alcune malattie si è drasticamente ridotta.
6) Troppo spesso viene identificata la prevenzione del cancro con
la sua diagnosi precoce, (possibile tramite screening solo per alcune
forme di tumore): questa confusione dei termini distrae dal concetto
che la vera prevenzione del cancro, e di molte altre malattie cronico-
degenerative, consiste nella Prevenzione Primaria, ossia nella
riduzione della esposizione di tutta la popolazione agli agenti
cancerogeni, mutageni e teratogeni, con particolare riferimento alla
protezione dei soggetti più vulnerabili e suscettibili.
7) Una seria politica di tutela sui luoghi di lavoro ha ridotto una
parte delle neoplasie professionali, ma spesso ci si dimentica che le
sostanze tossiche e nocive non cessano di essere tali una volta
uscite dalle fabbriche: i gravi danni prodotti sull'ambiente e sulla
salute di intere popolazioni da grandi insediamenti industriali
presenti in numerose località italiane dovrebbero essere di
monito
per chi ancora cerca di imporre programmi di sviluppo
industriale "selvaggio".
8) Può essere fuorviante attribuire la maggior incidenza di
cancro
principalmente allo stile di vita (dieta-attività fisica-fumo)
nessuno di noi mette in discussione il ruolo del fumo di tabacco, ma
appare assurdo continuare a sottovalutare gli effetti
dell'inquinamento a cui l'intera popolazione è esposta (da
catena
alimentare, traffico veicolare, impianti industriali, smaltimento dei
rifiuti, sostanze chimiche e farmacologiche utilizzate in
agricoltura - zootecnia etc).
9) Se davvero si vuol cercare di invertire il trend degli ultimi
decenni, le ingenti risorse oggi impiegate sul versante della
diagnosi e della terapia, dovrebbero essere investite anche in
Prevenzione Primaria, che appare come l'unica in grado di ridurre gli
enormi costi umani ed economici che queste malattie comportano.
10) È assolutamente necessario che ad affrontare una tematica
tanto
delicata siano persone per le quali possano essere totalmente esclusi
possibili conflitti d'interessi.
ISDE Italia - Referenti territoriali e Comitato Tecnico Scientifico:
Baccari Franco (Campobasso)
Fabrizio (Pisa), Burgio Ernesto (Palermo), Cancemi Gioacchino
(Massa), Carlozzo Bianca Maria (Bologna), Caroselli Antonio (Rieti),
Cherubini Mariano (Trieste), Costani Gloria (Mantova), Crosignani
Paolo (Milano), Diaferia Giorgio (Torino), Fabbri Fabrizio (Roma),
Faggioli Antonio (Bologna), Falliti Giuseppe (Messina), Forestiere
Francesco (Roma), Frusi Mario (Cuneo), Gasparini Luigi (Ferrara),
Generoso Massino (Firenze), Gennaro Valerio (Genova), Gentilini
Patrizia (Forlì), Giacchi Mariano (Siena), Grasso Anna (Siena),
Guerra Manrico (Parma), Laghi Ferdinando (Cosenza), Lauriola Paolo
(Modena), Licari Silvano (Caltannissetta)
(Sassari), Miligi Lucia (Firenze), Mocci Mauro (Civitavecchia)
Antonio (Firenze), Petronio Maria Grazia (Pisa), Picano Eugenio
(Pisa), Porcile Gianfranco (Cuneo), Reali Daniela (Pisa), Romagnoli
Alessandra (Grosseto), Romizi Roberto (Arezzo), Sabatini Viviana
(Bologna), Sciacca Santi (Catania), Seniori Costantini Adele
(Firenze), Tomatis Lorenzo (Trieste), Tucci Pier Luigi (Firenze),
Valerio Federico (Genova), Vantaggi Giovanni (Gubbio), Ventura
Mariateresa (Bari), Vigotti Mariangela (Pisa), Vineis Paolo
(Londra), Zamaro Gianna (Udine).
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