L'INCA CGIL nel lontano 1996 ha avviato un contenzioso con INAIL e INPS
per il riconoscimento dei benefici annessi all'esposizione dell'amianto
nei processi lavorativi delle aziende ARTE di Predappio, COMAR di
Forlì,ex Mangelli di Forlì Enichem di Ravenna, ecc. di cui alla legge
257/92.
Tale iniziativa è servita per fare riconoscere dal Tribunale di Forlì il
beneficio contributivo di mesi 6 per ogni anno di lavoro prestato a
contatto con l'amianto, per 20 lavoratori ARTE, 60 COMAR, 7 ex Mangelli,
10 Enichem per i quali l'INPS ha presentato appello a Bologna.
Inoltre per un ex dipendente dell'Arte di Predappio deceduto nel 2002 il
Patronato CGIL aveva chiesto il riconoscimento della malattia
professionale già dal 1998, rigettata dall'INAIL.
Nel 2000 l'INCA CGIL ha presentato domanda di malattia professionale e,
avendo avuto il riconoscimento dall'INAIL di tale diritto solo da quella
data, con i legali di riferimento ha sostenuto la famiglia nell'azione
giudiziaria per il riconoscimento della retroattività dal 1998; ricorso
tutt'ora pendente in grado d'appello.
Inoltre, l'affermazione di tale diritto è ancora più importante in
quanto al momento del decesso del lavoratore i benefici conseguenti sono
stati riconosciuti,per reversibilità, agli eredi.
Dopo il decesso, attribuito a patologia insorta per causa dell'
esposizione all'amianto, l'INCA CGIL attraverso i propri legali ha
sostenuto la famiglia in una causa per il riconoscimento del diritto al
risarcimento dei danni biologico, morale ed esistenziale nei confronti
dell'Azienda ARTE di Predappio.
Il Tribunale di Forlì con sentenza emessa in data 29.06.2006 ha
riconosciuto la responsabilità della società datrice di lavoro e l'ha
condannata al risarcimento del danno, di euro 450.000, in favore dei
familiari affermando il diritto del lavoratore alla salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro.
La Camera del Lavoro di Forlì pertanto conferma che la fase aperta dalle
iniziative del Patronato è di grande valore per tutelare i diritti
individuali ma è anche stimolo per costruire iniziative tese ad
accrescere la cultura della prevenzione, in quanto la sentenza, al di la
del risarcimento economico, afferma con forza il diritto del lavoratore
a prestare la propria attività in un ambiente sicuro che tuteli il
proprio diritto alla salute.
Camera del Lavoro Territoriale di Forlì