Alle 16.30 di ieri 23 Marzo
centinaia
di compagni si sono ritrovati nella Piazza di
Casalbertone a Roma per
dire NO all’apertura di un covo fascista
mascherato da Associazione
Culturale "Futurista" in salsa Ultras romanista:
un sedicente gruppo
chiamato "Padroni di Casa" si occuperebbe di
fare presa sulle giovani
leve del quartiere con la scusa del tifo
calcistico.
Tutto
questo è stato possibile in un contesto
storico fatto di
ripetute
aggressioni (che si contano a decine,
portando anche alla morte
del
compagno Renato Biagetti) e di intimidazioni ai
compagni mentre dal
Municipio al Comune, dalla Provincia alla
Regione per arrivare al
Governo del Paese tutta l’Amministrazione
è in mano al
cosiddetto
"centrosinistra".
Il sindaco
Valter Veltroni a ridosso delle elezioni
dell’anno passato ha fatto
sgomberare gli immigrati dalla Casa dei Diritti
Negati su suggerimento
del fascista Gianni Alemanno, mentre invece il
pattume di Casa Pound
(da cui partono i raid notturni) e affini sono
sempre in piedi.
Ci
chiediamo cosa dobbiamo aspettare prima che uno
qualunque fra Veltroni,
Gasbarra, Marrazzo, Amato, ordinino lo sgombero
immediato di questi
immondezzai.
Le realtà
antifasciste non mollano
la presa e
proseguono nella lotta anche nei prossimi giorni
e settimane, fino a
quando questi infami non avranno restituito il
quartiere ai compagni e
alla memoria dei partigiani che ieri ci hanno
ricordato con la loro
testimonianza, quanto sangue e quanta sofferenza
ha segnato la
liberazione di questo Paese dai fasci-nazisti.