Nota del compagno Angelo D'Arcangeli, St.Denis
Il giorno 3 Gennaio 2006 dovro' comparire davanti alla Camera d'Istruzione
di Parigi.
In questa sede la Magistratura valuterà se fermare l'inchiesta condotta nei
miei confronti per "terrorismo". Questa richiesta é stata avanzata dai miei
due avvocati francesi (De Beauregard e Albin) nel mese di Luglio, ma solo
ora viene presa in considerazione. Non a caso: la mobilitazione che si sta
conducendo contro la persecuzione del (n)PCI e dei suoi simpatizzanti e
l'edificazione di un ampio fronte in difesa dei diritti politici, sta
infatti crando sempre piu' problemi alle Autorità Francesi e alla Banda
Berlusconi, promotrici di questa persecuzione politica mascherata con
l'accusa di "terrorismo". La mobilitazione sta obbligando le Autorità dei
due paesi a rispondere del loro operato alle masse popolari. "I nodi stanno
venendo al pettine" davanti agli occhi delle masse popolari, l'accusa di
"terrorismo" mossa contro il (n)PCI si dimostra essere sempre di piu' una
menzogna. Le Autorità vegono sempre di piu' ristringersi la loro '"libertà
di manovra" nel perseguitare i comunisti. Questa situazione ha obbligato le
Autorità Francesi a liberarmi, scavalcando le forti resistenze che opponeva
al riguardo il Giudice che dirige l'inchiesta, Thiel. Adesso, lo sviluppo
della mobilitazione, che si é rafforzata con la vittoria ottenuta con la mia
liberazione, obbliga le Autorità Francesi a prendere, dopo piu' di 4 mesi di
volontaria indifferenza, in esame la richiesta avanzata dai miei legali di
fermare l'inchiesta condotta contro di me.
Senza mobilitazione e senza ampio fronte in difesa dei diritti politici non
si sarebbe ottenuto tutto cio'.
Ritengo che i compagni e le compagne dell'ASP stiano sviluppando una giusta
analisi della situazione, forti della quasi trentennale esperienza di lotta
contro la repressione. Concordo pienamente con l'analisi esposta nel
comunicato dell'ASP del 22.11.05, realizzato sulla mia scarcerazione.
Cosi come saluto con gioia la proposta lanciata dall'ASP (comunicato del
05.12.05) per :
1) organizzare in data 19 Dicembre '05 delle mobilitazioni in tutta Italia
contro la persecuzione del (n)PCI e dei suoi simpatizzanti;
2) lavorare per costituire ovunque Comitati di Aiuto con Prigionieri del
(n)PCI [CAP].
Concordo pienamente, inoltre, con la proposta avanzata dall'ASP al Comitato
di Solidarietà per la Liberazione di Angelo D'Arcangeli: ossia trasformare,
dato il raggiungimento della mia liberazione, il CSLAD in un Comitato di
Aiuto con i Prigionieri del (n)PCI. A mio avviso questa trasformazione é
necessaria per valorizzare appieno la vittoria ottenuta con la mia
liberazione e far fare al comitato il salto di qualità necessario per
contribuire in maniera adeguata ai compiti posti dalla nuova fase alla lotta
per la difesa dei diritti politici, contro la persecuzione del (n)PCI e dei
suoi simpatizzanti. Le vittorie fanno crescere ed evolvere le situazioni.
Coloro che hanno prodotto questa evoluzione, che ne sono stati promotori,
devono pero' a loro volta evolversi, per essere in grado, anche nella nuova
situazione, di far avanzare le cose. E' il caso del CSLAD.
Saluto tutti i compagni e tutti i sinceri democratici che lottano contro la
persecuzione del (n)PCI e dei suoi simpatizzanti.
Angelo D'Arcangeli