Associazione
Solidarietà Proletaria (ASP)
CP
30, 80133 –Napoli – Italia
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22-11-‘05
Evviva
la scarcerazione di Angelo D’Arcangeli simpatizzante e collaboratore della
Delegazione del (nuovo ) Partito comunista italiano.
Anche
se il tribunale parigino non ha ancora restituita la piena libertà al compagno
Angelo, che ora è stato messo sotto controllo giudiziario con l’obbligo di
residenza e firma in gendarmeria, consideriamo questa scarcerazione una
vittoria e un passo in avanti verso la liberazione degli altri due compagni
membri del (nuovo) Partito comunista italiano, Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel.
Anche
questa volta è stata determinante la mobilitazione di solidarietà di massa che
si è sviluppata non soltanto in Italia, ma anche a livello internazionale. La
solidarietà delle masse popolari paga!! Ma paga anche la resistenza del
prigioniero politico che non cede alle angherie della magistratura speciale e
dei carcerieri aguzzini della borghesia imperialista.
I
responsabili principali di questa vicenda di repressione che ha assunto una
dimensione internazionale, visto il coinvolgimento di almeno tre governi da
quello Italiano, francese e svizzero, ha il suo cuore politico nella
persecuzione contro il (n) Pci.
Il
grosso problema della borghesia imperialista italiana qualche anno fa era non
far nascere il (n) Pci. Ma visto che il 3 ottobre 2004 questo partito
nonostante tutto si è costituito, il
problema per la borghesia resta quello di bloccare il suo consolidamento e
rafforzamento.
Gli
artefici politici principali della persecuzione di questo partito è oggi il
governo anticomunista di Berlusconi (il mandante) e in Francia il governo di
Chirac-De Villepin, che hanno messo a disposizione il loro apparato repressivo
e controrivoluzionario.
La
libertà di Angelo, anche se limitata per il confino che gli è stato imposto, è
il risultato dell’attuazione di una serie di condizioni soggettive:
La
liberazione del giovane comunista Angelo rappresenta una nuova incrinatura nel
castello delle accuse di terrorismo che la magistratura napoletana dal 23
giugno 2003 ha mosso contro i compagni del (n) Pci. Le accuse di terrorismo
della magistratura partenopea hanno coinvolto decine e decine di compagni di
altre organizzazioni politiche in Italia, ma anche in Francia e in Svizzera.
Parliamo
di nuova incrinatura dell’inchiesta per 270 bis (associazione sovversiva con
finalità di terrorismo) di cui è titolare la Sostituta Procuratore Stefania
Castaldi, in quanto già un’altra incrinatura si è avuta il 29 giugno scorso,
quando la Procura Federale di Berna (Svizzera) ha rigettato in modo
inequivocabile la richiesta italiana di Assistenza giudiziaria internazionale
datata 26 maggio 2003. Tale rigetto avveniva per mancanza di prove contro i
compagni indagati per terrorismo. Tutto questo conferma che si tratta
semplicemente di pura persecuzione politica contro i comunisti e contro il (n)
Pci.
Il
risultato della liberazione di Angelo e lo sfaldamento progressivo
dell’inchiesta napoletana, devono essere considerati solo dei passaggi
ulteriori per la vittoria definitiva di questa battaglia in corso.
Occorre
continuare la lotta sviluppando ancora più forte la mobilitazione per la difesa
delle libertà politiche, di associazione, di parola e di pensiero.
La
solidarietà è l’arma che dobbiamo diffondere e usare sempre più affinché
avvenga la scarcerazione degli altri compagni del (n) Pci Giuseppe Maj e
Giuseppe Czeppel che sono ancora ostaggi della borghesia imperialista nelle
carceri francesi.
Libertà
per i compagni del (n) Pci!
Libertà
per tutti i rivoluzionari prigionieri!
Viva
la solidarietà internazionale!