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cuba IN RICORDO DEL CHE |
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«Seminò coscienza nel mondo»: Fidel ricorda il Che
di Fidel Castro Ruz *
su Il Manifesto del 09/10/2007
Il leader cubano celebra sul Granma «l'eccezionale combattente caduto un 8 ottobre di 40 anni fa», il «messaggero dell' internazionalismo militante» che «combatté con noi e per noi»
Mi fermo un istante nella mia lotta
quotidiana per chinare la testa, con rispetto e gratitudine, davanti
all'eccezionale combattente che cadde un 8 ottobre di 40 anni fa. Per
l'esempio che ci ha lasciato con la sua Columna invasora che
attraversò i terreni pantanosi a sud delle antiche province di
Oriente e Camagüey inseguito dalle forze nemiche, liberatore della
città di Santa Clara, creatore del lavoro volontario,
protagonista di onorevoli missioni politiche all'estero, messaggero
dell' internazionalismo militante nell'est del Congo e in Bolivia,
seminatore di coscienze nella nostra America e nel mondo. Lo ringrazio
per quello che cercò di fare e non poté fare nel suo
paese natale, perché fu come un fiore strappato prematuramente
dal suo stelo.
Ci ha lasciato il suo stile inconfondibile di
scrivere, con eleganza, brevità e sincerità, ogni
dettaglio di quello che gli passava per la mente. Era un predestinato,
ma non lo sapeva.
Combatté con noi e per noi.
Ieri si è compiuto il trentunesimo
anniversario della strage dei passeggeri e del personale
dell'equipaggio dell'aereo cubano fatto saltare in pieno volo ed
entriamo nel decimo anniversario della crudele e ingiusta
incarcerazione dei cinque eroi anti-terroristi cubani. Anche davanti a
tutti loro chiniamo la testa. Con grande emozione ho visto e ascoltato
in televisione l'atto commemorativo.
*Dal Granma del 7 ottobre