FUORI IL MOSSAD DALLA COLOMBIA!
(volantino diffuso al corteo per la Palestina del 10/5 a Torino)
A sessant’anni dalla nascita/imposizione dello Stato d’Israele,
assistiamo ad uno dei più terrificanti e meticolosi genocidi che
la storia contemporanea abbia mai partorito: quello ai danni del popolo
palestinese per mano del sionismo e dei suoi complici internazionali.
I popoli arabi in particolare e del mondo in generale conoscono e
condannano il ruolo illegittimo e criminale d’Israele nella regione
mediorientale, teatro d’interessi strategici e cruenti conflitti che
condensano tutte le contraddizioni tra imperialismo ed antimperialismo,
politiche neocolonizzatrici e lotte di liberazione nazionale.
Ciò che spesso è meno noto all’opinione pubblica,
è il ruolo degli apparati sionisti in altre aree del pianeta, a
partire dall’America Latina e dal paese in cui, all’interno di essa,
maggiore è il livello di scontro tra le forze popolari e
rivoluzionarie e l’imperialismo: la Colombia.
La Colombia, paese che vive un conflitto sociale ed armato da oltre 50
anni e dove la presenza di immense risorse naturali e materie prime
rappresenta un obiettivo irrinunciabile per le grandi compagnie
multinazionali statunitensi (ma non solo), è governata da
un’oligarchia tanto sanguinaria quanto asservita ai dettami della Casa
Bianca. Nella guerra sporca e di bassa intensità articolata dal
Pentagono in Colombia fin dagli anni ’50, il ruolo di mercenari ed
apparati israeliani è stato tutt’altro che di second’ordine. Ad
esempio, negli anni ‘80 unità sioniste contribuirono a
addestrare i gruppi paramilitari, strumento del terrorismo di Stato.
Uno dei comandanti di quelle unità era l’ex colonnello delle
forze speciali israeliane Yair Klein, mercenario di professione e
titolare della società di sicurezza “privata” Spearhead Ltd.
Nonostante un mandato di cattura internazionale emesso dall’Interpol,
costui scorrazzava liberamente tra gli Stati Uniti e il suo paese
d’origine, muovendosi indisturbato per il mondo (Messico, Sierra Leone,
Asia, ecc.) grazie ai servizi resi ai due rispettivi governi
imperialisti.
Klein (al pari dei suoi compari israeliani Teddy Melnick, Miram Nir,
Arik Afek, Izhack Meraiot e Auraam Tzedaka) non era un cane sciolto,
nonostante si presentasse come un “libero battitore” nel settore della
sicurezza privata; era l’uomo-chiave mandato da Israele per elevare
qualitativamente la presenza del Mossad in Colombia, oltre che per
formare -su richiesta dell’Esercito colombiano- i paras in tecniche di
tortura ed eliminazione degli oppositori al regime (ad esempio
squartando le vittime con la motosega).
Dal 2005 Israele è tra i primi fornitori di armi alla Colombia,
la quale destina il 65% della spesa pubblica alla guerra, tanto che
l’80% dei funzionari e dipendenti pubblici lavorano nel settore
militare e della difesa.
Con un investimento di oltre 160 milioni di dollari il Ministro della
Difesa, Juan Manuel Santos, ha recentemente firmato un contratto con
Israele per l’acquisto di 24 aerei supersonici da guerra K-FIR, che
andrebbero a potenziare l’azione militare contro una guerriglia delle
FARC che le forze armate del regime colombiano, pur avendo con il Plan
Colombia triplicato il numero dei loro effettivi e lanciato giganteschi
operativi militari, non riescono a sconfiggere. La stretta e tenebrosa
collaborazione tra Tel Aviv e Bogotá, che riguarda anche
tecnologie di punta satellitari, sofisticate apparecchiature
elettroniche nel campo delle telecomunicazioni e la trasmissione e
condivisione di dati d’intelligence, aumenta nella misura in cui lo
stato colombiano gioca ogni giorno di più il ruolo “d’Israele
dell’America Latina”, assegnatogli dagli USA nella
destabilizzazione/aggressione ai danni del Venezuela bolivariano e
degli altri processi progressisti e rivoluzionari nel continente.
Per questa ragione, il nemico dei popoli palestinese e colombiano
è comune, e si chiama imperialismo sionista. Anche per questo i
vincoli di solidarietà internazionalista e stima reciproca tra
le resistenze dei due popoli sono storici, e al tempo stesso più
vivi che mai.
Esprimiamo con determinazione la nostra solidarietà al popolo
palestinese che da oltre 60 anni subisce l’aggressione israeliana,
condanniamo con forza l’occupazione dei territori e i continui raid che
assassinano sempre più civili, in prevalenza donne e bambini.
- Solidarietà ai combattenti palestinesi e colombiani!
- Fuori l’imperialismo sionista dal Medio Oriente e dall’America
Latina!
Associazione nazionale Nuova Colombia
http://www.nuovacolombia.net/