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Proposta per l’unità nazionale
palestinese presentata dal “Fronte arabo partecipante alla resistenza
palestinese”
I popoli arabi guardano con preoccupazione la situazione palestinese e
non vedono scuse per continuare la divisione fra i movimenti Fatah e
Hamas che ha indebolito le forse di resistenza.
I popoli arabi chiedono che cessi questa discordia e subito per il bene
del futuro della causa palestinese e a partire dalle nostre
responsabilità “Il Fronte arabo partecipante alla resistenza
palestinese” presenta questa proposta per la conciliazione e
l’unità nazionale palestinese in base ai principi patriottici e
democratici che dovranno diventare fondamenti per lo stato
palestinese indipendente.
1. cessazione delle ostilità fra il movimento Fatah e Hamas per
il controllo delle forze di sicurezza. E’ necessario accordarsi
sull’autonomia delle forze di sicurezza per ricostruirle sotto la
dirigenza di ufficiali molto professionali concordati da tutte le
fazioni palestinesi e con la partecipazione araba come osservatori.
Come punto di partenza per ristrutturare le forze di sicurezza su base
professionale e patriottica in modo che si garantisca la loro
indipendenza e neutralità, rendendole più efficaci nel
proteggere la sicurezza dei cittadini e trasformandole progressivamente
nel nucleo base degli organismi del futuro stato palestinese
indipendente.
2. visto che il valico di Rafah rappresenta per il popolo palestinese
una zona vitale sia per finire le sofferenze sia per far fallire i
piani israeliani di assedio e affamamento del popolo palestinese nella
striscia, questo valico deve essere al di fuori della cerchia di
discordia e bisogna riaprilo sotto la responsabilità comune di
Egiziani e Palestinesi e non tornare sugli accordi firmati in Israele
il 15 novembre 2005. Israele è stata costretta ad uscire dalla
striscia di Gaza e non c’è nessuna scusa perché abbia un
ruolo nel funzionamento del valico. Basterebbe mettersi d’accordo con
l’Egitto per la sua gestione e per garantire il passaggio delle
persone, delle merci, del cibo e delle medicine.
3. Il ritorno ad un governo di unità nazionale, che è
stato formato dopo gli accordi della Mecca nel 2007, fino alla fine
della legislatura prevista per il 2010.
4. Il documento di conciliazione palestinese deve costituire la base di
un programma di concordia nazionale , attraverso il quale operare per
rilanciare l’OLP (–Organizzazione per la Liberazione della Palestina) e
riorganizzare la base democratica e patriottica, come è indicato
nella risoluzione del Cairo firmata il 17 marzo 2005 e mai attuata
finora. Bisogna accogliere tutte le componenti della rivoluzione
palestinese all’interno dell’OLP, compresa Hamas e Jihad islamica.
5. Il “Fronte arabo partecipante alla resistenza palestinese” chiede
che i governanti arabi si assumano le loro responsabilità nel
sostegno del popolo palestinese e disegnino una posizione araba forte
ed unitaria per frenare il degrado e il deterioramento delle
possibilità arabe ad esercitare pressioni per bloccare le
ingerenze straniere in Palestina ed Iraq, Libano e Sudan.
Vinceremo
Il Cairo, 2 aprile 2008
Comitato esecutivo del “Fronte arabo partecipante alla resistenza
palestinese”
Traduzione di Mariella Megna –
www.laltralombardia.it