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COMUNICATO STAMPA
8 Maggio 2007

URANIO: NUOVA VITTIMA IN PUGLIA "DIAGNOSTICATO LINFOMA A 26ENNE. PER LA SANITA' MILITARE ERA SANO"

"Si chiama Marco Sammati, 26 anni, di Lecce, ed è l'ultimo
caso di militare vittima da possibile contaminazione da
uranio impoverito nei Balcani. Il sergente dell'Esercito,
tra il marzo del 1999 e l'ottobre del 2001, ha svolto due
mission in Kosovo e una in Macedonia, dove ha operato senza
alcuna protezione dalla sostanza. Nello scorso mese di
Aprile, gli è stato diagnosticato un Linfoma non Hodgkin a
grandi cellule B, in quarto stadio, a localizzazione ossea e
renale, adesso è ricoverato presso l'ospedale di Taranto."

Lo rende noto, at traverso il network GrNews.it, che svolge
un'inchiesta sul tema, il capitano dell'Esercito Carlo
Calcagni, conterraneo di Marco Sammati ed anche lui vittima
dell'uranio.

"La cosa più grave - spiega Calcagni - è che al ragazzo, in
tutti i controlli previsti per i reduci dai Balcani dal
"Protocollo Mandelli", l'ultimo dei quali svolto a ottobre
2006, non è stato riscontrato nulla. Così come previsto dal
decreto legislativo n. 27 del 2001, infatti, chi ha operato
in quei teatri si deve sottoporre a controlli semestrali per
i cinque anni successivi alla missione. Il protocollo, nel
caso di Marco, veniva effettuato dal dirigente del servizio
sanitario della caserma del 2° Reggimento Guastatori di
Trento, che poi provvedeva a far analizzare i risultati
dall'ospedale militare di competenza".

"Nello scorso marzo - continua l'ufficiale - Sammati, in
seguito a sintomatologie dolorose all'altezza della colonna
vertebrale, viene ricoverato d'urgenza p resso gli Ospedali
Riuniti di Ancona, dove il 16 Aprile viene sottoposto ad un
intervento chirurgico di biopsia. Da qui viene trasferito
all'ospedale SS Annunziata di Taranto dove si trova tuttora
e svolge la chemioterapia."

"Tutte le segnalazioni che stanno giungendo al nostro sito -
nota Francesco Palese, direttore editoriale di GrNews.it -
ci portano a pensare che del problema, e delle sue
dimensioni, si conosca sola la punta dell'iceberg. Come
Marco Sammati e Gianluca Anniballi, ci sono tanti ragazzi
sparsi per l'Italia nelle stesse condizioni. Così come
abbiamo sempre fatto, sottoporremo quest'ultimo caso alla
presidente della Commissione parlamentare di inchiesta Lidia
Menapace, che potrebbe avere degli elementi utili alle sue
indagini, anche in merito all'efficacia e all'osservanza del
"Protocollo Mandelli".

www.grnews.it