Al Direttore di In prima pagina di Crema (provincia di Cremona)
Leggo con indignazione sul numero del suo giornale del 25/3/2005 l'articolodi un esponente di estrema destra appartenente ad un'organizzazionedenominata "Forza nuova" . Non è purtroppo la prima volta che questi rifiuti della storia trovano ampio spazio sul suo giornale. Forse giova ricordarle che uno dei fondatori di questo "gruppuscolo" è stato latitante per molti anni a Londra, in seguito ad un mandato di cattura emesso dalla magistratura italiana per la strage alla stazione di Bologna nel 1980.
Questo gruppuscolo è stato inoltre protagonista in questi anni di parecchi episodi di violenza contro immigrati ed esponenti di altre culture e religioni( vedi l'aggressione a Padova in diretta TV contro un esponente della comunità islamica e altro...).
Perchè si insiste a dare spazio e dignità su un giornale democratico come il suo ad esponenti di un movimento razzista e xenofobo, che più volte si è reso responsabile di atti di prevaricazione contro esponenti di altre culture e religioni ed esponenti dell'universo gay?
Lei che è sempre molto attenta verso ciò che accade nel mondo cristiano e cattolico in particolare, non rileva una profonda contraddizione fra l'autoproclamarsi cristiani e cattolici e nello stesso tempo praticare politiche razziste ed elitarie come fa Forza nuova, anche se supportate ed edulcorate da ipocrite, squallide e strumentali dichiarazioni in difesa della vita e contro l'aborto? Sono, questi individui, contro l'aborto in modo strumentale e per attirare il consenso della parte più retriva e reazionaria del mondo cattolico, ma nello stesso tempo picchiano i musulmani e giustificano, o peggio ancora, negano lo sterminio nazi-fascistaF.N. è un gruppuscolo che strumentalmente si collega al tradizionalismo cattolico più reazionario(per intenderci, quell'area che rifiuta persino i deliberati del Concilio vaticano II), lo stesso tradizionalismo integralista che è stato fonte di alcune teorie naziste ed hitleriane, come hanno dimostrato alcuni storici come Mosse (vedi "Le origini culturali del nazismo" di George Mosse).
Io, in quanto cittadina antifascista, mi sento offesa non tanto da questi rifiuti della storia (da cui ovviamente non mi aspetto nulla, se non che vengano ricacciati al più presto nelle loro fogne), ma dal fatto che una persona civile e democratica come lei si presti inconsapevolmente ad essere veicolo di diffusione di idee nazi-fascio-razziste.
Mi permetto inoltre di ricordarle che la nostra Costituzione repubblicana (art. XII del dispositivo finale della Costituzione nata dalla Resistenza anti-fascista e anti-nazista) sancisce chiaramente la proibizione della ricostituzione di qualsiasi formazione che
Cordiali saluti
In
fede
d.ssa Mariella Megna
( dell'Associazione L'Altra Lombardia - SU LA TESTA)
Cremona, 25 marzo 2005