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COMUNICATO STAMPA
Cremona, 15 marzo 2007

OGGETTO: NESSUNA POLEMICA: ognuno al suo posto.
         (diritto di replica al comunicato del PdCI)

A seguito di alcune scomposte ed intempestive polemiche apparse su alcuni organi di stampa intendiamo precisare per la prima ed ultima volta quanto segue.

1. L’altra Lombardia – SU LA TESTA non deve chiedere il permesso a nessun’altra organizzazione ed associazione per effettuare le sue iniziative politico-culturali. Il compito della nostra associazione, fra l’altro, è quello di contribuire a diffondere cultura, conoscenze, informazione e di fornire a tutti i cittadini notizie vere non filtrate da ideologismi o, peggio, da pregiudizi di appartenenza a questo o quel partito.

2. Ricordiamo agli estensori del comunicato che in genere ci si dissocia da qualcosa a cui si appartiene o si aderisce. Questo non è il nostro caso né il loro. Noi abbiamo sempre rispettato le scelte del PdCI quando le condividevamo e lo abbiamo dimostrato nei fatti, ingiustificabile quindi la loro presa di posizione così aggressiva e nello stesso tempo difensiva. Si deduce, quindi, che la l’ inconsueta premura nel prendere posizione è frutto di un nervosismo giustificato dalle loro scelte contraddittorie sul piano nazionale.

3. Facciamo presente, inoltre, che il termine “scellerato” usato a sproposito, riferendosi al senatore Rossi, fa ritornare indietro di un cinquantennio, quando questo termine veniva usato contro tutti coloro che osavano mettere in discussione le scelte del PCI o del PCUS.
Scellerate, se mai, si possono definire le scelte a favore della guerra e altresì scellerati potrebbero essere definiti coloro che affermano una cosa e ne fanno un’altra, come, ad esempio, chi é contro l’intervento armato in Afghanistan e vota i finanziamenti che lo consentono, oppure chi aggredisce ed uccide cittadini innocenti facendo bombardare la Serbia e il Kosovo, mascherando il tutto come intervento umanitario.

4. Ricordiamo, inoltre, per rigore e precisione, che il sen. Rossi ed il sen. Turigliatto con il loro voto contro le linee di politica estera esposte da D’Alema in Senato non hanno messo in crisi il governo Prodi, dato che anche se avessero votato a favore il quorum per la maggioranza non sarebbe stato raggiunto.

5. Infine rammentiamo che il sen. Fernando Rossi ha già dichiarato che voterà contro il rinnovo del rifinanziamento della missione in Afghanistan, ma voterà a favore se verrà posta la fiducia al governo Prodi. Più responsabilità di così! Il resto è infamia!

Giorgio Riboldi
L’altra Lombardia – SU LA TESTA