. I seggi saranno gestiti da CGIL-CISL-UIL e si
voterà anche nelle loro sedi.
Hanno già dichiarato che la partecipazione al voto sarà
ritenuta un successo se risulterà dai loro verbali una affluenza
intorno al 13% degli aventi diritto.
Partecipare al referendum significa solo legittimare una farsa di
democrazia e nella sostanza legittimare la firma dell’accordo.
La democrazia sindacale è calpestata, ai lavoratori non è
stata data la possibilità di decidere sulle proposte da
presentare al governo, né è stato chiesto alla
delegazione della CUB, presente alle trattative con il governo, di
esprimersi prima di firmare.
La Cub, che ha partecipato agli incontri a Palazzo Chigi, non ha
sottoscritto il protocollo su previdenza, lavoro e competitività
perché:
1. viene aumentata l’età pensionabile arrivando a peggiorare la
legge Maroni.
2. per i lavoratori che svolgono attività gravose o usuranti
è previsto un intervento che riguarda solo 5.000 lavoratori, UNA
PRESA IN GIRO!
3. vengono ridotti i coefficienti per il calcolo della pensione
penalizzando i futuri pensionati a partire da chi inizia oggi il lavoro.
4. viene data l’elemosina alle pensioni basse (il 15% degli attuali
pensionati) e che sarà rimangiata in breve tempo dall’aumento
dei prezzi.
5. mancata indicizzazione delle pensioni in essere che continuano a
perdere potere di acquisto
6. La parte del protocollo che riguarda gli ammortizzatori
sociali è totalmente ininfluente rispetto alla esigenza di
contrastare il lavoro precario e all’esigenza di interventi a sostegno
del reddito.
In compenso il protocollo prevede ulteriori regali a Confindustria
riducendo il compenso per gli straordinari che costeranno meno
del lavoro normale e aumentando il salario aziendale su cui non saranno
versati i contributi previdenziali con un impatto negativo sui conti
dell’Inps.
L’A.L. Cobas e la Cub propongono di boicottare il referendum di
CGIL-CISL-UIL non partecipando né alle assemblee né al
voto. Partecipare al referendum legittima la continuazione di una
politica che penalizza lavoratori, pensionati e precari.
Basta con la falsa democrazia e gli accordi-truffa.
Riprendiamo le mobilitazioni per il:
rilancio della previdenza pubblica; contro l'aumento dell'età
pensionabile; diritto alla pensione con 35 anni di contributi, calcolo
per tutti al 2% annuo sulle ultime retribuzioni, rivalutazione
automatica legata al costo della vita e alla dinamica salariale,
recupero della perdita di potere d'acquisto.
lavoro stabile e reddito per tutti con la completa cancellazione
delle tipologie contrattuali previste dal pacchetto Treu e dalla legge
30 stabilendo la centralità del lavoro a tempo indeterminato
come forma tipica del lavoro subordinato.
sostegno al reddito per quanti si trovano privi di attività
lavorativa o con un reddito inferiore a 8.000 euro e maggiori tutele
per le lavoratrici.
Partecipiamo alla Sciopero Generale indetto dai sindacati di base per
il 9 novembre per respingere i contenuti del protocollo e rivendicare
la redistribuzione del reddito.
A.L. COBAS – CUB REGIONE LOMBARDIA
alcobasregione@libero.it
http://alcobasregione.blogspot.com