ISTITUTO DI STUDI COMUNISTI KARL MARX – FRIEDRICH ENGELS
Le strambe teorie del dott. Pansa
Le tesi di fondo di Pansa sono due.
1. l’Italia è stata liberata dagli Americani,
2. i fascisti erano i italiani che combattevano in difesa di … al
pari
di altri italiani che combattevano per .. .
Non dice però in difesa di che i fascisti e per cosa gli
altri:
dimenticanze.
La Resistenza in sé è un mito e se episodi vi sono
stati
sono stati stupri, violenze, eccidi, crimini.
Questo significa che l’avanzata americana è avvenuta
scontrandosi con i fascisti ed i nazisti e quindi parte dei morti
americani in Italia sono stati uccisi dai fascisti.
I fascisti, quindi, erano i nemici degli americani.
Che fa Pansa si mette contro gli Usa?
L’esaltazione, la difesa dei fascisti è allora lo stare dalla
parte dei nemici degli Usa, contro l’operato degli americani
in
Italia nel periodo 1943-45. Ma tale tesi si oppone all’altra tesi,
sostenuta nel libro, secondo la quale l’Italia è stata
liberata
dagli americani; avrebbe dovuto dire “ occupata” dagli americani e
non
“ liberata”. Se “ liberata”, siamo stati liberati anche dai
fascisti.
I fascisti sono allora quelli che occupano e che devono essere
cacciati
per poter liberare l’Italia e chi si oppone è nemico
dell’Italia
stessa, che deve essere liberata.
I fascisti non sono nemici dell’Italia e degli americani, non hanno
ucciso soldati americani che lottavano per liberare l’Italia, se e
solo
se i fascisti non vi si sono opposti. Ed in questo caso i fascisti
come
entità storica nel periodo 1943-45 non esistono.
Esistono allora solo i tedeschi che si oppongono all’avanzata
americana
in Italia.
Diventano allora falsi i comunicati dei fascisti di Salò,
falsi
i comunicati tedeschi in Italia, i comunicati delle SS tedesche, e
dei
vari stati maggiori di divisioni tedesche sui “ Banditi”, ossia i
Partigiani. Che cosa sono prove fabbricate a Mosca?
Se questi comunicati sono falsi, e quindi i Partigiani non
esistevano
come entità militare e storica, cosa sono i fatti delle “
fosse
Ardeatine”, “ Marzabotto”, ecc. ecc. ecc.? Ovviamente
Cefalonia è attacco della marina sovietica contro gli
italiani,
ecc. ecc. ecc. !
Se tutti questi fatti e comunicati sono veri, allora sono veri i
Partigiani, la Resistenza e con essi i fascisti ed i nazisti che in
blocco operavano contro l’Italia e gli americani.
Ancora.
La tesi di Pansa è in assoluta opposizione al Codice Militare
di
Guerra ( l’Italia in quel periodo era in guerra, almeno questo Pansa
lo
concede? ) e l’azione dei fascisti si configura,
secondo il Codice Militare di Guerra, come alto tradimento,
intellezione con il nemico, collaborazione con le truppe nemiche che
occupano il suolo d’Italia, punito con la fucilazione sul posto.
L’Italia l’8 settembre. 1943 stipula la resa alle truppe
anglo-americane e nelle clausole della resa vi era la partecipazione
dell’Italia alla guerra contro la Germania ed il Giappone.
L’esercito italiano, l’Italia è così schierata in
campo
con gli anglo-americani e contro la Germania. La 2° guerra
mondiale
vede adesso da un lato: sovietici, anglo-americani, francesi,
canadesi,
ecc. e tedeschi e giapponesi. Questi sono dall’8 settembre gli
schieramenti in campo, queste le alleanze.
Questo determina ipso facto che qualsiasi rapporto di amicizia,
sostegno passivo o non riferimento alle autorità di azioni e
notizie in possesso circa i tedeschi si configura come tradimento e
qualsiasi sostegno o solo notizie a tedeschi come azione di
spionaggio,
collaborazione, attiva azione militare. Il Codice Militare di Guerra
prevede fino alla fucilazione sul posto per spionaggio ed azione
militare con il nemico; l’accusa e consequenziale condanna è
per
TRADIMENTO.
{ Il Codice Militare di Guerra è uguale in tutti i paesi. }.
Ancora.
Posta vera la tesi di Pansa non si comprende il Trattato di Pace che
riconosce all’Italia lo status di Paese belligerante e quindi le
favorevoli condizioni di pace.
Al tavolo delle trattative sarà la sola Gran Bretagna che vi
si
opporrà, ricusando le clausole dell’accordo dell’8. settembre
e
si farà strenua sostenitrice di pesanti condizioni di resa e
mutilazioni territoriali. E sarà solo la posizione dura,
inconciliabile, dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche,
U.R.S.S., che costringerà gli Usa a spostarsi sulle posizioni
dell’Italia paese belligerante, ed opponendosi alla Gran Bretagna,
isolerà Churchill, imponendogli il riconoscimento all’Italia
di
Paese belligerante.
Adesso delle due l’una:
o De Gasperi, che rappresentava l’Italia al tavolo delle trattative
di
pace, doveva essere un gran buffone se si oppone alla Gran Bretagna
e
porta a sostegno del dover riconoscere all’Italia lo status di paese
belligerante le azioni militari della Resistenza, le dichiarazioni
degli Stati maggiori delle varie divisioni anglo-americane e dei
generali inglesi ed americani e tutti gli altri dovevano proprio
essere
il concentrato della fessaggine se si sono
bevuti le panzane di De Gasperi, oppure Pansa mente spudoratamente.
Per quanto attiene, infine, la riconciliazione.
Esiste un ben preciso atto dello Stato italiano a firma del Ministro
di
Grazia e Giustizia, Palmiro Togliatti, che va sotto il nome di
Amnistia
ed approvato dal Parlamento della Repubblica Italiana, proprio, e
specificamente, in riferimento al tradimento contemplato
nel Codice Militare di Guerra.
Pansa sostiene che il suo intento è quello di dare voce ai
vinti, di volersi mettere dalla parte dei vinti. Cosa questa del
tutto
legittima ed utile per avere la doppia visione di quel periodo, per
capire come venivano lette le cose dall’altra parte, “ oltre la
collina”.
Questo metodo d’indagine è stato applicato in maniera
magistrale, e ne costituisce metodo nuovo d’indagine specie nel
campo
della Scienza Militare, da Liddel Hart, il “ Clausewitz del XX
secolo”,
fine stratega, ideatore assieme ad altri della tattica militare “
avanzata a fiume in piena”, che consiste nella combinazione
dell’azione
militare della fanteria e dell’aviazione e del nuovo ruolo dei carri
armati, come la nuova cavalleria, che sarà poi posta a base
della tattica militare del III Reich ed il cui massimo esperto
nazista
fu Guderian. I generali e gli ammiragli nazisti erano prigionieri
degli
Alleati e questo permise a Liddel Hart di interrogarli. Le campagne
di
Francia, dell’Urss, d’Africa, dei Balcani vengono ripercorse nella
particolarissima ottica, passata al vaglio di un oggettivo filtro
critico, dell’esercito sconfitto. Il testo di Liddel Hart è “
Storia di una Sconfitta” ( Bur editore ).
Testo poderoso, che a distanza di cinquant’anni ancora ci si ritorna
per questioni di metodo, oltre che come strumento di lavoro di
indagine
sulla 2° guerra mondiale.
Ma non costituisce in alcun modo giustificazione o una qualche
accettazione o una qualche legittimazione dell’operato nazista. Le
responsabilità non vengono affatto attenuate e meno che mai
controbilanciate da responsabilità vere o presunte degli
Alleati
nel corso della guerra. L’azione di Hart è sempre presente ed
interviene come filtro critico, giacché egli stesso è
in
grado di ben intendere e filtrare quanto la parte “ interessata”
nazista ha interesse a presentare.
Ed in questo modo, effettivamente i vinti hanno voce, ed i vinti
concorrono alla comprensione dei processi avvenuti ed i vinti
concorrono all’elaborazione della scienza militare, giacché
ci
si arricchisce di una importante esperienza: la lettura delle due
angolazioni di lettura di uno stesso processo ed il seguire il fatto
stesso seguendo le due angolazioni di lettura costituisce un
importante
bagaglio di esperienza teorica.
Ben altra cosa da Pansa.
Avrebbe avuto a disposizione, se il suo vero intento era quello di
dare
voce ai vinti, un vasto materiale teorico, una salda struttura
teorica
e metodologica e documentale su cui poggiare le ricerche, gli studi.
E così anche da questo versante Pansa fallisce, naufraga. E
tutto si configura come perazione ideologica, che si è
cercato
di imbellettare, di vestire a festa, ma si presenta come prodotto
genuino, sincero delle altezze a cui riesce a giungere la piccineria
provinciale dell’intellettualità italiana, i “ Franza o
Alemagna, basta che se magna” e che ben ha fermato Antonio Gramsci,
ne
“ I quaderni dal Carcere – Gli Intellettuali”. Il lavoro di Pansa
non
ha così alcuna sostanzialità teorico-storica e meno
teorico-metodologica e si configura unicamente come ideologia.
Ed in verità è tanto smaccato tale progetto che oramai
ogni tentativo è infantile e guaitamente evidente: l’attacco
alla Resistenza è l’attacco alla Costituzione.
Si denigra, sminuisce, attacca, calunnia, mistifica la Resistenza
per
poter poi attaccare la Costituzione. Hanno perso il referendum e ci
riprovano!
Tutto qui.
istcom
giovedì 12 ottobre 2006
istcom @libero.it