LAYCA"
AUTODETERMINAZIONE, LIBERTA', LAICITA'
Verona 7 ottobre / 21 ottobre 2006
COMUNICATO STAMPA
Il coordinamento Facciamo Breccia assieme ad alcune realtà
locali quali circolo Pink, csoa la Chimica, Biblioteca Domaschi e
Arcilesbica promuove LAYCA! Autodeterminazione - Laicità
Libertà, una serie di eventi culturali, di denuncia e di
piazza in risposta al 4° convegno ecclesiale nazionale e alla
venuta del papa a Verona.
Si prevede per l¹occasione, con grave limitazione alla
libertà di circolazione di tutti, uno spiegamento eccezionale di
mezzi e di forze a difesa del capo di stato vaticano, a maggior ragione
dopo le sue recenti ed infelici dichiarazioni contro la religione
islamica.
Un evento sacral-mediatico che si vorrebbe imporre a tutti/e. Anche le
scuole pubbliche verranno chiuse per permettere alle giovani pecorelle
di confluire nei papa boys.
Da alcuni mesi la macchina organizzativa dell¹appuntamento
organizzato dalla CEI va a pieno regime, lautamente oliata e foraggiata
da finanziamenti pubblici. Sono dell¹ordine di qualche miliardo di
euro le sovvenzioni di Regione, Comune e Provincia per far trovare al
papa e alla sua corte una città imbiancata: le strade dove
transiterà il pontefice rifatte, le chiese restaurate. Invece di
operare a beneficio della cittadinanza compito quotidiano per il
quale avrebbero ricevuto teoricamente il mandato dagli elettori
le amministrazioni pubbliche sperperano soldi al fine di allestire una
bella scenografia, in omaggio alla Curia.
Solo due mesi fa in uno di questi cantieri della curia sono morti due
lavoratori stranieri per la carenza di norme di sicurezza.
Rientrano inoltre in queste iniziative di imbiancamento le settimanali
operazioni di pulizia etnica delle forze dell'ordine contro gli
stranieri irregolari, senza lavoro e senza fissa dimora.
Ma Ratzinger e Ruini non verranno a Verona per consolare poveri cristi
e risolvere situazioni di indigenza, povertà repressione e
disagio ormai sempre più evidenti.
Ratzinger e Ruini verranno a rilanciare la loro politica temporale di
egemonia sulla società, che ha bisogno dello stato Italiano (o
della sua parte più reazionaria) per contare in Europa e nel
mondo e poter incidere nelle politiche terrene.
Ratzinger e Ruini verranno a fornire un modello invasivo e ben preciso
di ³catechismo sociale² che garantirà ancora una volta
la benedizione clericale a organizzazioni e strutture gerarchiche della
società moderna.
Il Vaticano è uno stato totalitario nel quale fino a pochi anni
fa vigeva la pena di morte. Troppo spesso nonostante episodici e
tardivi pentimenti si è reso complice di regimi
autoritari, dittature, atti criminosi. Il Vaticano è uno stato
omofobo e misogino la cui politica è tra le principali
responsabili morali della mancata prevenzione alla pandemia
dell¹AIDS. Con queste credenziali non può pensare di far
parte dell¹Unione europea, ma può condizionarne le scelte
attaccando la sempre più labile separazione tra chiesa e
società, tra morale religiosa ed etica laica.
Verona è una città che troppo spesso si è prestata
a questa confusione. Provincialista laboratorio neocon, è la
capitale dell¹integralismo cattolico e delle destre estreme. Lega
Nord, Forza Nuova, gruppi tradizionalisti riprendono e rilanciano con
violenza le affermazioni più reazionarie di questo papa e dei
suoi vescovi.
L¹attacco alle libertà individuali,
all¹autodeterminazione delle donne, ai diritti umani, ai gay, alle
lesbiche, ai/alle transessuali, alle persone migranti è
all¹ordine del giorno e ovunque è allarmante l¹aumento
di atti di violenza, aggressioni, stupri e omicidi nei loro confronti.
Sono secoli che la chiesa-maschio attacca la donna relegandola al solo
ruolo di incubatrice per garantirsi il primato sulle nascite e sulla
vita delle persone.
Sono secoli che la chiesa-macho condanna, mette al rogo, emargina gay,
lesbiche e transessuali colpevoli di minare la cosiddetta famiglia
naturale, mito sociale che serve a dare continuità di ruolo e di
potere alla stessa gerarchia cattolica; lo stesso locus amoenus
timorato di Dio e tradizionale nel quale oggi si consumano la maggior
parte degli stupri, delle violenze sulle donne e sui minori, degli
omicidi e dei suicidi.
Ogni giorno, come fosse la cosa più normale di questo mondo, e
troppo spesso senza che anche a sinistra si trovi vergognoso, i vertici
della chiesa utilizzano un vocabolario etico fitto di affermazioni
razziste e omofobe, intromettendosi nella sfera privata delle persone,
attaccandone il diritto all¹autodeterminazione, e minando la
laicità di quella pubblica.
Una chiesa ricca e potente nei suoi privilegi ed interessi economici,
ma che nonostante questo ottiene, oltre all¹8 per mille,
finanziamenti per le sue scuole private, corsie preferenziali nella
scuola pubblica per l¹accesso al ruolo degli insegnanti di
religione, l¹esenzione dell¹ICI per il suo immenso patrimonio
immobiliare.
Verona non è, però, solo questo: è fatta anche di
cittadine e cittadini che lavorano, studiano, sono precari/e, è
una città resa meno intollerante da lesbiche, trans, donne, gay,
etero che vogliono riaffermare l¹esistenza, l¹importanza e la
ricchezza di una società laica, plurale nei comportamenti e
nelle scelte, aperta e paritaria nel dialogo con l'altra/o, libera di
desiderare e di sperimentare.
Lo affermeremo nei giorni della presenza della CEI a Verona con
fantasia, con ironia, con le nostre teste e i nostri corpi.
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Facciamo Breccia, Circolo Pink Verona, Biblioteca G. Domaschi, csoa La
Chimica,
Arcilesbica Verona, Arcigay Mantova.
http://www.circolopink.it/no-vat.htm
www.facciamobreccia.org
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LAYCA - PIU' AUTODETERMINAZIONE, MENO
VATICANO