Cari compagni, l’associazione ADES (Amici e Discendenti Esuli
Istriani, uno dei gruppi più neoirredentisti ed
“antislavocomunisti” d’Italia, presidente Pietro Luigi Crasti)
ha lanciato una petizione riguardo la mia presenza al
convegno del 10 febbraio ad Ancona
Le firme raccolte sono già più di 400, tra le quali
spicca quella di Paolo Signorelli, che potrebbe anche essere
quel Paolo Signorelli, detto il “professore”, che al Fuan di
Roma formò intere generazioni di militanti di estrema
destra, come scriveva Petrucci su “Avvenimenti” nel 1992 a
proposito della formazione politica di Maurizio Boccaccio,
passato attraverso il “FUAN di via Siena, la scuola di Paolo
Signorelli dove sono cresciuti anche il giovane Alibrandi,
Francesca Mambro e Giusva Fioravanti”.
Da parte mia propongo questo al Rettore dell’Università di
Ancona: se i firmatari della petizione portano pubblicamente
le prove (prove, non chiacchiere) che a Basovizza sono stati
“infoibati uomini donne bambini giuliani dalmati fiumani e
istriani”, io rinuncio a partecipare al convegno. Ma se non
hanno (come non hanno) le prove, sono intenzionata a portarli
in giudizio, e che decidano i tribunali chi scrive
falsità e chi fa ricerca storica.
Saluti resistenti
Claudia Cernigoi
Convegno internazionale
LA FRONTIERA ORIENTALE Conflitti - Relazioni - Memorie
Ancona 10 febbraio 2007
Aula Magna Facoltà di Economia
Organizzazione: Forum permanente tra le Associazioni antifasciste e
partigiane e gli Istituti di storia delle città adriatiche e
ioniche “G. Fuà”
I territori al confine orientale d’Italia costituiscono una sorta di
laboratorio in cui si trovano condensati su di una scala
geograficamente circoscritta alcuni dei grandi processi della
contemporaneità: contrasti nazionali intrecciati a conflitti
sociali, effetti devastanti della dissoluzione degli imperi
plurinazionali che per secoli avevano occupato l’area
centro-europea, regimi autoritari impegnati ad imporre le loro
pretese totalitarie su di una società locale
profondamente divisa, scatenamento delle persecuzioni razziali
e creazione dell’universo concentrazionario nazista
simboleggiato dalla Risiera di San Sabba, spostamenti forzati
di popolazione secondo la logica della semplificazione etnica,
conflittualità est- ovest lungo una delle frontiere della
guerra fredda.
Analizzare questi processi nella loro complessità è il
modo più degno di celebrare il giorno del ricordo,
sapendo che il riferimento ai valori della Resistenza
costituisce una bussola indispensabile per affrontare un tema
che spesso è stato usato, e viene ancora usato, come
arma per celare conflitti di interessi e di potere.
Programma
9,00 Saluti delle Autorità
9.30 Joze Pirjevec, Università Trieste e Koper
Sloveni e italiani sul confine mobile nel periodo 1918-1943
10,00 Costantino Di Sante, Irsml Marche
Gli italiani nei campi di concentramento jugoslavi
10,30 Franco Cecotti, presidente Irsml Trieste
La storia del confine orientale nei testi scolastici
11,30 Carla Marcellini, Irsml Marche
“Tornerà l’Imperatore” letteratura e ricordi degli esuli
Gli studenti presentano i lavori realizzati *
Buffet
15,30 Claudia Cernigoi, storica e giornalista, Trieste
Le foibe tra storia e mito
16,00 Gorazd Bajc, Università del litorale Koper
L’inchiesta angloamericana del 1945, nuove fonti dall’archivio di
Londra
16,30 Nevenka Troha, Istituto Storia Lubiana
La relazione della commissione paritetica storico-culturale italo-
slovena
17,00 Stefano Lusa, storico e giornalista Pirano Slovenia
La comunità italiana in Istria dopo il secondo conflitto
mondiale
17,30 Chiara Tedaldi, Università di Dublino
Vittime della storia, ostaggi della memoria
Intervento conclusivo di
Emilio Ferretti
presidente del Forum permanente
Gli studenti presenteranno i lavori realizzati sulla base del
progetto “nei luoghi della memoria è scritta la nostra
storia, è indicato il nostro futuro”, promosso dal
Forum permanente e dall’ANPI Marche e sostenuto dalla Regione
Marche con fondi comunitari.
Le loro ricerche, durate più di un anno, sono consistite
nella referenziazione sulle carte geografiche delle province
marchigiane dei più significativi “luoghi della
memoria” siano essi luoghi di azioni partigiane, campi di
internamento, luoghi di eccidi nazifascisti ecc. Il loro
lavoro darà vita ad una vera e propria “guida ai luoghi
della memoria nelle Marche”...