COMUNICATO STAMPA
Milano, 11 gennaio 2005
Oggetto: FACCIAMO INIZIARE DA CREMONA LA BATTAGLIA PER BATTERE I PROGETTI DI FORMIGONI SULLA BASE DI UN PROGRAMMA PROGRESSISTA E DI SINISTRA, AFFINCHE’, ALMENO IN LOMBARDIA, CENTRO-DESTRA E CENTRO-SINISTRA NON SIANO PIU’ INTERPRETATI COME DUE FACCE DI UNA STESSA MEDAGLIA
VIVERE MALE E MORIRE PEGGIO IN LOMBARDIA
GUIDA AI DISSERVIZI DELLA REGIONE LOMBARDIA
A proposito dell’iniziativa di “Altra Lombardia” – nostra omonima - per le elezioni regionali lombarde del 2005, abbiamo aderito criticamente sia come singoli individui sia come Associazione “L’altra Lombardia – SU LA TESTA”, all’iniziativa promossa da alcuni soggetti e associazioni progressiste e di sinistra in vista delle elezioni regionali del 2005 per battere Formigoni e la sua coalizione.
La nostra adesione era ed è accompagnata da una critica radicale all’impostazione verticistica e programmaticamente moderata che alcune componenti della coalizione democratica hanno dato e danno alle loro battaglie politiche.
Nell’avere aderito alle iniziative del 3.12.2004 e del 12.01.2005 abbiamo voluto ribadire la validità della scelta che nel 2000 ci portò a fondare la nostra associazione, al fine di partecipare alle elezioni lombarde di allora.
Quella scelta, seppure giusta e lungimirante, fu ostacolata da alcune componenti della “sinistra” proprio perché era fondata sulla non condivisione dell’impostazione moderata e verticistica allora seguita per contrastare Formigoni e la sua area di riferimento. Infatti nel 2000 il nostro slogan fu “centro-destra e centro-sinistra due facce della stessa medaglia”; slogan che abbiamo utilizzato anche nelle recenti elezioni amministrative in alcune aree della Lombardia, dove abbiamo avuto significative affermazioni.
Nel 2000 noi avevamo ragione, i risultati elettorali lo dimostrarono. Gli elettori punirono una scelta incomprensibile, omologa e analoga a quella del centro-destra.
La prosecuzione del nostro impegno tattico (corrispondente alle forze che abbiamo) accanto al centro-sinistra e al suo candidato Sarfatti,(speriamo che il suo breve passato nell’estrema sinistra gli sia utile), è condizionato dalla pratica di alcune posizioni politiche che consideriamo fondamentali:
1. occorre uscire dalle titubanze e dal moderatismo politico e del linguaggio, incominciando ad attaccare e denunciare con chiarezza e rigore gli esiti disastrosi sul piano sociale della politica formigoniana di privatizzazione della sanità, dell’insufficienza grave dimostrata nell’affrontare la situazione dei trasporti ( vedi la situazione del pendolarismo) e della mobilità in generale.
Occorre cioè contrapporre un programma basato fondamentalmente sul rilancio dell’intervento pubblico nelle questioni fondamentali della vita del cittadino, ribaltando il luogo comune, trasversale agli schieramenti, secondo cui il privato è “sempre bello”.
Se si vuol vincere si deve assolutamente impostare tutta la campagna elettorale su questi due punti, che sono quelli su cui è più evidente a tutti il fallimento della politica formigoniana. Naturalmente non bisogna tralasciare le altre tematiche su cui la giunta uscente ha fatto acqua da tutte le parti, vale a dire scuola, formazione, politiche fiscali (l’addizionale IRPEF è tra le più alte d’Italia), e iniziative culturali.
2. Nella realizzazione del programma e delle iniziative pubbliche, secondo noi sarebbe utile e più efficace se fossero coinvolti gruppi, associazioni, organismi di massa, sindacati confederali e non, centri sociali ecc. esterni ma non estranei ai partiti della coalizione, perché solo così si reinnescherebbe un meccanismo democratico di partecipazione che consentirebbe di battere prima Formigoni e poi Berlusconi .
E’ più difficile vincere se non ci sarà la partecipazione attiva di centinaia di militanti e di cittadini disaffezionati in questi anni da una politica politicante e speculare del centro-destra.
Certo quello che noi proponiamo è facile a dirsi, ma molto difficile da realizzarsi, perché cozza contro burocrazie consolidate e un ceto politico trasversale che privilegia quasi sempre prima i propri interessi e le proprie rendite di posizione, rispetto agli interessi delle classi sociali che si intendono rappresentare.
Ci rendiamo conto che la nostra posizione può risultare ad alcuni contradditoria con quanto abbiamo sempre sostenuto in questi anni, e cioè che centro-destra e centro-sinistra spesso finiscono per essere due facce della stessa medaglia, ma la gravità della situazione politica ci porta ad assumere delle responsabilità diverse per poter contribuire a battere non solo Formigoni ma il berlusconismo totalitario e di regime in tutto il Paese.
Siamo coscienti che questi due antagonisti si possono sconfiggere solo con idee e programmi chiari, progressisti e di sinistra. In caso contrario alchimie politiche di altra natura preparerebbero anni di regime totalitario pericoloso e volgare e le responsabilità della sinistra per eventuali esiti di questa natura saranno evidenti.
E SICCOME PROPRIO DA CREMONA FORMIGONI PARTIRÀ, VENERDÌ 14 GENNAIO 2005, PER LANCIARE LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE – UTILIZZANDO SIA A CREMONA CHE NELLE ALTRE CITTÀ CAPOLUOGO DI PROVINCIA UOMINI E STRUTTURE DELLE SEDI TERRITORIALI DELL’ENTE REGIONE LOMBARDIA – PROPONIAMO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI, PARTITI ED ORGANIZZAZIONI DEMOCRATICHE ED ANTIFASCISTE PRESENTI IN LOMBARDIA DI ORGANIZZARE IN QUESTA CITTÀ LA PRIMA USCITA PUBBLICA DELLA COALIZIONE DEMOCRATICA ALLARGATA E DEL CANDIDATO PRESIDENTE SARFATTI, PER INIZIARE DA CREMONA LA LUNGA MARCIA PERCHÉ LA LOMBARDIA SIA CONQUISTATA DALLA SINISTRA E DAI DEMOCRATICI.
GIORGIO RIBOLDI Presidente Associazione L’altra Lombardia – SU LA TESTA
MARIELLA MEGNA Segretaria Associazione L’altra Lombardia – SU LA TESTA - sede di Cremona
P.S.
Chi volesse ricevere il nostro opuscolo programmatico “Vivere male e morire peggio in Lombardia.” Guida ai disservizi della Regione Lombardia
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