Contro le politiche del governo Berlusconi
Credo che nei confronti del governo Berlusconi tutti noi proviamo una
sensazione di vera ripulsa:una ripulsa politica,culturale e
morale.Berlusconi è colui che ha portato i fascisti al potere;ma
anche colui che sta cercando di convincere gli italiani,che
privatizzando tutto e disgregando ogni senso del pubblico,l’economia
ripartirà alla grande;che ogni strato sociale deve pensare a se
a scaricare i settori più deboli in una lotta da giungla nella
quale non c’è né solidarietà ne
pietà.Berlusconi,Gelmini,Brunetta e questa banda che loro
chiamano squadra ( forse perché molti di loro sono
squadristi),questa banda di fascisti,di riciclati democristiani e
capitalisti grandi,medi e piccoli,vogliono in particolare che la scuola
diventi anch’essa un mercato,che la logica del profitto vi trionfi,che
l’istruzione diventi merce come le altre,da scegliere come si fa alla
Standa,seguendo mode e pubblicità e pagando a prezzo di
costo.Vorrebbero che gli insegnanti lottassero tra loro come yuppies
rampanti per qualche soldo di differenza e per una fantomatica scalata
carri eristica.Intendono convincere i giovani e gli studenti che al
mondo conta solo il potere del più forte e del più
ricco,che ogni mezzo è buono per arrivare in alto e che i ceti
più deboli,vanno abbandonati al loro destino.Il governo della
PDL esprime solo il nudo e spietato interesse di classe,quello dei
padroni di tangentopoli,dell’evasione fiscale legalizzata,della
cementificazione del territorio,dei salari da fame e del lavoro da
schiavi.La PDL si è ritrovata a governare grazie anche agli
errori fatti dal governo di centro sinistra di Prodi,che non si
è certo contraddistinto per una politica del tutto alternativa a
quella che vogliono i poteri forti in Italia.Oggi credo sia opportuna
una strategia globale che parta da un’opposizione e
un’alternativa per la quale i lavoratori e i settori
popolari,l’autorganizzazione e la sinistra di classe anticapitalista e
comunista si attrezzi rapidamente ragionando in grande e annullando il
peso che la sinistra filo capitalista ha ancora,nonostante la sconfitta
elettorale,su tanta parte di coloro che da Berlusconi riceveranno solo
bastonate.In poche parole occorre ricostruire una sinistra
anticapitalista,comunista vicina ai movimenti e lontana dal PD.
ANTONELLO TIDDIA
RSU CARBOSULCIS