Roma, 8
febbraio 2006
Non é una novità che le
informazioni su Cuba siano
vergognosamente falsificate, travisate e fornite in modo incompleto, ma
per
rispetto dell’opinione pubblica italiana dato il tema così
sensibile, non
abbiamo voluto tacere sulla falsità riportata
a commento della foto pubblicata oggi in prima pagina dal “Corriere della Sera”.
Cuba non fa e non ha mai fatto la guerra agli
Stati Uniti
d’America.
Non sono state le forze armate cubane ad
intervenire
militarmente negli Stati Uniti, ma è esattamente il contrario e
in tre diverse
occasioni “per proteggere gli interessi nordamericani nell’Isola”.
Cuba non occupa militarmente alcuna porzione di
territorio
degli Stati Uniti, é il governo nordamericano che occupa e
mantiene contro l’espressa
volontà del popolo cubano la base navale di *Guantánamo,
*tristemente famosa per
le aggressioni contro il popolo cubano partite da quel territorio. Tristemente celebre inoltre per le torture
ed i crimini commessi contro “prigionieri musulmani” mantenuti in un
limbo di
illegalità.
Quelle bandiere innalzate di fronte alla
rappresentanza
diplomatica del governo nordamericano a L’Avana sono BANDIERE A
LUTTO
che ricordano gli oltre 3.000 morti e le 2.077 persone rimaste ferite o
mutilate, vittime tutte di azioni terroriste commesse contro il popolo
cubano
perpetrate dal territorio nordamericano con la complicità di
quel governo.
Tra quelle
vittime figura anche un cittadino italiano, *Fabio
Di
Celmo**, *la cui famiglia, come tante famiglie cubane, continua
ad attendere
che sia fatta giustizia. Proprio in questi giorni il mandante reo
confesso
dell’azione terrorista in cui é morto Fabio, il noto
terrorista Luís
Posada Carriles, che soggiorna in territorio nordamericano sotto
la
protezione delle autorità di quel paese invece di essere
estradato in Venezuela dove
deve rispondere della morte di altre 73 persone vittime della
bomba da lui
collocata su un aereo civile cubano, *può essere lasciato libero
senza dover affrontare conseguenze
legali.*
*
Quelle *BANDIERE A LUTTO, *insieme alle foto
delle vittime
tra cui quella di *Fabio, *hanno il chiaro scopo di ricordare
all’attuale
governo degli Stati Uniti che non avranno neanche un briciolo di etica
per dare
a chicchessia lezioni di democrazia e di rispetto dei diritti umani
fino a
quando applicheranno l’ipocrita politica dei due pesi e delle due
misure nell’affrontare
il terrorismo, scegliendo tra terroristi cattivi da combattere e
“terroristi
buoni” da proteggere, come Posada Carriles.
Non sono precisamente messaggi di libertà
quelli lanciati
dal pannello luminoso della rappresentanza diplomatica nordamericana,
perché
per diffondere *LIBERTA’ *c’é bisogno di molto più della
divulgazione di frammenti
della dichiarazione dei diritti umani.
Quella piazza delle BANDIERE A LUTTO
é stata
inaugurata con una cerimonia che ha avuto come parole d’ordine VIVA
LA VITA:
siamo un popolo che ama e che difende la VITA.
Roma, 8 febbraio 2006
*Ambasciata della Repubblica** di Cuba *