VAL SUSA

I MOVIMENTI

LA DIFESA LEGALE



I fatti di Val Susa - che  possono ripetersi dovunque in Italia vi siano
conflitti sociali  e/o iniziative democratiche non compatibili per l'attuale
assetto di potere -  mi suggeriscono che un rimedio giuridico importante c'e' ,
a parte le denunce e le difese "ex post"( e quindi di efficacia relativa) , e
cioe' : le investigazioni difensive - per le parti lese,le persone offese come
per gli indagati - sia in via preventiva sia durante lo svolgimento dei fatti
delittuosi da parte delle forze di polizia ex art.327bis /391bis-decies cpp.
Non appena durante una occupazione o una manifestazione si evidenziano illeciti
o pericoli se si nominano uno o piu' difensori ad hoc per investigazioni
difensive  anche "in via preventiva"  (vedi art.391 nonies cpp.), gli avvocati
e i loro collaboratori autorizzati possono stare sul posto nell'esercizio di un
mandato difensivo e quindi in veste qualificata, possono svolgere le
investigazioni del caso e formalizzarle in atti e fascicoli da consegnare  al
giudice.
Mi pare un'opportunita' importante che il codice offre e anche una
contraddizione da sfruttare : non e' la stessa cosa un difensore a disposizione
per i fermati e gli arrestati o invece un difensore  sul posto che sta
svolgendo investigazioni difensive su mandato e che quindi puo' documentare o
fare una serie di attivita' in veste di incaricato di pubblico servizio durante
lo svolgimento delle operazioni di polizia.
Cominciamo a pensarci : puo' essere uno strumento di difesa legale inedito e
importante.
Pasquale Vilardo