CON DESMOND TUTU PER MUMIA ABU JAMAL
Silvia Baraldini
(07 dicembre 2007)
Domenica Mumia Abu Jamal inizierà il ventisettesimo anno di
detenzione nel braccio della morte della prigione statale di Greene,
Pennsylvania. Risale, infatti, al 9 dicembre 1981 il suo arresto a
Philadelphia durante un alterco con il poliziotto Daniel Faulkner, che
stava picchiando suo fratello. Quella notte Mumia fu gravemente ferito
e Faulkner morì. Recentemente la vedova Faulkner ha scritto un
libro nel quale accusa nuovamente Mumia di aver ucciso il marito e
ieri, il 6 dicembre, la rete Nbc l’ha invitata a pubblicizzarlo durante
il Today Show, il loro programma mattutino. I sostenitori di Mumia
hanno protestato la mancata presenza di un contradittorio durante la
trasmissione. Quello che è accaduto è sintomatico del
comportamento dei grandi media negli Stati uniti sul caso di Mumia:
grande spazio alla versione ‘ufficiale’ dell’accaduto mentre Mumia e la
sua difesa hanno lottato nella quasi invisibilità.
Non è un caso che la Nbc si sia comportata in questo modo. Con
il passare del tempo, grazie anche al lavoro paziente di avvocati e
sostenitori, le accuse contro Mumia si sono rivelate dubbiose e in
alcuni casi costruite. Tutto l’impianto accusatorio costruito dalla
polizia di Philadelphia si sta sgretolando: dalla presunta confessione
nel pronto soccorso dell’ospedale la notte del 9 dicembre 1981 alle
prove balistiche. Adesso sappiamo che esistono scatti presi dal
fotografo di cronaca nera Pedro Polakoff , e mai mostrate alla giuria
durante il processo a Mumia, che sostengono la versione della difesa.
Queste foto non sono mai state pubblicate dai media da quando la loro
esistenza è venuta alla luce.
Anche il fronte della solidarietà cresce. Nel mese di ottobre
Desmond Tutu ha visitato Mumia e Pen, la prestigiose associazione
internazionale degli scrittori, lo ha accolto come membro. Sul fronte
legale, La Corte di appello deve emettere la sua sentenza sulla
costituzionalità del primo processo, che determinerà se
uno nuovo sarà concesso a Mumia.
Come in casi analoghi, la nostra attenzione e solidarietà sono
essenziali. Continuiamo ad esprimerla in tutti i modi possibili.