COMUNICATO
Milano, 12 marzo 2006
SOLIDARIETA’
AI 41 ANTIFASCISTI ARRESTATI : DEVONO ESSERE LIBERATI SUBITO
DIRITTO ALLA RESISTENZA ANTIFASCISTA
I FASCISTI NON HANNO DIRITTO DI PAROLA
NE’ DI MANIFESTARE
Ieri a Milano gli antifascisti militanti sono scesi in piazza per
impedire che gli epigoni del fascismo, attuali alleati di Berlusconi e
del centro-destra, sfilassero impuniti.
I fascisti della Fiamma tricolore hanno, tra l’altro violato, la
costituzione antifascista (XII disposizione transitoria) e tutte le
leggi (Scelba, Mancino ecc…) contro la ricostituzione del partito
fascista e le norme che impediscono le esibizioni di simboli, atti e
bandiere che riconducono alla “ritologia” fascista. La sfilata dei
fascisti è avvenuta, nonostante tutto, senza che il questore o
il prefetto di Milano intervenissero per impedirla, applicando “ le
loro leggi dello stato borghese”.
Non c’è stato nessun arresto e nemmeno un fermo tra i fascisti
che, istigati dal fascista Boccacci, più volte inquisito in
passato per violenze e apologia di fascismo, esibivano saluti romani,
slogans e bandiere nazi-fasciste, messe anche in evidenza dalle riprese
televisive.
Gli antifascisti che giustamente tentavano di impedire il raduno
fascista hanno dovuto subire e difendersi dalle selvagge cariche della
polizia e dei carabinieri e dalle loro successive operazioni di
rastrellamento con tutti i mezzi che si trovavano sul percorso.
Le “forze dell’ordine” si sono scatenate contro gli antifascisti per
proteggere e difendere il “diritto a sfilare” di picchiatori
professionisti, di indagati per strage, di capi manipolo dei violenti
da stadio, di negazionisti delle camere a gas e di esaltatori della
criminale repubblica di Salò (RSI).
In questo contesto di repressione e provocazioni politiche, se erano
scontate le volgari e strumentali provocazioni della destra e del
centro-destra e del plurindagato Berlusconi (egli ha dichiarato
esplicitamente che ieri “si tentava di impedire una libera
manifestazione di un suo alleato”), al di là di ogni aspettativa
negativa sono state le prese di posizione dei partiti del
centro-sinistra e degli alleati centri sociali futuro-governativi
(vedere le dichiarazioni di un loro sedicente portavoce, oggi candidato
nelle liste del PRC, che nel 1994 era tra gli esponenti di un centro
sociale che per molto meno si scontrò con la polizia in difesa
dei suoi “spazi democratici”. E’ lo stesso individuo che oggi sostiene
che “il conflitto sociale si gestisce solo con il dialogo”!).
L’Unione e i centri sociali suoi alleati fanno a gara con la destra nel
denunciare l’inopportunità politica della manifestazione
antifascista. Il vuoto politico e culturale fa da padrone nelle loro
prese di posizione. Il “pensiero unico qualunquista” ha travolto tutti
i partiti antifascisti dell’arco costituzionale. Nessuno di questa area
fa lo sforzo politico di individuare il nesso esistente tra
questi gruppi fascisti con l’area del centro-destra e con vaste aree
dell’imprenditoria capitalista. Da atavici opportunisti e massimalisti
condannano gli episodi di antifascismo militante e altre iniziative
radicali contro il sistema, ma sono pronti ad esaltare l'occupazione
militante della Sorbona a Parigi come qualsiasi altro episodio di
antagonismo sociale, purché sia lontano dal nostro paese e non
disturbi i loro interessi elettorali.
La storia non ha loro insegnato nulla.
Nel 1921 il liberal-democratico Giolitti candidò nelle sue liste
esponenti fascisti, avendo la convinzione di controllarli e di
condizionarli. Sette mesi dopo i fascisti erano al governo…chi vuol
intendere intenda.
Non c’è nessuno che ricordi che i fascisti sono fuori legge e
che non possono esercitare “le prerogative democratiche” previste dalla
Costituzione antifascista.
Il responsabile nazionale di Rifondazione Comunista si è
lasciato andare a dichiarazioni farneticanti al limite
dell’infamità e della delazione, facendo trapelare, attraverso
la stampa borghese, che esistono gruppi o centri sociali “buoni” che
hanno capito la sua non disinteressata lezione sulla “non violenza”, e
quelli invece che sono “cattivi”, “barbari” , “emarginati” ed “estranei
al bon ton della politica” e che, quindi, possono essere colpiti
tranquillamente dalla repressione!
Gli antifascisti, i democratici e i rivoluzionari prenderanno le loro
misure a seguito di queste dichiarazioni, anche sul piano
elettorale, nonostante che quest’ultimo non sia un terreno di nostro
prioritario interesse.
In questa occasione noi vogliamo ricordare l’insegnamento del compagno
Terracini, fondatore del Partito Comunista d’Italia e padre della
nostra Costituzione repubblicana antifascista. Egli negli anni
’70, insieme a Lotta Continua e ad altre formazioni extraparlamentari,
sostenne la campagna per la messa fuori legge del MSI. Su questo
argomento non ebbe alcuna solidarietà ed adesione da parte
dell’allora PCI. Seppur in altri termini e in un altro contesto la
storia rischia di ripetersi. Ma isolare le avanguardie militanti
antifasciste allora come oggi significa spianare la strada alle forze
autoritarie e neo-fasciste.
Allora come oggi in fascisti vanno messi fuori legge e messi in
condizione di non nuocere. Visto che le istituzioni sono oggettivamente
complici di questi rifiuti della storia spetta agli antifascisti
di oggi metterli fuori legge nella pratica politica quotidiana. I
fascisti non parleranno più impunemente né a Milano
né altrove.
I piagnistei del centro-sinistra milanese e nazionale che sanno solo
attaccare gli antifascisti criminalizzandoli e non dicono una parola
sulla illegalità della parata nazi-fascista e soprattutto sui
legami pericolosi che hanno questi con il centro-destra sta a
significare la loro subordinazione politica e culturale al pensiero
unico dominante e questo vuoto politico deve spingere nuclei, gruppi,
partiti e centri sociali non futuro-governativi ad un’ampia operazione
di dibattito e di chiarificazione politica al fine di costruire almeno
un’unità sul terreno dell’antifascismo.
Difendersi, organizzarsi senza farsi intimorire
FIAMMA
TRICOLORE, FORZA NUOVA, FRONTE SOCIALE NAZIONALE, LIBERTA’
D’AZIONE(Mussolini)
E TUTTI GLI ALTRI GRUPPI NEOFASCISTI
FUORI LEGGE!
COMBATTERE LA CASA DELLE LIBERTA’ CHE
LI PROTEGGE
NO PASARAN
LIBERTA’ SUBITO PER GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI
Ringraziamo i militanti e i simpatizzanti di L’altra Lombardia, oltre
naturalmente a tutti gli altri, che hanno partecipato alla
manifestazione di Milano e mettiamo a disposizione degli antifascisti
arrestati e dei loro familiari i nostri legali.
Segreteria centrale di L’altra Lombardia – SU LA TESTA