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torna a comunicato stampa del 3 maggio
Grave montatura e provocazione contro il sito de L’altra Lombardia – SU LA TESTA e contro la d.ssa Mariella Megna. Saranno
querelati per diffamazione L’Espresso e altri organi di stampa che hanno ripreso il testo dell’articolo ivi apparso.


I LANCI DI AGENZIA DOPO LA CONFERENZA STAMPA

BR/ SITO WEB QUERELA SETTIMANALE "L'ESPRESSO" PER DIFFAMAZIONE


"Ormai filoterrorista chiunque si muove fuori da istituzioni"
Milano, 11 mag. (Apcom)
Maria Megna, funzionaria della regione Lombardia e responsabile del sito web
"L'altra Lombardia-Su la testa" attraverso l'avvocato Sandro Clementi
ha presentato querela per diffamazione a mezzo stampa contro il
settimanale "L'Espresso" in relazione all'articolo pubblicato il 3
maggio scorso dal titolo "Nuove Br. Identikit di chi fiancheggia la
lotta armata". Dice l'avvocato Sandro Clementi: "Ormai la stampa
ufficiale indica come filoterrorista chiunque si muove fuori dai
circuiti istituzionali. Ma la stampa ufficiale non può dolersi che
altri esercitino diritto di cronaca e di critica". Il sito aveva
pubblicato senza commento anche alcuni interventi di persone arrestate
nel blitz del 12 febbraio scorso coordinato dalla procura di Milano.
Maria Megna e il direttore del sito Giorgio Riboldi chiariscono di non
aver "mai pubblicato e mai pubblicheremo interventi o contributi o
lettere contenenti minacce contro persone. Pubblichiamo anche
interventi provenienti da persone arrestate e in attesa di processo,
presunte innocenti quindi, per stimolare il dibattito politico". Per
l'avvocato Clementi "é un problema soprattutto di principi democratici
che non vengono rispettati. Sembra di tornare a 30 anni fa quando chi
militava a sinistra del Pci veniva accusato di fiancheggiare le Brigate
Rosse e il terrorismo". Nella conferenza stampa i responsabili del sito
"L'altra Lombardia Su la testa" preannunciano che anche un altro sito,
"Il pane e le rose" di Padova presenterà  querela per diffamazione
contro "L'Espresso". Frk 11-MAG-07 12:27 NNNN



TERRORISMO: SITO WEB QUERELA L'ESPRESSO
 
Milano, 11 mag. (Adnkronos) - "Una grave montatura e provocazione, un articolo diffamatorio". Sono questi i motivi che hanno portato Maria Megna, direttrice responsabile del sito web www.laltralombardia.it e l'associazione "Altra Lombardia - Su la testa" a presentare alla Procura di Milano una denuncia-querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del settimanale "L'Espresso". Sotto accusa l'articolo pubblicato sul numero del 3 maggio scorso e richiamato in copertina con il titolo "Identikit di chi fiancheggia la lotta armata". Nel testo "Compagni a 5 punte" firmato dal giornalista Fabrizio Gatti, si fa riferimento al fatto che nel sito, così come in altri, sono state pubblicate delle lettere scritte da alcuni dei 15 arrestati nell'ambito dell'inchiesta contro i presunti terroristi legati al Partito Comunista Politico-Militare.
 
Secondo i querelanti, l'arti colo "è stato costruito con un linguaggio e un meccanismo ambiguo, manipolatorio e gravemente quanto inutilmente allusivo ed accusatorio, stravolgendo il significato di alcuni scritti che sono stati pubblicati sul sito". Tra l'altro, spiega l'avvocato Sandro Clementi che rappresenta la parte offesa "ci sono pesanti insinuazioni e indicazioni relative alla privacy della Megna, inutili sia ai fini dell'articolo che dell'informazione come il luogo di residenza e di lavoro della donna". Sotto accusa "l'esistenza di una sorta di contiguità -che sarebbe stata suggerita al lettore- tra i siti democratici e liberi, che diffondono testi e documenti di varia appartenenza relativi alla lotta politica e al conflitto sociale, con settori che praticano la lotta armata". Un'insinuazione per la quale anche il sito 'Pane e rose", citato nell'articolo del settimanale, ha presentato querela.
 
All'articolo sotto accusa si è poi aggiunto quello del quotidiano "La Cronaca di Cremona" che "costituisce un attacco ingiustificato e inaccettabile -spiegano i querelanti- contro la nostra associazione e in particolar modo contro Mariella Megna, basato sulla manipolazione, sulla meschinità allusiva e su menzogne". Un'accusa che potrebbe presto portare anche nei confronti del giornale locale a una querela. Quanto alle accuse, riportate dal settimanale che fa riferimento a messaggi minatori nei confronti di personaggi politici "dal nostro sito non è mai stato lanciato -replicano i querelanti- nessun messaggio di minaccia e sfidiamo chiunque ad affermare il contrario". Ha ricevuto, invece ha precisato il legale, minacce ed attacchi, la Megna. "Si sta affermando -ha concluso Clementi- una linea d i pensiero secondo la quale chiunque dia voce a opinioni al di fuori degli schemi istituzionali viene fatto passare per fiancheggiatore".