Lo scorso 28 giugno un manipolo di neofascisti appartenenti per lo
più
a Forza Nuova, ma anche a Fiamma Tricolore, cercava di impedire lo
svolgimento del Catania Pride 2006, bloccando il corteo lungo la via
Etnea.
Nonostante il presidio di Forza Nuova fosse armato e
non autorizzato, le forze dell’ordine, con l’assenso del prefetto, del
questore e dei più alti dirigenti della Digos, non facevano
nulla per
disperderlo e invitavano viceversa i manifestanti, intervenuti numerosi
al Pride, a sciogliere il corteo e ad andare via in ordine sparso. Solo
la determinazione delle compagne e dei compagni consentiva alla
manifestazione, dopo più di un’ora, di ripartire.
Quanto accaduto
è l’ultimo, ma forse politicamente il più grave, episodio
di violenza
perpetrato dai neofascisti nella nostra città. I pestaggi, le
aggressioni, l’intolleranza, gli accoltellamenti, la propaganda
dell’odio razziale e dell’omofobia rappresentano, e hanno sempre
rappresentato, l’unica pratica politica dei fascisti a Catania, come in
tutta Italia. L’azione del 28 giugno rappresenta tuttavia un gravissimo
salto di qualità dell’azione squadrista del nostro Paese, che
mette in
luce un disegno criminale fascista contro gay, lesbiche e transessuali.
È infatti allarmante che venga consentito a chi non dovrebbe
avere
alcuna legittimazione politica di ostacolare lo svolgimento di una
libera manifestazione che rivendicava diritti, libertà, pace e
uguaglianza. Allarmante perché i fatti del 28 a Catania
rappresentano
simbolicamente l’epilogo di un processo che ha visto in questi anni i
neofascisti agire liberamente su tutto il nostro territorio,
soprattutto grazie alla strumentale impunità di cui hanno goduto
e al
complice silenzio delle istituzioni, che hanno nascosto all’opinione
pubblica gli omicidi, gli incendi e la storica e strutturale connivenza
del fascismo in Italia con le peggiori forme di criminalità
organizzata, che ha avuto una drammatica testimonianza nell’eccidio di
Portella della Ginestra, dove fascisti e mafiosi spararono sui
lavoratori.
Non ci stupisce che il potere clericale e la
borghesia bigotta e reazionaria stiano dalla parte di chi vuole
impedire il diritto all’autodeterminazione delle scelte sessuali e
degli stili di vita. Non ci sorprende che l’ordine capitalistico ancora
oggi si serva dei neofascisti come strumento di repressione del
conflitto sociale e come strumento per una propaganda populista utile a
distogliere l’attenzione dal disagio, lo sfruttamento, la
precarietà,
la disoccupazione, per alimentare odio e paura verso ogni forma di
diversità. Noi non possiamo però in alcun modo accettare
che la nostra
agibilità politica venga messa a rischio da chi è stato
già sconfitto
dalla Resistenza, dalle lotte dei lavoratori e dalle battaglie
femministe.
Non possiamo più subire nessuna politica di
tolleranza e, nei casi più gravi, di connivenza con la violenza
neofascista. Non vogliamo, e non dobbiamo, chinarci di fronte alla
brutale e cieca repressione che colpisce tutte e tutti i militanti
antifascisti e che ha trovato una drammatica espressione nella
vergognosa sentenza del Tribunale di Milano con la quale 18 compagni,
da 4 mesi in carcere e per l’accusa farsa di concorso morale in
devastazione e saccheggio, venivano condannati a 4 anni di reclusione
per aver partecipato al presidio dell’11 marzo contro il corteo di
Fiamma Tricolore.
Per queste ragioni vi invitiamo a partecipare
al corteo nazionale antifascista del 16 settembre a Catania, quando
scenderemo in piazza:
contro ogni fascismo e contro ogni revisionismo;
contro l’intolleranza razziale, di genere e di orientamento sessuale;
contro la repressione delle lotte;
contro tutte le guerre;
contro tutte le destre xenofobe e razziste, dalla Lega ed Alleanza
Nazionale a Forza Nuova;
contro la disoccupazione, lo sfruttamento e la precarietà,
perché
antifascismo vuol dire innanzitutto stare in prima linea nella
battaglie sociali;
per rivendicare il diritto di tutte e tutti alla propria libertà
sessuale;
per denunciare pubblicamente la connivenza tra destra istituzionale,
mafia e squadrismo neofascista;
per denunciare la gestione liberticida dell’ordine pubblico da parte
delle forze dell’ordine e l’infiltrazione neofascista in molti settori
dell’esercito e della polizia, come la tragica repressione a Genova 5
anni fa ha dimostrato;
per un mondo senza barriere e per la libera circolazione di tutte e
tutti;
per l’abrogazione di tutte le leggi razziste come la Bossi-Fini (senza
ritornare alla Turco-Napolitano) e la chiusura di tutti i CPT;
per la libertà di tutte e tutti le/i compagne/i antifascisti;
per lo scioglimento di tutte le formazioni neofasciste;
per riaffermare il diritto di tutte e tutti di essere sempre
orgogliosamente antifasciste/i.
Catania, 1 agosto 2006
per adesioni: opencatania@tiscali.it
LE
ADESIONI FINORA PERVENUTE
http://openmind.too.it/
in indymedia, nella feature del corteo, abbiamo messo alcuni link di approfondimento storico
:: Persecuzioni contro gay a Catania durante il fascismo ::
Omosessualita' e razzismo fascista
Per il bene della razza al confino il pederasta, uno studio sul confino
degli omosessuali durante il periodo fascista
Incontro con Pino, confinato politico omosessuale nel 1939
I luoghi di Pino, confinato politico omosessuale nel 1939
:: Portella delle Ginestre, fascismo e mafia ::
Portella delle Ginestre Salvatore Giuliano
Occupanti e liberatori
Fascismo e Cosa Nostra
Alcuni indicazioni logistiche su trasporti e sistemazioni per la notte.
TRASPORTI
Per chi fosse interessata/o a partecipare, poiché non siamo riusciti a
trovare un accordo con trenitalia per un treno speciale notturno (questi gli
effetti delle privatizzazioni), indichiamo le soluzioni più economiche per
raggiungere la città etnea. Si tratta di treni su cui è possibile viaggiare
con posti a sedere. Consigliamo di mettervi in gruppo sia per usufruire
degli sconti che per prendere un intero scompartimento in modo da poter
stendere i sedili.
linea tirrenica: E 805 treno dell'Etna: TO-GE-PI-LI-RomaOstiense-SA.. CT
parte alle 18.15 da TO arriva alle 11.28 a CT
costo da TO 51 eur (se -30% 36 eur) a tratta
RITORNO: da Catania 14.40 arriva 9.20 a Torino
dorsale appenninica: E 823 freccia del sud: MI-BO-FI-RO-NA..CT
parte alle 14.30 da MI - 16.40 da BO -->07.15 CT
costo da MI 51 eur (se -30% 36 eur) a tratta, da BO 47.31 EUR (SE - 30% 33
EUR)
RITORNO: da Catania 21.25 arriva 11.30 Bo e 14.20 Mi (si può prendere sia
sab che dom sera)
Chi intende venire è pregat* di annunciare il mezzo, l'ora e il luogo del
proprio arrivo a Ct con una mail a opencatania@tiscali.it (in oggetto va
messo: "arrivo a CT", per ragioni di sicurezza
PER DORMIRE
Chi fosse interessat* a rimanere la notte del 16 settembre a Catania, può
prendere in considerazione l'ostello Agorà. E' centralissimo (piazza Currò 6
- dietro piazza Duomo) e vi dà un letto in camerata con colazione a 18.00
euro. Il nostro consiglio è di prenotare, ma se non siete sicur* potete
anche provare il giorno stesso, di solito qualche posto libero rimane.
Se volete maggiori informazioni, chiamate lo 095/7233010.
In alternativa chi vuole potra' essere ospitat* nei locali del C.S.A. Auro,
centro sociale che si trova in via Santa Maria del Rosario 28 (poche decine
di metri distante da piazza Duomo, luogo in cui si concluderà la
manifestazione). I posti disponibili sono circa 100, ma i sacchi a pelo dovete portarli voi.
Qui sotto il testo volantino che distribuiremo a CT
ORGOGLIOSO ANTIFASCISMO
manifestazione nazionale
Catania, 16 settembre 2006
Lettera aperta alle donne e agli uomini di Catania
Oggi, 16 settembre, si stanno svolgendo manifestazioni in diverse città
italiane Catania, Viareggio e Brescia su tematiche molto vicine fra loro
e che hanno una matrice comune: l¹opposizione alla violenza neofascista e
neosquadrista di formazioni come Forza Nuova, Fiamma Tricolore, ecc.
Il coordinamento Facciamo Breccia, che riunisce gruppi e associazioni di
varie città italiane e lotta per la difesa dei principi di laicità e
autodeterminazione, ha scelto dall¹inizio di promuovere la manifestazione
nazionale Orgoglioso antifascismo indetta dal Centro d¹iniziativa glbt Open
Mind e dal coordinamento Catania Antifascista per diverse ragioni.
Innanzitutto perché questa manifestazione nasce per rispondere al clima
intimidatorio, mafioso e violento che i neofascisti stanno cercando di
creare in tutta Italia da qualche anno, e che a Catania si è espresso
apertamente nel tentativo di impedire lo svolgimento del corteo autorizzato
del Pride gay lesbico bisex trans.
Il fascismo è portatore di morte, da sempre. E anche questi neofascisti
usano la violenza sulle persone, oltre che sulle cose, come dimostrano le
centinaia di aggressioni, accoltellamenti anche mortali, incendi e
devastazioni di sedi politiche e di associazioni partigiane che stanno
avvenendo in Italia negli ultimi anni.
Ricordiamo che Forza Nuova è la stessa formazione politica che quest¹estate
aveva dichiarato guerra anche alla comunità gay lesbica e trans che
frequenta Torre del Lago, in Versilia. La violenza sessuale subita da Paola
stuprata perché lesbica fa parte di una lunga serie di violenze e
aggressioni avvenute in agosto proprio in quella località e maturate in
questo clima intimidatorio.
Non si tratta di episodi isolati, ma di una strategia ben definita: gli
stessi neofascisti che di giorno, magari ben vestiti, fanno banchetti contro
l¹aborto o contro gli immigrati, di sera e di notte girano in gruppo, armati
di coltelli, pronti a colpire chi ritengono ³diverso² per orientamento
sessuale, per convinzione politica o per provenienza geografica.
Per questo la risposta non poteva essere solo catanese o siciliana ma di
tutte le soggettività che ritengono il fascismo un pericolo reale e
l¹antifascismo un valore etico irrinunciabile per difendere la vita, la
libertà e l¹autodeterminazione.
Coordinamento Facciamo Breccia
www.facciamobreccia.org