Marwan Barghouti lascia Fatah e fonda un nuovo movimento
15 dicembre 2005
(da Rainews 24) Marwan Barghouti, il popolare leader palestinese
detenuto nelle carceri israeliane, ha deciso di lasciare il partito
Fatah per fondare un nuovo movimento, "Il Futuro", con il quale
parteciperà alle elezioni palestinesi del prossimo gennaio. La
decisione di Barghouti, al quale è stato negato il primo posto
nelle liste di Fatah assegnato invece al premier Ahmed Qurei, crea
ulteriore scompiglio nel partito del presidente palestinese Mahmoud
Abbas, diviso tra intransigenti e moderati, fedeli alla vecchia
guardia. Della situazione potrebbe approfittare il movimento radicale
islamico Hamas, che parteciperà per la prima volta alle elezioni
parlamentari palestinesi.
LA BIOGRAFIA DI MARWAN BARGHOUTI
dal sito www.freebarghouti.org
traduzione di Mariella Megna
Marwan Barghouti …una testimonianza palestinese di perseveranza, lotta
ed umanità
Una significativa data di nascita: Marwan Barghouti nasce il 6 giugno
1959 nel villaggio di Kobar vicino a Ramallah, lo stesso giorno in cui
Israele inizia l’occupazione militare illegale del West Bank (compresa
Gerusalemme est) e di Gaza….
Fatah: aderisce a Fatah all’età di 15 anni; diventa membro del
consiglio rivoluzionario nel 1989, e segretario generale del West Bank
nel 1994…..Nel 1978 viene imprigionato per 4 anni e mezzo per
appartenenza a Fatah che allora era considerata un’organizzazione
“fuorilegge”.
Prigione Perseveranza e Amore: con ferma volontà riesce a far
diventare i duri anni di prigione un’opportunità. In quegli anni
termina gli studi e si fidanza con Fadwa…..
Studio, Attivismo ed Esilio: nel 1983 si iscrive alla Birzeit
University, la più rinomata università palestinese. Come
la maggior parte degli studenti palestinesi è impossibilitato a
concludere il ciclo di studi regolarmente. A causa delle incursioni
militari israeliane, le chiusure, gli arresti ed altre forme di
repressione impiega 11 anni a laurearsi in storia e scienze politiche.
Durante gli anni di studio viene arrestato nel settembre 1985 ed
incarcerato per sei mesi senza imputazione né processo. Viene
poi espulso dal suo paese dall’autorità israeliana di
occupazione nel 1987, un anno prima della laurea, a causa
dell’incitamento alla lotta contro l’occupazione.
Durante gli anni di università guida gli studenti di Fatah
ed organizza numerose attività politiche
all’università e fuori. Grazie agli anni di attivismo
studentesco, in cui Marwan gioca un ruolo chiave, l’università
di Birzeit diventa non solo una prestigiosa istituzione accademica, ma
anche un vitale punto di incontro tra l’attivismo politico e la
formazione di una identità nazionale….
Prima intifada: dal suo luogo di esilio, Amman in Giordania, gioca un
ruolo importante nell’organizzazione della prima rivolta palestinese
che scoppia nel 1987, subito dopo la sua espulsione. Egli funge da
collegamento tra l’OLP ( Organizzazione di Liberazione della Palestina)
esterna e Fatah interna ai territori occupati…
Oslo Ritorno e Sogni infranti: nel 1994, dopo gli accordi di Oslo,
può ritornare a Ramallah.
E’ un sostenitore del processo di pace …
Nel 1996 viene eletto nel Consiglio legislativo palestinese ed é
uno strenuo oppositore della corruzione e sostenitore
dell’inviolabilità dei diritti umani, e della equità
sociale ed economica. Il movimento delle donne palestinesi lo considera
un valido alleato nella sua lotta di emancipazione.
Credendo che l’accordo di Oslo avrebbe portato Israele a ritirarsi dai
territori occupati e avrebbe consentito l’affermarsi di uno stato
palestinese veramente indipendente con Gerusalemme capitale, stringe
relazioni con le figure chiavi del pacifismo israeliano che erano
pronte ad accettare un compromesso storico con i Palestinesi: la giusta
e pacifica convivenza in due stati separati, sovrani, senza
insediamenti, senza l’ingiustizia delle relazioni coloniali
schiavo-padrone.
Nel 1998 però si rende conto che mentre Israele parla di pace
continua senza sosta a costruire insediamenti illegali nei territori
occupati, togliendo sempre più territorio alla Palestina. Fa
allora un appello per interrompere i negoziati fino a quando
Israele non si impegni ad interrompere le sue attività
espansionistiche e a porre fine all’occupazione. Si fa interprete del
sentimento nazionale prevalente, quello di ostilità contro gli
accordi truffaldini di Oslo e guida la protesta di massa in tutto il
West Bank che attira l’attenzione nazionale sull’obiettivo di porre
fine all’occupazione…..
Seconda Intifada : stesso obiettivo, tattica differente. Marwan
dice :” Provammo sette anni di intifada senza negoziati, e poi
sette anni di negoziati senza intifada; forse è tempo di provare
entrambi nello stesso momento” Nella sua breve dichiarazione egli
sintetizza ciò su cui concordano i maggiori osservatori politici
palestinesi :Israele deve essere costretto ad accettare l’indipendenza
palestinese.I negoziati tra padroni e schiavi non portano da nessuna
parte, senza il supporto di atti di difesa, resistenza ed espressioni
culturali della volontà nazionale palestinese….
L’intransigenza di Israele trasformò Marwan Barghouti da un
impegnato sostenitore del dialogo in un carismatico capo della lotta
senza tregua contro l’occupazione. E’ il capo riconosciuto
dell’Intifada Al Aqsa , e non solo opera sul campo ma ispira la
posizione politica: opporsi ai negoziati di facciata utili solo a
trascinare in avanti le decisioni per permettere ad Israele di aver
più tempo per occupare e cementificare il territorio palestinese.
…
Sfuggì ad un attentato nell’agosto del 2001 quando un missile
colpì l’auto della sua guardia del corpo e lo ferì
seriamente. ..
Il 15 aprile 2002 fu prelevato dall’esercito israeliano a Ramallah e da
allora è detenuto illegalmente, senza un’accusa precisa nei suoi
confronti.
Il suo avvocato ha avuto il permesso di fargli visita solo il giorno
dopo il suo arresto mentre la sua famiglia non ha ancora potuto
vederlo…….