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IL DECALOGO DE L’ALTRA LOMBARDIA – SU LA TESTA e un consiglio….
A San Bassano gli aumenti ingiustificati di IRPEF e tasse sui rifiuti
vanno immediatamente ritirati o immediatamente rivisti.
Si apprende dalla stampa che il sindaco di San Bassano, e la sua
maggioranza di centro-destra, avrebbero deciso di proporre al consiglio
pesanti aumenti delle imposte: raddoppio dell’aliquota IRPEF e aumento
del 20% sulla TARSU.
A questo proposito e su altro, dopo aver ascoltato le lamentele di
alcuni cittadini, ecco alcune considerazioni di L’altra Lombardia – SU
LA TESTA.
1. La richiesta degli aumenti non ha giustificazione e rientra nella
più ampia operazione di strumentalizzazione e propaganda
politica che il centro-destra sta portando avanti sul piano nazionale
contro la finanziaria Prodi (che è certamente una finanziaria
pessima, pesante ed antipopolare, ma che non obbliga i comuni a
reperire le risorse aumentando in modo indiscriminato le imposte e le
tasse). I primi pesanti tagli agli enti locali sono stati predisposti
dall’ultima finanziaria del governo Berlusconi. Perché allora
gli aumenti non sono stati decisi e deliberati lo scorso anno? Forse
perché c’erano le elezioni politiche del 2006?
2. L’amministrazione giustifica la sua intenzione di prelevare nuovi
soldi dalle tasche dei cittadini con l’aumento delle tasse, sostenendo
che deve far fronte al pagamento di mutui contratti dalla precedente
amministrazione. Ma se ne accorge solo ora? Perché non ha
denunciato questo aspetto in modo trasparente nel momento in cui ha
preso in mano la gestione del paese? Perché se mancano soldi,
l’amministrazione si ostina a finanziare iniziative non sempre
indispensabili ed interessanti come alcune feste estive, anziché
fare manutenzione di strade e marciapiedi che fanno schifo?
3. Se esistesse, ma non esiste, un’emergenza finanziaria, perché
la maggioranza del consiglio insiste a voler destinare i soldi dei
contribuenti per investimenti del tutto inutili e non certamente
prioritari (es: recupero Villa de’ Poli, scelta da noi e da altri
osteggiata e denunciata già molte volte)?
Si insiste a voler costruire la nuova palestra, benissimo, ma
ricordiamo che per questa iniziativa è già stato
deliberato un finanziamento statale che copre gran parte delle spese
previste. Comunque non risulta essere un’iniziativa da iscrivere come
una priorità.
SI BLOCCHINO PRIMA LE SPESE SECONDARIE E POI SI VERIFICHINO LE SPESE DI
BILANCIO!
L’IRPEF e la TARSU non si possono aumentare solo per costruire
più tumuli al cimitero! Prima occorre pensare ai vivi!
4. Il raddoppio dell’IRPEF e l’aumento della TARSU colpisce soprattutto
il lavoro dipendente ed i pensionati. Questa iniziativa è ancora
più grave e deve essere ritirata, almeno nella formulazione
finora nota, perché non prevede alcun criterio progressivo e
selettivo come, ad esempio, l’esclusione di chi non raggiunge un
reddito di 20mila euro l’anno, degli anziani pensionati con un reddito
annuo inferiore ai 20mila euro. Occorre anche prevedere esenzioni per
chi si occupa di cure domiciliari ai parenti e per chi ha figli a
carico e non supera un determinato reddito.
segue
5. Perché il sindaco, come più volte aveva promesso in
campagna elettorale, non convoca un’assemblea aperta a tutta la
cittadinanza per spiegare la situazione in modo chiaro e trasparente
così come hanno fatto amministratori di altri paesi?
6. Perché, nonostante gli impegni elettorali,
l’amministrazione non ha ancora messo mano al monitoraggio delle
emissioni elettromagnetiche prodotte dalle antenne telefoniche per
valutare un’eventuale diversa dislocazione? Tutti i cittadini hanno
diritto alla difesa della propria salute e il sindaco ne è il
principale responsabile.
7. Perché si è liquidato frettolosamente il progetto di
collegamento veloce ADSL, nonostante le numerose richieste anche
qualificate? Si è preferito subire una sorta di diktat
dell’amministrazione provinciale, sponsor del collegamento Wi-Fi
gestito da Aemcom,. In molti comuni esiste sia il collegamento senza
fili che quello ADSL che permette al cittadino di poter trovare un
abbonamento consono alle proprie tasche in regime di concorrenza e non
di monopolio come avviene adesso.
Anche su questo piano l’amministrazione ha preferito procedere in modo
decisionista senza consultare la cittadinanza preventivamente.
8. Perché nell’area destinata al PIP (piano insediamento
produttivo) continuano a crescer come funghi case d’abitazione e pare
che sarà così anche nella parte dell’area non ancora
lottizzata?
9. Perché non si è preso ancora alcun provvedimento
contro il rumore assordante emesso periodicamente, soprattutto in piena
notte dal vecchio stabilimento Lameri, causato dall’attività dei
propri macchinari? Ricordiamo che è sempre il primo cittadino il
referente verso l’ASL di anomalie relative all’inquinamento acustico.
10. C’è un silenzio assordante ed una sottovalutazione
irresponsabile, e quindi preoccupante, degli atti di vandalismo sempre
più frequenti nel nostro paese. Basta ricordare le ultime
scritte vicino alle scuole (febbraio 2007) e gli atti di vandalismo in
abitazioni (di campagna), che si aggiungono a quanto già
accaduto nel 2006 in abitazioni private e in sedi politiche. Su tutto
questo l’amministrazione non ha mai avuto nulla da dire, cercando di
far passare il tutto per ragazzate!
Restiamo in poca fiduciosa attesa.
San Bassano, 7 marzo 2007
Mariella Megna
L’altra Lombardia – SU LA TESTA
…un consiglio…
Correttezza e trasparenza informativa:
ricordiamo al sindaco di evitare quest’anno, ed in futuro, di
condizionare i cittadini (violandone la privacy) con lettere furbesche
e strumentali in cui, a proposito della destinazione dell’8 per mille e
del 5 per mille sul modulo IRPEF, si dà per scontato (vedere
lettera firmata dal sindaco del 23.03.2006 che è in nostro
possesso, per quanti volessero controllare) che l’assegnazione
è rivolta esclusivamente alla chiesa cattolica. Rammentiamo al
sindaco Bassanetti che non è così: si può firmare
anche per valdesi, evangelici ecc… oltre naturalmente che per lo stato
italiano.