Flavia libera subito!
DALLA PARTE DEI LAVORATORI ANTIFASCISTI!
FLAVIA LIBERA SUBITO!
Sabato 11 marzo Milano ha subito una grave e inaccettabile provocazione: la
sfilata dei neofascisti della Fiamma Tricolore, autorizzati a manifestare
inneggiando al duce e sventolando svastiche e croci celtiche.
Per opporsi a questo, per ribadire con forza che i fascisti non possono e non
devono sfilare, che non è ammissibile dare agibilità politica a chi propaganda
un’;ideologia di morte - razzista, xenofoba, maschilista, negazionista -
diversi compagni sono scesi in piazza sabato mattina, affermando la necessità
della mobilitazione antifascista contro le forze di estrema destra come la
Fiamma, ma anche contro il “moderno fascismo”; di governo, che, non
solo legittima i neofascisti, anche candidandoli nelle proprie liste, ma che,
di fatto, con la propria politica antiproletaria e razzista, esprime
un’ideologia analoga.
Al fascismo dei neo-nazifascisti e a quello di governo, si è aggiunto, ancora
una volta, il ‘fascismo in divisa’ delle forze dell’ordine,
che ha represso la manifestazione antifascista, con cariche e pestaggi e
attuando un vero e proprio rastrellamento, conclusosi con più di 40
antifascisti arrestati.
Tra questi compagni c’è la nostra compagna Flavia, lavoratrice della
Triumph, scesa in piazza per manifestare coerentemente il proprio antifascismo,
la propria contrarietà a chi autorizza questi gruppi di estrema destra a
sfilare, esibendo i propri simboli di morte e facendo apologia di fascismo,
vietata anche dalla Costituzione.
Flavia, sabato, ha espresso, ancora una volta, quella coerenza e quella
determinazione nel combattere ogni ingiustizia che, da sempre, la
caratterizzano: la stessa coerenza e la stessa determinazione che, negli anni
passati, ha dimostrato, per esempio, opponendosi, all’interno della
fabbrica, ai licenziamenti e alle ristrutturazioni aziendali, esponendosi in
prima persona nelle lotte sindacali.
La campagna mediatica sta deliberatamente distorcendo i fatti accaduti,
criminalizzando gli antifascisti, trattati come violenti criminali, mentre tace
sulla vera violenza e sui veri crimini, quelli del fascismo, storico e moderno,
e quelli delle forze dell’ordine, che hanno dimostrato, per
l‘ennesima volta, che ci troviamo, di fatto, in uno stato di polizia.
Ora bisogna esprimere in tutti i modi la solidarietà agli antifascisti
arrestati e sviluppare controinformazione e mobilitazione ovunque: è necessario
affermare con forza che la versione data dai mezzi di comunicazione è falsa,
perchè travisa i fatti accaduti e dipinge come criminali i compagni e le
compagne, colpevoli di aver giustamente cercato di impedire
un’ adunata fascista di chi nega l'olocausto e vuole profanare piazzale
Loreto, così come è necessario organizzare iniziative di mobilitazione per la
scarcerazione degli antifascisti, da sabato ingiustamente rinchiusi nelle
carceri, senza possibilità alcuna di comunicare con l’esterno.
Lo Slai Cobas Per Il Sindacato Di Classe esprime solidarietà e sostegno nei
confronti di Flavia, ancora sotto sequestro a S.Vittore, così come nei
confronti di Massimo, delegato Cobas della Dalmine, pestato selvaggiamente
dalla polizia e poi trattenuto per 12 ore in questura senza cure, senza acqua e
cibo, e a tutti gli operai, gli studenti, i giovani, coerentemente scesi in
piazza sabato, per manifestare contro la ‘marcia’ dei fascisti a
Milano, città medaglia d’Oro per la Resistenza.
L’antifascismo non si arresta
Libertà per gli antifascisti arrestati
Slai Cobas per il Sindacato di Classe
Sede provinciale via S. Bernardino, 24 Bergamo 335/5244902