Dopo aver fatto immaginare che all'interno del Governo ci fosse una discussione tra posizioni di versificate sul permesso da accordare agli statunitesi di raddoppiare la base (con la stragrande maggioranza della cittadinanza di Vicenza contraria), Prodi ha dichiarato serafico che il Governo italiano "non si oppone" all'ampliamento della base, cioè non è contrario al rafforzamento della politica militarista, aggressiva e neocolonialista degli Stati Uniti. Addirittura ha sostenuto che non sarebbe una questione politica, bensì esclusivamente territoriale e amministrativa.

L'ampliamento della base fa infatti parte di una strategia di intervento, che ben si accompagna dalla decisione di inviare nuove truppe in Irak da parte di Bush, che gli USA stanno sviluppando, e che oltre al controllo delle fonti energetiche, al dominio strategico su Medio Oriente e, in prospettiva, Cina e tutta l'Asia , ha come obiettivo la sottomissione politico-militare dell'Unione Europea e il controllo della Russia, per mantenere in stato di minorità l'imperialismo europeo.

L'Italia dunque si riconferma come il servo di sempre, disponibile a cedere immediatamente alle pressioni e ad ingoiare qualsiasi riduzione della propria sovranità territoriale, con la sinistra radicale PRC, Verdi e PdCI che mostrano la propria impotente contrarietà senza riuscire minimamente ad incidere sulle scelte di politica estera dettate dal riformismo filoatlantico di Amato, D’Alema e Rutelli.

Questa scelta ingloriosa deve aprire gli occhi a tutti quelli che hanno manifestato contro la guerra fino a quando non è arrivato il “Governo Amico”, a tutti coloro che hanno gridato “Forza ONU” dimenticando come l’ONU stesso sia ormai uno strumento dimezzato nelle mani dell’arroganza statunitense (e israeliana), a tutti quelli che credono arrivato il momento di rilanciare una opposizione reale alla guerra e alla presenza delle basi sui nostri territori lanciamo un appello per costruire una assemblea cittadina e una mobilitazione in vista della scadenza del rifinanziamento della missione in Afghanistan e di tutte le altre operazioni militari di guerra mascherate da missioni di pace.

Associazione Comunista IL PIANETA FUTURO - Pisa

fonte: pianetafuturo@email.it


torna all'homepage