Ravenna 18 dicembre la giornata:
Dopo aver sostato per un'ora di fronte agli uffici CMC il corteo si è diretto
verso il centro cittadino dando vita ad un altro presidio nella piazza centrale
per comunicare ai numerosi cittadini che transitavano le ragioni della protesa,
un ultimo presidio si è svolto al termine del corteo.
La scelta degli organizzatori di dare la priorità all'informazione si è
espresso nella scelta di privilegiare i contenuti del NO TAV negli striscioni,
nelle bandiere, nei volantini distribuiti.
Volantini che contenevano le ragioni del NO TAV una scheda/articolo su CMC, e
qualche riga sulle inutilità delle "grandi opere" evitando così
l'autocelebrazione e le tentazioni di sfruttare l'importante esempio che gli
abitanti della Val Susa hanno saputo dare. Tentazioni forti per i
professionisti della politica, tentazioni pericolose, da evitare pena la
svalutazione stessa di una bella lotta che va invece sostenuta, potenziata,
generalizzata. Mai strumentalizzata!
Il nostro abbraccio va a tutti gli attivisti dei comitati NO TAV, NO PONTE e a
tutti i partecipanti alla manifestazione di Torino e, naturalmente, alla
piccola manifestazione di Ravenna dove hanno dimostrato una grande e
costruttiva maturità politica privilegiando la comunicazione dei contenuti,
accantonando le differenze ed evidenziato che non ci sono capitalismi buoni,
mercati di "destra" o di "sinistra" ma solo un'idea di "progresso" condiviso da
Polo e Ulivo che altro non è che un inno alla speculazione, allo sfruttamento
di umanità e natura, saccheggio e distruzione di territori.
Ora continueremo la campagna di
informazione/sostegno/mobilitazione/collegamento. I giochi sulle grandi opere,
sui corridoi non sono ancora conclusi, c'è ancora la possibilità di
trasformarli nel loro funerale. Dovremo muoverci con determinazione ma anche
con cautela per evitare altri giochi (quelli dei politici) e battere ogni
tentativo di divisione, ogni mediazione/corruzione istituzionale come
l'elargizione di benefici vari ai territori interessati, ogni tentativo di
strumentalizzazione. Se crescita di pensiero critico/coscienza ci deve essere
che essa maturi e si esprima attraverso la lotta e la comunicazione e non
attraverso estenuanti forzature per far passare una "linea".
Non parlamentini di associazioni ed organizzazioni ma assemblee di cittadini:
condizione necessaria per valorizzare ed estendere questo movimento.
La nostra parte:
volantinaggi, presidii informativi, altre mobilitazioni/cortei, assemblee
pubbliche informative e di approfondimento sulle grandi opere, sulle politiche
"sviluppiste", sulle ricadute locali (incenerimento, centrali elettriche,
privatizzazioni di servizi, ecc.), sulle politiche di guerra e militarizzazione
dei territori.
Che queste giornate non siano già passato ma embrioni di futuro.
Che tutte le lotte per una migliore qualità della vita si colleghino.
Collettivo Red Ghost.
N.B. per la stampa:
teniamo a precisare che gli organizzatori della manifestazione sono stati il
nostro collettivo in collegamento con altre realtà romagnole e non altri.