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Lettera aperta al deputato Zipponi
Al compagno Zipponi,
ti abbiamo visto ieri in TV, ospite di AnnoZero, dove hai dichiarato e
ribadito, davanti all'incalzare dell'Onorevole Brunetta, di essere un
esponente del partito dei lavoratori, intendendo di essere sempre in
difesa
e dalla parte dei lavoratori.
Chi sta dalla parte dei lavoratori, ai lavoratori non mente mai, deve
sempre
dire la verità. Tu invece hai detto una grande falsità
ieri sera in TV ai
lavoratori che ti seguivano, immaginiamo e speriamo in buona fede.
Come fai a dichiarare che la CGIL procede e ha sempre proceduto in casi
controversi che investono suoi iscritti con una sospensione, almeno
fino a
chiarimento di eventuali indagini, e ricorre all'espulsione soltanto nei
confronti di coloro che la magistratura condanna per dei reati? O menti
o
non conosci cosa avviene nella CGIL e allora in questo caso sarebbe
bene che
tu ti informassi (da sottolineare che il compagno Valter Ferrarato aveva
dichiarato che è stato espulso dalla FILLEA-CGIL, ma che non
aveva nessuna
condanna, proprio pochi minuti prima nel servizio).
Perché non ti informi del caso di Renzo Gemmi, operaio di Reggio
Emilia,
iscritto alla FIOM sospeso e espulso nel 2002 perché sul
giornale Libero e
sul giornale Liberazione era apparso il suo nome tra un elenco di alcuni
supposti indagati. Il compagno Gemmi non ha mai ricevuto un avviso di
indagine e tanto meno una condanna, eppure la CGIL-FIOM lo ha espulso e
la
commissione di Garanzia non si è neanche degnata di rispondere
al suo
ricorso.
E pensare che tutti voi, dirigenti del PRC e della CGIL siete sempre
pronti
a essere garantisti con Vittorio Emanuele, Previti, palazzinari e
imbroglioni vari. Perché non siete garantisti anche con i
semplici operai
vostri iscritti ai quali non concedete, non diciamo solidarietà
e appoggio,
ma neanche il beneficio del dubbio?
Perché non ti informi del caso dell'operaio edile Valter
Ferrarato che è
stato espulso nel 2003 non per qualche indagine o condanna, ma
perché ha
esercitato un suo diritto costituzionalmente garantito: esprimere
solidarietà a una compagna in galera (Nadia Lioce) e reso onore
ad un
compagno ucciso dalla polizia (Mario Galesi). Valter Ferrarato, sempre
in
quella circostanza, aveva dichiarato, sempre in TV, che gli operai non
piangono per Biagi, ma per i quattro operai che ogni giorno muoiono sul
lavoro; espulso quindi per aver espresso un'opinione. E su questo
dobbiamo
dire che addirittura l'On. Sgarbi (che ha affermato con chiarezza che
ognuno
deve essere libero, avere il diritto, di esprimere solidarietà a
chi ritiene
opportuno) ha dato ieri su AnnoZero una lezione di democrazia a tutti,
anche
(ahime!) a te che militi nel PRC e Santoro che canta Bella Ciao quando
sospendono la sua trasmissione.
Perché non ti informi dell'operaio Pierangelo Redamanti, membro
del
direttivo provinciale di Vercelli, che è stato espulso, dopo
più di 30 anni
in FIOM, solo e esclusivamente per aver diffuso un volantino davanti a
una
fabbrica, in solidarietà agli operai in lotta, con la firma del
Partito dei
CARC.
Perché non ti informi, inoltre, su cosa sta facendo la CGIL a
Modena: i
dirigenti di Modena hanno contattato i loro iscritti che hanno firmato
il
nostro appello NO alla persecuzione dei comunisti, minacciandoli
d'espulsione e riuscendo effettivamente a far togliere la firma ai
più
deboli tra loro.
L'appello NO alla persecuzione dei comunisti è stato firmato da
più di 3.500
persone e tra queste l'astrofisica Margherita Hack, il giornalista Lucio
Manisco, l'On. Diliberto, il premio nobel Dario Fo oltre che da tanti
iscritti e dirigenti di varie sezioni del tuo partito. Non solo, il
deputato
Caruso e il senatore Russo Spena del PRC hanno fatto due interrogazioni
parlamentari sulle vicende riportate nell'appello.
E infine, perché non ti informi del fatto che la CGIL in Toscana
sta
chiamando i nostri iscritti e i nostri simpatizzanti minacciandoli di
espulsione?
Questa è la democrazia interna alla CGIL e questo è
l'atteggiamento della
sua direzione. Se viene nascosto è forse perché si
ritiene che gli stessi
iscritti ne rimarrebbero almeno delusi, se non schifati?
Non sappiamo se questa lettera aperta verrà mai pubblicata,
perché in questa
pagliacciata di democrazia normalmente hanno spazio per esprimere
compiutamente il proprio pensiero soltanto i detentori del potere e i
loro
portavoce di destra e di sinistra. A noi, normalmente spetta la censura
e
quelle rare volte che ci danno un piccolissimo spazio sui media lo
fanno con
l'evidente tentativo di denigrarci, spesso cercando di stravolgere il
nostro
pensiero o cercando di fornirne una caricatura.
Ci aspettiamo quindi che tu, come militante del PRC, ti preoccuperai
che la
presente lettera venga pubblicata con allegata la tua stessa risposta.
E'
una questione di serietà verso la classe operaia.
Ti inviamo cordiali saluti.
Massimo Franchi membro del Partito dei Carc
e candidato sindaco nel comune di Garbagnate (MI) per la
Lista Comunista
Lia Giafaglione membro della Direzione Nazionale del Partito
dei Carc