Lettera
aperta - V giornata mondiale
contro l’ incenerimento dei
rifiuti
Al Ministro della Salute
Lungotevere Ripa, 1 - 00153 Roma
Al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
Via Cristoforo Colombo 44 – 00147 Roma
Illustrissimi Ministri,
il giorno 6 settembre 2006 si celebrerà la V la giornata
mondiale contro
l’incenerimento dei rifiuti. Tale data ci fornisce l’occasione
per alcune
riflessioni che ci permettiamo di sottoporre alla Vostra Attenzione,
nella
certezza che Salute ed Ambiente rappresentino beni inscindibili, e che
la loro
tutela costituisca il fine assoluto del vostro, come del nostro,
impegno.
L’ aumento delle patologie cronico-degenerative da quelle neurologiche,
cognitive, autoimmuni, respiratorie, cardiovascolari, neoplastiche
(incremento
del 30% dei tumori da 0 a 14 anni e del 45% dai 14 ai 19 anni negli
ultimi
trenta anni!) ai disturbi neuro - comportamentali, riproduttivi ecc.-
è in gran
parte da ascrivere al degrado sempre più drammatico delle
condizioni del nostro
ambiente. Si pensi ad esempio alle conoscenze che si stanno
sempre
più accumulando sugli effetti di numerosi agenti chimici
clorurati sia di sintesi
sia generati da processi di combustione (noti generalmente con
l’acronimo
POPs).
Tali sostanze sono persistenti (emivita dai 7 ai10 anni), liposolubili,
bioaccumulabili, e interferiscono con molteplici funzioni
cellulari e
biologiche, in particolare con: Sistema Endocrino, Sistema
Nervoso, (in
particolare degli organismi in via di sviluppo), Sistema
Immunitario e
Riproduttivo ed esplicano inoltre effetti cancerogeni. Dati recenti
confermano
inoltre il sospetto che le alterazioni prodotte vengano
trasferite
attraverso le cellule germinali con danni pertanto trasmissibili alla
specie!
L’ Associazione Medici per l’Ambiente - ISDE Italia ha già
chiaramente espressa
col documento del 5 gennaio 2006 - che ci permettiamo di allegare
integralmente
- tutta la propria contrarietà e preoccupazione in relazione
all’incenerimento
dei Rifiuti. che, fra tutte le tecniche è la più
costosa ed essendo una
fra le fonti più rilevanti di agenti tossici inquinanti e’ la
meno rispettosa
dell’ambiente e della salute.
Il proliferare in Italia di impianti di incenerimento trova la
propria
ragione nell’anomala e fuorviante assimilazione dei rifiuti a fonte
rinnovabile
di energia.
Si chiede che vengano immediatamente tolti gli incentivi che solo nel
nostro
paese vengono dati ai gestori per tali impianti e che venga attuata
seriamente
la Politica delle "R" (Riduzione, Riuso, Recupero, Raccolta
Differenziata), evitando in tal modo le sanzioni già
comminate al nostro
paese da parte della Comunità Europea.
Si ricorda come questi incentivi economici, finanziati col 7% delle
tariffe
elettriche, dovrebbero essere utilizzati unicamente per lo sviluppo
delle
energie realmente rinnovabili, quali il solare, che sono
senz’altro meno
impattanti per la salute umana rispetto a quelle derivate da tutti i
processi
di combustione, a partire dalla combustione dei rifiuti.
Le emissioni degli inceneritori contribuiscono inoltre ad aumentare i
gas
serra, e incentivarne l'uso contravviene ai dettami internazionali del
protocollo di Kyoto e ci esporrebbe a un ulteriore aumento delle
sanzioni
economiche da parte della CE.
Chiediamo inoltre che la recente legge delega in tema ambientale
n 152
03/04/2006 venga immediatamente revocata: riteniamo che la sua
attuazione
rappresenti un danno incalcolabile per la tutela di settori strategici
quale
quello che disciplina i rifiuti tossici e nocivi, le bonifiche, i
bacini
idrici, le emissioni di gas serra e che possa pertanto arrecare
danni
molto gravi per alla salute dell' intera nazione.
Riteniamo doveroso riaffermare con forza che solo con una seria
politica di
Prevenzione Primaria che riduca l’esposizione di tutta la popolazione
ai rischi
derivanti dall’ inquinamento ambientale, e abbinata a una migliore
educazione
sanitaria e ambientale, si potrà ragionevolmente sperare di
avere una
popolazione più sana, economicamente più produttiva e si
potranno arginare
questi crescenti insostenibili costi della spesa sanitaria senza
tagli
impopolari e ricadute negative sui livelli di assistenza attualmente
forniti,
perchè - ricordiamo - “curando l’ambiente eviteremo di
curare noi
stessi”!
Grati per l' attenzione Vogliate accettare i sentimenti della
più profonda
stima.
Dr. Roberto Romizi
Presidente - ASSOCIAZIONE MEDICI PER L' AMBIENTE – ISDE ITALIA
RISOLUZIONE
ISDE ITALIA