OGGETTO:l’Associazione
L’ALTRA
LOMBARDIA–su la testa aderisce alla manifestazione del 19 marzo 2005 a
Roma
contro la guerra e invita alla massima partecipazione
PER
IL
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE SENZA SE E SENZA ONU
LA
FARSA DELLE ELEZIONI IN IRAQ (partecipazione al di sotto del
30%) SONO LA FOGLIA DI FICO DEGLI INVASORI E DEI COLLABORAZIONISTI
LA GUERRA NON E’ FINITA E NON
FINIREMO DI MOBILITARCI CONTRO DI
ESSA
Il 19 marzo 2005 una
manifestazione mondiale riporterà milioni
di persone in piazza per dire ancora una volta NO ALLA GUERRA. Le
nostre
posizioni e le motivazioni politiche rimangono esattamente le stesse di
un anno
fa:
1)
Cessazione
immediata dell’occupazione imperialista dell’Iraq e il ritiro delle
truppe straniere
“senza se” e “senza ONU”. In questo senso, la resistenza irachena
all’occupazione coloniale da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna,
Italia– così
come quella palestinese all'occupazione coloniale israeliana– è
pienamente
legittima perché fondativa del processo di autodeterminazione.
IL GOVERNO BERLUSCONI È’
COMPLICE DEI MASSACRI IN IRAQ
VIA SUBITO LE TRUPPE DI
OCCUPAZIONE DALL’IRAQ
AUTODETERMINAZIONE PER IL POPOLO
IRACHENO
ABBATTIAMO IL MURO IN PALESTINA
COSTRUIAMO LA SOLIDARIETA’
INTERNAZIONALE CON LA RESISTENZA
IRACHENA E CON TUTTI I POPOLI CHE RESISTONO, COMBATTONO E SCONFIGGONO
L’OPPRESSIONE DELL’IMPERIALISMO USA (Cuba, Colombia, Venezuela,
Uruguay,
Palestina)
SOLIDARIETA’ E APPOGGIO ALLA
RIVOLUZIONE CUBANA CONTRO IL
“BLOQUEO”
FERMIAMO CON MOBILITAZIONI
EFFICACI I PROGETTI DI AGGRESSIONE
DEGLI USA ALLA SIRIA, ALL’IRAN, A CUBA E ALLA COREA DEL NORD
2) Le spese militari stanno
aumentando non solo negli Stati
Uniti, ma anche in Europa. Che ciò avvenga a scapito delle spese
sociali è
ormai evidente agli occhi di tutti. Le risorse sottratte alle spese
sociali
servono non solo a finanziare l’apparato militare dei paesi aggressori,
ma
anche il progetto di esercito europeo la cui dottrina militare si
ispira alla
medesima logica della guerra offensiva. Insieme alle spese militari
stanno
aumentando le spese per la “sicurezza” intesa come fronte interno della
guerra
preventiva e tesa a rafforzare la repressione dei movimenti sociali e
la
militarizzazione della società.
LOTTA AGLI OPPRESSORI, AUMENTO
GENERALIZZATO DEI SALARI, REDDITO
PER TUTTI, TAGLIAMO LE SPESE MILITARI
VIA LE TRUPPE ITALIANE DALL’IRAQ,
DALL’AFGHANISTAN, DAL KOSOVO
3) Si ripone con forza la
questione dello smantellamento delle
basi militari straniere in Italia. Gli USA e la NATO stanno allargando
le basi
militari della Maddalena, di Camp Ederle e di Camp Darby, stanno
costruendo
nuove basi militari a Taranto e Brindisi, estendono i poligoni
sottoponendo
quote crescenti di territorio a servitù militari, stanno
stoccando segretamente
le scorie nucleari in diversi siti.
VIA LE BASI MILITARI DALL’ITALIA
CHIUDERE LE BASI DI TORTURA DI
GUANTANAMO E ABU GHRAIB
SOLIDARIETÀ
E
LIBERTÀ PER I PRIGIONIERI RIVOLUZIONARI DETENUTI
per L'ALTRA LOMBARDIA - su la testa
GIORGIO RIBOLDI
MARIELLA MEGNA