Il coordinamento Facciamo Breccia trasmette l'invito a partecipare all'
assemblea pubblica per la costruzione dell'edizione 2007 della
Manifestazione Nazionale "NO VAT Più Autodeterminazione Meno
Vaticano",
prevista per sabato 10 febbraio 2007, per riaffermare una cultura laica
che
valorizzi i percorsi di autodeterminazione.
L'assemblea si terrà a Bologna domenica 26 novembre 2006 e
sarà aperta a
tutte le realtà e a singoli/e che intendano con noi costruire il
percorso di
NO VAT.
Dalla nascita di Facciamo Breccia, la mobilitazione NO VAT è
luogo di
incontro per una politica complessiva contro l'invadenza del Vaticano di
numerose soggettività, oltre a quelle LGT. Di fatto, con NO VAT,
il
Movimento LGBTQ mette ancora una volta a disposizione dell'intera
comunità
democratica le proprie energie e le proprie capacità di analisi.
Per contestare la sudditanza della politica ai diktat papalini e per
riaffermare ancora una volta la centralità
dell'autodeterminazione nella
lotta contro ogni discriminazione e per una sessualità libera e
consapevole
di tutt*, Facciamo Breccia intende costruire un percorso politico che
porti
ad una nuova manifestazione a Roma nel giorno dell'anniversario dei
Patti
Lateranensi, ripartendo da dove ci siamo lasciate/i lo scorso 11
febbraio.
Sin d'ora esprimiamo soddisfazione per l'adesione di alcune
realtà
territoriali LGBTQ (incluso il Comitato Provinciale Arcigay Il Cassero
di
Bologna) all'idea che si tenga a Roma, quanto prima, una grande
manifestazione nazionale - quale è stata NO VAT l'11 febbraio
2006 - che si
rivolga al Parlamento e all'opinione pubblica per ribadire gli
obiettivi di
autodeterminazione e di laicità nei confronti dei tentativi del
Vaticano d'
imporre una visione teocratica.
Certamente questo non toglie la necessità di collocare la
più grande e
riconosciuta manifestazione nazionale LGBTQ, il Pride, nella
città capitale.
Un necessità già da mesi esplicitata da Facciamo Breccia
(con la Proposta di
"Facciamo Breccia" al Movimento Gay Lesbico e Trans dello scorso marzo)
e
tragicamente rafforzata dalle recenti vicende di Gerusalemme. Anche a
nome
dei movimenti di altre parti del mondo dobbiamo ribadire che non debbono
esistere città sante (?) dove ogni forma di espressione
democratica viene
sospesa in nome degli integralismi religiosi per nascondere,
ipocritamente,
ben altre operazioni politiche.
Lo scontro avvenuto in questi giorni a Gerusalemme (città
occupata
militarmente dal 1967), le gravissime interferenze giunte, nei giorni
dei
massacri israeliani a Gaza, a partire dal cupolone di Roma, obbligano il
Movimento LGBTQ italiano a riportare il Pride nella roccaforte
occidentale
del cristianesimo e nel luogo da cui si cerca di condizionare la
politica
mondiale - agendo sul nostro parlamento.
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Lettera aperta delle/gli attiviste/i della Breccia
In piazza a Verona (in occasione della tre giorni promossa da Facciamo
Breccia a conclusione di LAYCA - il mese di eventi culturali, di
denuncia e
di piazza in risposta al IV Convegno ecclesiale nazionale) abbiamo
portato i
nostri corpi, i nostri desideri, la nostra denuncia ma anche la nostra
voglia di gioco irriverente, la nostra capacità di inventare e
adottare
pratiche politiche diverse.
Tutto questo ci ha permesso di dare visibilità ai nostri
contenuti di
autodeterminazione, laicità e antifascismo in una città
blindata e
inginocchiata al passaggio di Ratzinger e di tutte le alte gerarchie
cattoliche che sempre più chiedono e impongono in questo nostro
paese.
Oggi è il momento di ri-aprire un'agenda politica nostra, una
progettualità
non dettata dall'esterno. Vogliamo ripartire da dove ci siamo
lasciate/i lo
scorso febbraio a Roma, dall'appuntamento che ci siamo date/i in Campo
dei
Fiori: parliamo di NO VAT, PIÙ AUTODETERMINAZIONE MENO VATICANO,
la
manifestazione a Roma nel giorno dell'anniversario dei Patti
Lateranensi per
rispondere all'ingerenza vaticana nella sfera pubblica, alla sudditanza
della politica ai diktat papalini, ai crescenti privilegi economici
della
chiesa, per affermare ancora una volta la centralità del
concetto di
autodeterminazione contro ogni discriminazione e per una
sessualità libera e
consapevole di tutti e tutte.
Vogliamo scendere in piazza di nuovo con una piattaforma da ridiscutere
e
ampliare, arricchita dal percorso antifascista che Facciamo Breccia in
quest'anno ha saputo costruire, palesando le connessioni - a partire
dall'anniversario storico della data dell'11 febbraio - tra fascismi e
integralismi, denunciando le campagne d'odio lanciate da gerarchie
cattoliche e gruppi neofascisti contro lesbiche, gay, trans, donne e la
recrudescenza di violenza a cui stiamo assistendo.
Vogliamo scendere in piazza costruendo un nuovo percorso che sappia
intercettarne altri, che sappia comunicare con altre
soggettività politiche.
Per riaffermare una cultura laica che valorizzi i percorsi di
autodeterminazione vogliamo costruire una nuova mobilitazione che porti
ad
un nuovo 11 febbraio NO VAT (o meglio un 10 febbraio per mantenere il
sabato
come giornata di piazza).
Proponiamo quindi come primo passo un'assemblea nazionale di Facciamo
Breccia, domenica 26 novembre a Bologna.
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