LA PAZ (PL). – La Bolivia è entrata in
pieno nel movimento
per l’Assemblea Costituente, che la rifonderà e porrà
fine al neoliberismo
vigente, ha detto il presidente Evo Morales.
Evo ha precisato in questi termini il contenuto
e le
prospettive dell’Assemblea, promulgando la relativa legge in mezzo ad
una vera
festa popolare, che ha dato inizio al detto processo.
Ha ricordato che il cammino per la conquista
dell’Assemblea è stato rigato dal sangue di almeno 300
boliviani, caduti nelle
lotte sociali dall’anno 2000 ad oggi.
Morales ha promulgato la norma in una cerimonia
che ha
visto la partecipazione di numerosi dirigenti popolari e regionali, del
corpo
diplomatico, degli ex presidenti Carlos Mesa e Jorge Quiroga,
nonchè di altre
personalità, nel Palazzo di Governo.
Ha inserito l’Assemblea, che verrà eletta
il 2 luglio, nel
processo storico iniziato cinque secoli fa con la lotta dei popoli
originari
contro i conquistadores e continuato con la lotta per il recupero delle
risorse
naturali, della terra e del territorio.
“ I nostri antenati lottarono per l’indipendenza
ma non
parteciparono alla fondazione della Bolivia”, avvenuta nel 1825 e
questa legge
ci permette adesso di partecipare alla rifondazione della Bolivia e di
recuperare questa terra per i boliviani ha sentenziato.
Ha considerato che con la Costituente comincia
la lotta
per la seconda indipendenza, per la quale cobatterono in Bolivia il
sacerdote
Luis Espinal, il leader socialista Marcelo Quiroga ed il rivoluzionario
argentino-cubano Ernesto ‘Che’ Guevara.
Ha detto che oggi ogni boliviano deve
trasformarsi in un
soldato della rivoluzione culturale e democratica intrapresa dai
movimenti
sociali.
Evo ha inoltre propugnato l’unità tra
popolo e Forze
Armate, per garantire sia l’Assemblea che il recupero delle risorse
naturali ed
ha anticipato che la Costituente eliminerà le concessioni
illegali di questa
ricchezza a transnazionali ed imprenditori locali.
Ha segnalato che il compito attuale è
prepararsi e
organizzarsi per proporre un nuovo paese ed allo scopo verranno
stabiliti
uffici di promozione della Costituente in ogni città.
Ha annunciato che la prossima settimana
inizierà una
campagna per la concessione di certificati e carte d’identità ai
contadini,
affinchè questi possano partecipare all’elezione dei deputati
costituenti e per
rimediare all’abbandono statale che finora ha impedito loro l’esercizio
di
questo diritto.
9 marzo 2006