Comunicato pubblico
Grave crisi umanitaria nel Magdalena Medio colombiano
International Peace Observatory / sabato 24 marzo 2007
International Peace Observatory manifesta la propria estrema
preoccupazione a causa delle costanti violazioni ai Diritti Umani e al
Diritto Internazionale Umanitario commesse dalle parti in conflitto
contro le comunità contadine accompagnate dalla nostra
organizzazione
nel Magdalena Medio colombiano.
Durante i due anni in cui IPO ha accompagnato le comunità
contadine
che vivono in queste zone di conflitto armato, le violazioni contro la
popolazione civile non sono diminuite. Al contrario, specialmente
durante gli ultimi mesi, si sono intensificate, reiterando la nostra
convinzione che, di conseguenza, i contadini sono le principali
vittime del conflitto armato.
Sono 10 gli omicidi dall'agosto del 2005:
• Sigifredo Castaño Patiño, assassinato l'8 agosto 2005
nella località
Caño Tigre, municipio di Remedios, Antioquia;
• Róbinson Sánchez, assassinato il 15 febbraio 2006 nella
localitá
Campo Bijao, municipio di Remedios, Antioquia e ritrovato morto dopo
una settimana;
• Carlos Trujillo, assassinato il 25 luglio 2006 nella località
Altos
de Manila, municipio di Remedios, Antioquia;
• Pablo Emilio Agudelo Sánchez, assassinato il 4 settembre 2006
nella
località Dosquebradas, municipio di Remedios, Antioquia;
• José Manuel Girón, assassinato il 5 de Settiembre nella
località
Caño Dorada, municipio di Cantagallo, Bolívar;
• Alejandro Uribe, assassinato il 19 settembre nella località
Mina
Gallo, municipo di Morales, Bolívar;
• Guillermo León Benitez, assassinato il 25 novembre 2006 nella
località Cruz Bajitales, municipio di Remedios, Antioquia;
• Heriberto Correa, assassinato il 6 gennaio 2007 nella località
Cruz
Bajitales, municipio di Remedios, Antioquia;
• William Hernán Sánchez Montelier, assesinato il 6 di
febbraio 2007
nella localitá El Tamar, municipio di Remedios, Antioquia;
• Edgar Lozano Castelblanco, assassinato il 13 marzo 2007 nella
localitá El Campo, municipio di Yondó, Antioquia .
Hanno avuto luogo 5 sparizioni forzate:
• Alberto Mesa, scomparso il 13 febbraio 2006 dalla località
Lejanías,
municipio di San Pablo, Bolívar;
• Mercedes Rojas Naranjo, scomparsa il 26 maggio 2006 da La Corona,
municipo di El Bagre, Bolívar;
• Gustavo Castañeda, scomparso il 15 giugno 2006 dalla
località Puerto
Nuevo Ité, municipio di Remedios, Antioquia;
• Javier Francisco Castro, scomparso il 23 giugno dalla localitá
Puerto Matilde, municipio di Yondó, Antioquia;
• Ovidio Betancur, scomparso il 21 novembre della località Alto
Cañabraval, municipio di San Pablo, Bolívar.
Numerose sono detenzioni arbitrarie contro i contadini e contadine
della regione da parte dell'Esercito Nazionale. Evidenziamo la
detenzione arbitraria di due membri della direttiva della
Asociación
Campesina de Valle del río Cimitarra (ACVC): Eulises Porras,
detenuto
l'11 Marzo del 2007 nella località Villanueva, Municipio di San
Pablo,
Bolívar y Oscar Duque, detenuto il 5 ottobre 2006 nella
località La
Concepción, municipio di Yondó, Antioquia; entrambi
furono detenuti
illegalmente da soldati della Quinta Brigata dell'Esercito Nazionale.
Decine di minaccie dirette si sono presentate contro contadini da
parte dell'Esercito Nazionale e gruppi paramilitari, come quelle che
hanno obbligato numerose famiglie del Nord-Est di Antioquia a
concentrarsi in un rifugio temporaneo nella localitá Altos de
Manila,
municipio di Remedios, Antioquia durante i mesi di agosto e settembre
2006.
In tutto il Magdalena Medio colombiano persone vestite come civili
(presumibilmente paramilitari) con una lista cercano questi contadini
minacciati, probabilmente per ammazzarli. Tra di loro ci sono numerosi
integranti delle associazioni contadine e organizzazioni sociali che
operano nella regione.
Vari episodi di furti alla popolazione civile si attribuiscono
all'Esercito Nazionale, come nel caso del saccheggio della scuola di
Desquebradas, municipio di Remedios, Antioquia, avvenuto il 14
febbraio e denunciato dagli abitanti della zona; vari oggetti,
alimenti e animali sono stati rubati il 29 settembre del 2006 al
signor Pedro Canole nella località Santo Domingo, municipio di
Yondó,
Antioquia; l'8 ottobre 2006, nella localitá Caño Dorada,
municipio di
Cantagallo, Bolívar é stato registrato il furto un fucile
da caccia,
per la cui restituzione i soldati hanno preteso tre gallina al
derubato. Secondo i contadini, i responsabili di tutti questi furti
sono membri del Battaglione Calibío della XIV Brigata
dell'Esercito
Nazionale.
Persistono le denunce di blocchi economici, alimentari e sanitari
perpetrate da parte dell'Esercito in tutta la regione. Quantità
ridotte d'alimenti possono essere trasportate sotto il controllo della
forza pubblica e le forti restrizioni sono applicate specialmente ai
medicinali che si applicano per il trattamento di malattie tropicali
come la malaria, l'epatite e la lesmaniosi.
Nella località San Francisco, municipio di Yondó,
Antioquia, truppe
del Battaglione Calibío appartenenti alla XIV Brigata
dell'Esercito
Nazionale permangono dal febbraio 2006 all'interno del villaggio e le
trincee sono state costruite nelle vicinanze delle case, infrangendo
il Diritto Internazionale Umanitario contemplato nel Protocollo II
degli Accordi di Ginevra del 1949. Le truppe hanno, per esempio, una
trincea a pochi metri da una casa contadina, infrangendo persino le
norme interne all'esercito.
Nonostante l'accordo del 31 gennaio 2007 siglato davanti alla
comunità
da parte del Sergente Rubén Ruiz, fino ad ora la trincea rimane
nello
stesso posto.
Considerando tutte queste violazioni ed infrazioni e reiterando la
nostra profonda preoccupazione per la critica situazione umanitaria
nella regione:
Sollecitiamo le istituzioni competenti dello Stato colombiano a
investigare i fatti denunciati dai contadini e dalle organizzazioni
accompagnate per garantire effettivamente il diritto alla vita e i
diritti umani della popolazione civile del Magdalena Medio colombiano.
Essendo la maggioranza delle vittime membri di base
dell'Asociació
n
Campesina del Valle del río Cimitarra –ACVC (che conta con misure
cautelari richieste allo Stato colombiano da parte della Commissione
Internazionale dei Diritti Umani) e della Corporación
Acción
Humanitaria para la Convivencia y la Paz del Nordeste Antioqueño
–
CAHUCOPANA, chiediamo al governo colombiano di garantire il diritto di
associazione e le garanzie perché queste organizzazioni possano
continuare con il proprio lavoro legale e legittimo di sviluppo
sociale, difesa e promozione dei diritti umani nella regione del
Magdalena Medio colombiano.