Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del DHKC che in Belgio sono sottoposti a una persecuzione senza precedenti. Vengono incarcerati, le loro abitazioni e le loro sedi vengono perquisite continuamente, i loro documenti e i loro strumenti di comunicazione tutti sequestrati. Si tratta di una “criminalizzazione di attività democratiche perfettamente legali e garantite dalla costituzione belga”, come scrivono i compagni turchi.  Si tratta di una delle manifestazioni più violente dell’attacco montante in Europa contro i comunisti, i rivoluzionari, gli antimperialisti. E’ lo stesso attacco che viene rivolto contro i lavoratori che lottano per difendere le loro conquiste. E’ un attacco repressivo che lede quegli stessi diritti che la borghesia si vanta di avere conquistato per l’umanità, diritti alla libertà di opinione, di espressione, di associazione, quei diritti che gli imperialisti pretendono di andare a difendere e a imporre in paesi diversi dai loro, con bombardamenti, campi di concentramento, massacri senza fine. Siamo pronti ad affrontare questo attacco, e lanciamo l’appello a livello nazionale e internazionale perchè contro questo attacco si faccia fronte comune.

Le condanne ai militanti del DHKC in Belgio, le condanne ai militanti del PCE® in Francia, la prigionia dei militanti del (n) PCI in Francia, la reiterazione delle minacce di estradizione contro Josè Maria Sison in Olanda, l’arresto di membri di un partito di sinistra danese “colpevoli” di vendere magliette per finanziare organizzazioni marxiste rivoluzionarie in Palestina e Colombia, i tentativi di illegalizzare i giovani comunisti cechi perchè dichiarano di volere creare una società socialista, la persecuzione costante dei CARC in Italia sono tutti fenomeni di questo stesso attacco. La borghesia attacca anche quando il suo diritto non lo consente, anche quando non si commettono quelli che secondo il suo codice sono reati.  Ieri si vantava di avere sconfitto per sempre il comunismo, oggi non ha altro da fare per combattere i comunisti se non adottare  la repressione fascista e la propaganda fascista. Oggi vuole bandire i comunisti perchè non sa in quale altro modo fronteggiarli. Oggi, i militanti di Action Directe  sono mantenuti in carcere nonostante abbiano scontato tutta la loro pena. I giudici francesi dichiarano che li libereranno solo in punto di morte, come fece Mussolini con Antonio Gramsci.

Noi facciamo appello a tutti i comunisti, ai rivoluzionari, agli antimperialisti perchè si sviluppino iniziative e fronti comuni contro la repressione fascista della borghesia imperialista europea.  Noi facciamo appello a tutti i democratici sinceri perchè combattano contro gli attacchi ai diritti che abbiamo conquistato prima, durante e dopo la lotta e la guerra contro il nazifascismo.

Per la solidarietà

al DHKC, ufficio d´informazione di Bruxelles, e-mail: dhkc@post.com


Committees to Support Resistance - for Communism

Via Tanaro 7  20128 Milano (Italy)

Tel. 02-26306454

e-mail: resistenza@carc.it sito: www.carc.it

National Direction International Relation Dept. (direct e-mail addresses: carc.ri@libero.it, 3335628297@tim.it -  
direct phone: 039 3335628297)


Association for Proletarian Solidarity (ASP)

CP 380

80133  Naples (Italy)

aspilbollettino@virgilio.it

tel. 039 3333287526