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A SEX CRIME AND VATICAN
Dal sito http://www.bispensiero.it
LA SOTTOTITOLATURA IN ITALIANO DEL DOCUMENTARIO Sex crimes and Vatican
Scritto da Vania
venerdì 04 maggio 2007
Interno, Tribunale, il Pubblico Ministero e Padre Oliver O’ Grady
PM: Mostri alla telecamera come pensa di apparire quando commette un
abuso sessuale, come se lo stesse facendo adesso.
O’ Grady: ok!
PM: Può mostrarcelo ora, Oliver?
O’ Grady: ora ve lo mostro.
Speaker: questo è padre Oliver O’ Grady, un prete cattolico. La
Chiesa sapeva che era pedofilo.
PM: Come saluterebbe una ragazzina che sa approcciando? Supponiamo che
si chiami Sally.
O’ Grady: Ciao, Sally. Come stai? Vieni, fatti abbracciare. Sei bella
lo sai? Tu per me sei davvero speciale, mi piaci molto.
Speaker: Invece di denunciare O’ Grady la Chiesa lo protesse,
nascondendolo alle autorità. Quando si venne a sapere quello che
succedeva a Ferns, le autorità ecclesiastiche locali, in
ossequio alle direttive segrete della Chiesa Cattolica, misero tutto a
tacere. Responsabile di quella imposizione fu il Cardinale Joseph
Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI.
Esterno, giorno, Contea di Wexford, Irlanda
Speaker: La diocesi di Ferns è una striscia di città e
villaggi che popolano la costa. Quattro anni fa, Padre Sean Fortune si
trovò al centro di un’inchiesta a largo raggio sugli abusi del
clero sui minori. Lo scandalo venne fuori quando si parlò di un
documento segreto del Vaticano, che copriva gli stupratori e riduceva
al silenzio le vittime degli abusi. Colm O’ Gorman fu una delle vittime
ed è tornato a Ferns per fare i conti col suo passato.
All’età di 14 anni Colm fu violentato da Padre Fortune.
Colm: Ogni domenica mattina, dopo aver abusato di me, Padre Fortune mi
lasciava nel suo letto e scendeva a dire la sua prima messa. Poi
tornava ad abusare di me. In seguito andavamo a far colazione insieme e
dopo presenziavo alla sua seconda messa.
Speaker: la Chiesa locale sapeva che Padre Fortune era un pedofilo, ma
invece di informare la Polizia cominciò a trasferirlo da una
parrocchia all’altra. Quando esplose lo scandalo Padre fortune si
ammazzò prima del processo. Indagando su chi lo aveva aiutato a
nascondere le sue malefatte, Colm riuscì a scoprire che era
stato il più vecchio esponente della diocesi: l’Arcivescovo
Brendan Comiskey.
Giornalista: Comiskeyè stato lei ad aiutare Padre Fortune ad
abusare dei suoi ragazzi?
COMISKEY: Quando venni a conoscenza del fatto, lo cacciai dalla
parrocchia e lo indussi ad andare da uno psicoanalista.
Giornalista: Dopo che erano trascorsi sei anni? Perché non lo ha
fermato prima?
Speaker: quella stessa settimana Komiskey fu richiamato a Roma.
Comiskey: giovedì scorso ho presentato al Papa le dimissioni
come Vescovo di Ferns. Sono stato a Roma appunto per questo.
Speaker: Comiskey si dimise. Dopo le sue dimissioni ci furono tante
altre storie di abusi. Adesso Colm dirige una associazione irlandese
che si occupa delle vittime. Ha ottenuto l’apertura di un inchiesta. Lo
scorso ottobre fu scoperto che la copertura dell violenze aveva
coinvolto diversi preti.
COLM: Il giornale locale ha descritto con abbondanza di particolari le
violenze esercitate da ventisei preti su un centinaio di adolescenti. I
preti erano coperti dalla cultura del segreto e dal terrore dello
scandalo che hanno indotto il nuovo vescovo ad anteporre gli interessi
della Chiesa alla sicurezza dei bambini.
Speaker: le indagini misero in luce come il documento segreto Crimen
Sollicitationis decretasse cosa fare con i preti pedofili. Incontrando
le altre vittime di Ferns, Colm si rese conto che il documento indicava
come mettere a tacere le accuse di abusi.
AIDAN DOYLE (una delle vittime di Ferns): sto guardando la stanza in
cui accadde, 40 ani fa… dopo quarant’anni mi ricordo ancora di quello
che accadde dietro quella porta, nella pace e nella quiete di un sabato
pomeriggio, dietro quella finestra.
Speaker: Aidan Doyle fu educato dai preti, in una scuola cattolica.
AIDAN: il terrore cominciò verso le 3, quando Padre fortune
entrò in camera mia col pretesto di aiutarmi ad imparare la
musica. Un attimo dopo tutto cambiò. Mi gettò
improvvisamente sul letto, mi intimò di giacere accanto a lui
sul letto, come fosse la sua area privata. Poi mi… (emozionato)
picchiò e mi violentò. Diceva: “ mi sarai intimamente
vicino. Sarai la mia persona speciale”. Fu allora che finirono le mie
speranze e i miei sogni. E mi chiesi quanto sarebbe durato
quell’incubo.
Speaker: Dopo l'aggressione, Aiden raccontò a un altro prete
quello che gli era accaduto, ma questi, invece di rivolgersi alle
autorità, invocò i dogmi della fede, impedendo ad Aidan
di confidarsi con qualcuno.
AIDEN: Mi disse: “ applicherò il segreto confessionale, non
dovrai mai parlare dell’accaduto. Dovrà restare un segreto”. Ma
subito dopo mi chiesi perché avrei dovuto farlo,visto che non
ero io il colpevole.
Speaker: Aidan non lo sapeva, ma il dovere del silenzio era parte di
una delibera segreta della Chiesa Cattolica, chiamata Crimen
Sollicitationis. La direttiva fu emanata nel 1962 ed ai vescovi
cattolici di tutto il mondo fu raccomandato di tenerla in cassaforte.
Istruisce su come trattare con i preti che adescano dal confessionale.
Ma tratta anche di atti esterni ed osceni con bambini di entrambi i
sessi, di pedofilia.
Originariamente scritto in latino, impone l’assoluta segretezza alla
vittima, al prete incriminato, ai testimoni. La pena per chi rompe il
giuramento è la scomunica immediata.
AIDEN – Mi fu detto di non parlarne mai più. Che era finita. E
che col tempo avrei dimenticato. Che non avevo nulla di cui
preoccuparmi. E che dovevo perdonare. Dovevo perdonare il mio
aggressore. E lui doveva perdonare me. Loro erano giudici, giuria e
tutto. Non avevo alcuna opportunità di ricevere comprensione.
Non c’era nessuna possibilità di essere capito. Non seppi cosa
significasse, questo, se non che non dovevo più parlare
dell’accaduto.
Speaker: Aiden restò così impaurito che ha taciuto per
quarant'anni. Il prete che l'ha stuprato non è stato mai punito.
Per capire a fondo il Crimen Sollicitationis, Colm si incontrò
con Padre Tom Doyle, un esperto di diritto canonico, un tempo stimato
in Vaticano, ma oggi non più a causa del suo interessamento agli
abusi del clero.
DOYLE - Il Crimen Sollicitationis prescrive una politica di segretezza
assoluta su tutti gli abusi. Quello che leggiamo qui è una
chiara politica i copertura dei casi di abuso commessi dai preti. E
anche la punizione per quelli che vorrebbero richiamare l'attenzione su
questi crimini ad opera del clero. Il che prova che le gerarchie
ecclesiastiche sono interessate unicamente al controllo della
situazione. C’è la chiara evidenza che la preoccupazione
è solo di controllare e contenere il problema. Da nessuna parte
c’è scritto di aiutare le vittime. La sola cosa che impone,
invece, è di terrorizzare le vittime con la minaccia di punirle
se raccontano l’accaduto. L'obiettivo è proteggere la
reputazione dei preti, finchè la Chiesa non compia indagini. In
pratica copre i preti pedofili.
Speaker: Fu Ratzinger a imporloper 20 anni, l’uomo eletto Papa lo
scorso anno. Nel 2001 Ratzinger emanò il seguito del Crimen
Sollicitationis. Lo spirito era lo stesso. Ribadiva con enfasi la
segretezza, pena la scomunica. Ne inviò una copia ad ogni
vescovo del mondo. Recentemente ha aggiunto che tutte le accuse devono
essere vagliate esclusivamente dal Vaticano. In altre parole solo Roma
può pronunciarsi sugli abusi sessuali sui minori.
DOYLE: E’ tutto controllato dal Vaticano, e a capo del Vaticano
c’è il Papa. Joseph Ratzinger si occupò di questo per
parecchi anni, dopo l’emanazione del Crimen Sollicitationis. Ha emanato
il seguito del Crimen, e ora è Papa. Tutto questo significa che
le regole e l’approcciosistematico non sono cambiati.
COLM: il nuovo documento fu un’opportunità mancata di
modernizzare l’atteggiamento della Chiesa, proprio mentre savano
esplodendo gli scandali più gravi negli Stati Uniti.
Speaker: Colm andò allora a Roma per capire se si trattava di
casi isolati sfuggiti al controllo del Vaticano o una copertura
sistematicada parte delle gerarchie ecclesiastiche.
COLM - Mentre nel 2002 gli scandali esplodevano in Irlanda, centinaia
di casi stavano emergendo negli Stati Uniti. Un rapporto degli USA
denuncia 4.500 preti accusati di violenza o abusi sessuali sui minori.
Speaker: - Il centro degli scandali era Boston, e la storia si
ripetè ancora una volta: i preti accusati venivano
sollecitamente spostati da una parrocchia all'altra. Nuovamente veniva
operata una copertura sistematica. Al vescovo prontamente allontanato
subentrò allora Padre Patrick Wall, un ex benedettino al quale
il Vaticano ordinò di imporre il Crimen Sollicitationis nelle
diocesi del Minnesota.
WAL: Ero parte del sistema, ma mi accorsi di essere manovrato
ingannevolmente. Fu la “notte dello spirito”. Tutto quello in cui avevo
creduto per 10 anni… Decisi di non lavorare più per una
istituzione che si sforzava di sembrare santa, ma che pensava solo a
proteggere se stessa.
Speaker: Quando un prete fu accusato di abusi, fu semplicemente
trasferito e Padre Patrick prese il suo posto.
WAL: La maggior parte dei casi non fu mai scoperta. La Chiesa è
riuscita proprio in questo. Quello che realmente la hiesa vuole nei
casi di abuso e violenza sui bambini, è che nessuno lo scopra,
che tutto sia messo a tacere, che tutto sia soffocato. Se c’è
bisogno di pagare, o di trovare un accomodamento, viene fatto. Avevamo
un budget di 7 milioni di dollari nel 1996, destinato a questi casi. Ma
soprattutto, dovevamo rispettare l’ordine che imponeva il segreto e
dovevamo attenerci a qest’ordine, per soffocare gli scandali. Si poteva
fare il possibile per le vittime, ma l’essenziale era mantenere la
stabilità, la pace e la calma. Quindi quello che si doveva
realmente fare era celare lo scandalo.
Speaker: Padre Patrich allora lasciò il clero e si unì ai
difensori delle vittime. Il primo caso che affrontò fu quello di
uno stupratore insaziabile, Padre Oliver O' Grady, ordinato in Irlanda,
ma operante in California.
O'GRADY: Giuro davanti a Dio che la deposizione che sto per fare
sarà la verità, tutta la verità, nient’altro che
la verità.
Speaker: O’ Grady depose l'anno scorso in un processo nel quale era
accusato di aver sodomizzato un bambino più di cento volte.
O'GRADY: Se il bambino era alto o grasso non mi attirava. Preferivo
bambini che fossero piuttosto magrolini, dei quali mi attraeva la zona
genitale, che una forza irresistibile mi costringeva a toccare, a
scoprire, a guardare. Solo in questo tipo di bambini.
Speaker: ha ammesso che le sue vittime sono state almeno 30 in 20 anni.
PM: Si sentiva attratto anche dalle ragazzine? Le trovava attraenti?
O' GRADY: Se avevano un vestito corto, o qualcosa di simile, che mi
tentava, sollevavo le loro vesti quasi inconsciamente, o meglio, in
maniera che loro non se ne accorgessero. Volevo solo guardare i loro
indumenti intimi.
PM: E lo trovava piacevole?
O’ grady: Si, certo! Provavo più piacere che a toccarle. Nel
caso delle bambine, almeno.
PM: Come saluterebbe una ragazzina che sta approcciando? Supponiamo che
si chiami Sally.
O’ Grady: “Ciao, Sally, come stai? Vieni, fatti abbracciare. Sei bella
lo sai? E per me sei davvero speciale. Mi piaci molto”. Lei potrebbe
rispondere: “Anche tu mi piaci” e io l’abbraccerei più stretta.
Speaker: O'Grady fu messo in prigione per sette anni. Adesso vive in
Irlanda. Le sue vittime accusano il suo superiore, il cardinale di Los
Angeles, Roger Mahoney, di aver trasferito O'Grady da una parrocchia
all'altra per evitare lo scandalo.
PM: Il vescovo sapeva degli abusi, nel 1976?
O’ GRADY: Si!
PM: Li aveva già commessi, giusto?
O’ GRADY: Si!
PM: Dopo quello che ha fatto si ritiene ancora un Prete?
O'GRADY - Certamente no.
Speaker: Nel 2002 la Chiesa cattolica americana reagì allo
scandalo che montava, istituendo un'associazione indipendente, chiamata
Comitato Nazionale per il Riesame. Questi, per prima cosa,
analizzò la reale portata del problema.
ANNE BURKE (Comitato Nazionale per il riesame): La cosa più
interessante riscontrata fu che la situazione non era epidemica.
Nessuna diocesi aveva più casi di abuso rispetto alle altre. Il
Comitato rilevò una situazione endemica: dall’Atlantico al
Pacifico. Le stesse percentuali di violenze sessuali in ogni diocesi.
SPEAKER: Il Comitato analizzò questi problemi e i risultati
indussero il Presidente del Comitato stesso a paragonare la segretezza
della Chiesa a quella della Mafia.
Giornalista: Frank Keating, Governatore dell’Oklahoma, si è
dimesso da Presidente del Comitato nazionale del Riesame. Il Comitato
indaga sugli abusi sessuali commessi dai preti cattolici e Keating ne
era a capo da appena un anno. Il contenzioso è cominciato con
l’intervista rilasciata da Keating a L.A. TIME, in cui comparava la
gerarchia ecclesiastica a Cosa Nostra.
SPEAKER: Nella lettera di dimissioni Keating disse: “i preti non
obbediscono ai mandati di comparizione, fanno sparire i nomi degli
stupratori. Questa è una organizzazione criminale, non la mia
Chiesa”.
Il Comitato comunque andò avanti e produsse una Carta per la
protezione dei bambini. In tutto l'Occidente le accuse contri i preti
provocarono risposte di questo tipo. In Inghilterra la Chiesa Cattolica
ha introdotto un sistema di protezione dei bambini. Ma queste direttive
sono frammentarie e il Vaticano non ha un solo documento fatto per
proteggere i bambini dagli abusi sessuali da parte dei preti.
COLM: In America, nonostante la spinta alla trasparenza, quando
l'attenzione dei Media calò, la Chiesa continuò ad
analizzare le accuse in segreto, continuando ad emarginare le vittime.
BURKE: Non abbiamo esaminato prove sufficienti a dimostrare che siamo
soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Non possiamo fidarci e la
situazione sta peggiorando, perché la Carta viene osservata
sempre meno e molte diocesi non riescono a trasferire i preti
incriminati. Non possiamo aver fiducia, stando così le cose.
Pensavamo che gli ultimi quattro anni avessero insegnato sia a noi che
ai vescovi abbastanza per riuscire a tenere la situazione sotto
controllo. E invece da quello che avviene nella Chiesa ci accorgiamo
che ogni mese, ogni settimana accade qualcosa di nuovo e ci spinge a
credere che la Chiesa non impara niente dagli errori del passato.
SPEAKER: C'è incompatibilità la legge civile e le regole
della Chiesa, tra la protezione dei bambini e gli ordini del Cardinale
Ratzinger.
PADRE TOM DOYLE: Non esiste nessun accordo per aiutare le vittime e
nemmeno quelli che cercano di aiutarle, esiste però un accordo
tacito per mentire sulla esistenza del problema. In quanto ai preti
incriminati, non vengono sottoposti a inchiesta né perseguiti,
ma semplicemente rimossi in segreto e senza rivelare i motivi del
provvedimento. C'è una totale mancanza di considerazione per le
vittime e per i minori destinati a essere le loro nuove vittime nella
nuova parrocchia. Ma questo non accade solo negli Stati Uniti. In ogni
paese del mondo avviene nello stesso modo.
SPEAKER: In alcuni paesi, la Chiesa non attua alcun procedimento per la
tutela dei bambini. Colm scoprì che il Crimen sollicitationis
non ha riempito il vuoto di credibilità che si era venuto a
creare.
COLM: Sono in Brasile, il più grande Paese cattolico al mondo
con 125 milioni di fedeli. Sembra un paradiso ma c’è miseria e
ignoranza. C’è il turismo sessuale e i bambini hanno bisogno di
protezione. La Chiesa non sembra aver imparato la dura lezione ricevuta
dal mondo occidentale.
SPEAKER: Sei anni fa arrivò un prete nuovo nella piccola
comunità rurale di Annopolis, nel Brasile centrale, Padre
Tarcisio Tadeu Spiricigo, incriminato dalla polizia di San Paolo per
abusi sessuali sui minori.
COLM: Il prete era stato incriminato la prima volta nel 1991. Era
già stato trasferito almeno quattro volte. aveva continuato
comunque a violentare minori in ogni parrocchia. Alla fine lo mandarono
in questo paesino poverissimo. Il vescovo che lo aveva trasferito
conosceva la sua storia. Disse che era stato curato, ma non era affatto
vero. E le violenze continuavano.
SPEAKER: Il prete abitava vicino a una certa donna Elsa, che viveva col
nipote Warley, di 5 anni. Si offrì di dare al bambino lezioni di
chitarra.
ELSA: Una domenica mattina mi confidò: “so fare l’amore”. Io
risposi: “ma che dici! Sei ancora piccolo. Di che parli?” Rispose: “
non l’ho detto a mamma e papà perché mi picchierebbero”.
E io: “non lo faranno. Dimmi che succede.” E così imparai chi
era Padre Tarcisio. Lo avevamo mandato da lui perché pensavamo
fosse in buone mani, pensavamo che fosse una brava persona, che
parlasse la Parola di Dio. Mi fidavo: sono sempre stata Cattolica, non
mi aspettavo questo, da un prete. Da allora quando i bambini lo
incontravano lo chiamavano "mogliettina del prete" e lui si arrabbiava
così tanto da piangere. Spesso mi dice che vuole solo morire.
SPEAKER: In quel periodo era il Cardinale Ratzinger che istruiva le
cause per abusi sui minori. Così, visto che conosceva le accuse
contro Padre Tarcisio, perché gli consentì di continuare
a lavorare a stretto contatto con i bambini?
COLM: E' sorprendente constatare che la storia è sempre la
stessa, in ogni tempo e in ogni luogo. I vescovi trasferiscono i preti
che hanno già stuprato dei bambini in altre parrocchie dove
continueranno a commettere altri crimini sessuali. Questo ragazzino
è stato violentato nel 2002, mentre gli scandali del clero
sconvolgevano gli Stati Uniti e l'Irlanda. Mentre il Vaticano cercava
pretesti per giustificarli. Proprio allora questo bambino è
stato violentato, in Brasile. Adesso il ragazzino vuole morire,
perché ha perduto la gioia di vivere e a scuola lo chiamano "la
ragazza del prete". E la Chiesa non ha mosso un dito. Nessuna terapia,
nessun appoggio, nessun sostegno, niente di nente. Non è giusto.
Non è affatto giusto.
SPEAKER: Nonostante quel prete avesse già abusato di un
tredicenne a San Paolo, Donna Elza sostiene che la Chiesa e la
comunità la costrinsero a riversare le accuse sul nipotino.
DONNA ELZA: La Chiesa era arrabbiata con me e la gente mi evitava. Mi
sentivo scomunicata dalla comunità. Ma ho continuato a credere a
mio nipote.
COLM – La gente non capì. Ma allora lei aveva la sua fede,
mentre oggi l'ha perduta.
ELZA: Abbiamo dentro un’enorme tristezza. Mio nipote crescerà
con questa disperazione dentro. Mio nipote avrà dei problemi.
COLM: Il prete si comportava come se non fosse successo niente. Poi fu
trovato questo. E’ il suo diario In questo dice che tipo di bambino
cerca come vittima. Ve lo leggo. Età: 7, 8, 9, 10 anni. Sesso:
Maschio. Condizione sociale: povero. Famiglia: senza padre, con una
madre o una sorella. Cercare in strada, a scuola, nelle famiglie.
Attirarli con lezioni di chitarra, coro, catechismo. E’ molto
importante ingraziarsi la famiglia. Un ragazzo affettuoso, calmo,
bisognoso di un padre e senza scrupoli sessuali. Atteggiamento:
chiedergli prestazioni sessuali in cambio di regali.
SPEAKER: Dopo decenni gli abusi di Padre Tarcisio furono portati alla
luce. Non per un intervento del Cardinale ratzinger, bensì per
il lavoro della Polizia. L'anno scorso fu condannato a quindici anni di
carcere. Nel mondo la chiesa ha 50 milioni di bambini nelle sue
congregazioni.
DOYLE: Il Vaticano non ha una politica per la protezione dei bambini,
ma ne ha una per proteggere i preti pedofili e il vaticano stesso. La
sola politica è tenere sepolti gli scandali nella segretezza e
limitare i danni per quanto possibile.
SPEAKER: L'ordine del Cardinale Ratzinger di inviare tutte le accuse in
Vaticano si sta rivelando frustrante per quelli che cercano di mettere
in carcere i preti sospetti. Questo è Padre Joseph Henn, maestro
del coro. Questa foto fu presa durante il suo primo incarico a Phoenix
in Arizona. E lì conobbe Rick Rivezo, un chierichetto di
quattordici anni.
RIVEZO: I miei genitori sapevano che trascorrevo il tempo insieme a
lui. Veniva spesso a casa mia. Mio padre mi diceva che per lui la porta
era sempre aperta, era un membro della famiglia.
SPEAKER: Una volta guadagnata la fiducia della famiglia del ragazzino,
cominciarono le violenze.
RIVEZO. Ci portava ovunque con lui, ai matrimoni, ai funerali, in
piscina. Al ritorno dalla piscina, andavamo in canonica e lì mi
aceva togliere il costume per metterlo ad asciugare. Mi dava un
asciugamani e ne prendeva uno per sé, e mi invitava ad
aspettarlo a letto. Si sedeva di fronte a me e mi massaggiava. Poi
scendeva e mi accarezzava. Non volevo guardarlo. Non volevo vedere
nulla al di sotto del suo stomaco. Non volevo sapere quello che faceva.
Cercavo di evitare il suo sguardo e, per non farmi coinvolgere nel
gioco, tenevo gli occhi chiusi e le braccia tese per non toccargli le
gambe. Volevo solo che finisse in fretta.
SPEAKER:- L'uomo che trattava il suo caso era Rick Rowley, un famoso
avvocato di Phoenix. Prima di andare in pensione fece condannare otto
preti pedofili della sua diocesi e riuscì a estorcere una
confessione scritta al vescovo locale. ROMLEY: Devo dire che
l’omentà, la segretezza e l'ostruzionismo che trovavo durante le
indagini non l'avevo mai visto in tutta la mia carriera qui a Phoenix.
Era difficilissimo ottenere un'informazione dalla Chiesa. Eravamo a
conoscenza di certi incontri che avevano avuto luogo, ma non c’erano
prove che avrebbero potuto aiutarci.
SPEAKER: La linea seguita dal Vaticano è che il Crimen
Sollicitationis sia per uso interno e non per ostacolare le indagini
della Polizia.
ROMLEY: Quando cominciammo le indagini fu davvero interessante.
Supponevamo che ci fossero archivi segreti ai quali attingere e che non
c’erano stati messi a disposizione. Ci dissero che il Nunzio aveva
ordinato di non consentire l'accesso a informazioni di tipo criminale,
perché erano state sottoposte alla speciale protezione
dell’Ambasciatore del Vaticano. La Chiesa non vuole riconoscere che il
problema è serio. La chiesa non è passiva, anzi: non vuol
consentire alle autorità civili di porre un freno agli abusi dei
suoi preti. Ci contrastavano passo passo, realizzando una vera e
propria tattica ostruzionistica.
SPEAKER: La sua battaglia più dura fu quella contro Padre Henn e
altri due preti, che andarono all'estero per sfuggire ai persecutori
americani.
ROMLEY: Sapevo che questi preti avevano fatto voto di obbedienza a
Roma. Allora decisi di mandare una lettera in Vaticano, per chiedere,
dopo che le accuse formali erano state avanzate, che costringessero i
preti incriminati a tornare in patria e consegnarsi, per consentire
alla giustizia di seguire il suo corso, ma restai deluso. Avevo scritto
al cardinale Sodano, il segretario di Stato, per chiedergli se poteva
ordinare a questi preti di tornare in patria, ma mi rimandavano la
posta indietro con il pretesto che il destinatario si era rifiutato di
accettarla. Non aprivano nemmeno la busta. Una Chiesa con
l'autorità morale per fare quello che è giustoha
miseramente fallito perché una delle cose fondamentali che
avrebbe dovuto are era fermare questi abusi, e ne aveva
l’opportunità. L’opportunità di dire al mondo che si
sentiva responsabile della protezione dei bambini. E invece non
aprirono neppure la busta.
SPEAKER: Padre Henn, il prete che con la scusa di portare in piscina
Rick Rivezo finì per abusare di lui, è ricercato per
tredici accuse per molestie avanzate da un gran negli Stati Uniti. Ma
non è più lì.
COLM: E' qui, a Roma, protetto dal Vaticano, e si oppone
all'estradizione dalla sede del suo ordine religioso, i Salvatoriani.
Il Vaticano non l'ha costretto a tornare in America ad affrontare il
processo.
La cosa più straordinaria di questa storia è che Padre
Henn non è il solo. Un giornale americano ha scritto
recentemente una serie di articoli sui "preti fuggitivi" e ha scoperto
che c'erano più di sette preti americani, accusati di pedofilia,
che vivono con il sostegno della Chiesa, dentro e fuori del Vaticano.
DOYLE: Il Vaticano, la bussola morale della chiesa Cattolica, forse ha
le prove di altri preti pedofili in giro per il mondo, ma, invece che
alla cooperazione e alla trasparenza, le direttive della Chiesa mirano
all'ostruzionismo e alla copertura. C'è un uomo però che
ha il potere di cambiare tutto. Il cardinale Ratzinger, che adesso
è il Papa, potrebbe dire "questa è la politica della
Chiesa: Cooperazione piena ovunque con le autorità civili e
isolamento e dimissioni dei preti dichiarati colpevoli. Completa
apertura e trasparenza, anche nelle situazioni finanziarie.
Eliminazione degli ostacoli ai processi. Cooperazione con le
autorità civili, ovunque". Potrebbe farlo.
SPEAKER: Il Vaticano non ha risposto alle ripetute richieste di
un'intervista sui casi esposti qui. Padre Henn ha perduto la sua
battaglia contro l'estradizione negli Stati Uniti. Scappò dal
quartier generale dei Salvatoriani, a Roma, dove si trovava agli
arresti domiciliari. Si crede che si nasconda da qualche parte in
Italia. C'è un mandato internazionale per il suo arresto. Iil
prete cattolico Oliver O'Grady scontò sette anni per abusi sui
minori. Anche se gli psichiatri americani lo avevano definito uno
stupratore sistematico che aveva bisogno di curarsi per tutta la vita,
fu riportato in Irlanda nel 2001. Poiché tutto si svolse negli
stati uniti, il suo nome non appare nel Registro dei criminali sessuali
irlandesi e non ci sono restrizioni per quanto riguarda i suoi contatti
con i bambini.
PM: - Quindi gli abusi sessuali e le molestie erano quasi
un'occupazione a tempo pieno durante tutta la sua carriera di prete?
O'GRADY: Direi che ne costituiva una parte significativa.
PM: Delle vittime molestate quanti erano bambini e quante bambine?
O'GRADY: Tre quarti erano maschi e un quarto femmine.
PM: - Che altro è successo dopo tutto quello che è
accaduto?
O'GRADY - Niente. La vita è andata avanti.