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STRISCIA DI GAZA - LUGLIO 2006
OPERAZIONE "SUMMER RAIN"
Dal 28 giugno 2006  inizia l'operazione "summer rain", il pretesto è il rapimento di un soldato israeliano.
Da notare che in concomitanza dell’inizio dell’invasione vengono rapiti nel West Bank 8 ministri del governo di Hamas, 30 parlamentari, leaders politici e sindaci di Hamas oltre a 30 altri attivisti. Nel corso dei mesi si avvicendano altri rapimenti e rilasci, a marzo 2007 il bilancio è di 36 parlamentari ancora in prigione.
L’esercito israeliano si sta preparando all’invasione della parte settentrionale della striscia di Gaza dove sono stati lanciati volantini dagli aerei che consigliano ai residenti di allontanarsi dalle aeree operative militari.
6 luglio 2006 inizia l'invasione della zona settentrionale
La giornata più violenta dal ritiro dell'esercito israeliano nel settembre 2005
Il bilancio dei morti e feriti palestinesi (25 morti e 70 feriti) é il più alto in un singolo giorno da quando l'esercito israeliano uccise 28 persone nel settembre 2004 sempre nella zone settentrionale della striscia di Gaza.

Il bilancio a fine luglio è di 159 morti di cui 31 bambini

200mila famiglie vivono senza elettricità, le rimanenti rimangono senza corrente dalle 8 alle 12 ore.
Iniziano le denunce dei medici palestinesi sull’uso di armi proibite da parte dell’esercito israeliano.

Questi i nomi dei 31 minori uccisi

(fonte: DIFESA INTERNAZIONALE DEL BAMBINO – SEZIONE PALESTINA)

Anwar Isma'el Atallah, 12 years old

Saleh Sleman Al Jemasi, 16 years old
Ruwan Fareed Hajjaj, 5 years old

Khalid Nidal Abed Al Karim Wahbeh, 1 year old

Mahfouth Farid Nasseer, 15 years old
Ahmad Ghaleb Abu Amshah, 16 years old
Ahmed Fathi Odah Shabat, 16 years old
Waleed Mahmoud Al Zinati, 12 years old
Salah Adeen Hammad Abu Maktuma, 17 years old
Ibrahim Ali Khatoush, 15 years old
Mahmoud Muhammad Al Asar, 15 years old
Ibrahim Ali Al Nabaheen, 15 years old
Ahmad Abdil Mina'm Abu Hajaj, 16 years old
Nasrallah Nabil Abu Selmieh, 5 years old
Aya Nabil Abu Selmieh, 7 years old
Iman Nabil Abu Selmieh, 11 years old
Yahya Nabil Abu Selmieh, 9 years old
Huda Nabil Abu Selmieh, 13 years old
Basma Nabil Abu Selmieh, 15 years old
Sumaia Nabil Abu Selmieh, 16 years old
Raji Omar Deif Alla, 16 years old
Muhanna Sa'ed Mesleh, 16 years old
Ahmad Rawhee Abdo, 13 years old
Ali Kamil Al Najar, 13 years old
Fadwa Faisel al 'Urouqi, 13 years old
Mohammad Awad Muhra, 17 years old
Khitam Muhammad Tayeh, 11 years old
Nadee Habib Al Ataar, 11 years old
Saleh Ibrahim Nasser, 13 years old
Ashraf Abdullah Awad Abu Thaher, 14 years old
Bara' Naser Habib, 2 years old

27 giugno  2006
L'antefatto

GAZA, valico di Kerem Shalom. Attacco alla postazione militare israeliana da parte delle ali armate di tre fazioni della resistenza, le brigate Qassam di Hamas, le brigate Nasser Salahuddin dei comitati di resistenza popolare (PRC) e l’Esercito di Islam, finora sconosciuta. Il bilancio degli scontri è 3 soldati uccisi, 4 feriti ed uno rapito (il soldato Shalit). Le condizioni per la liberazione dell’ostaggio sono il rilascio di donne  e bambini palestinesi dalle prigioni israeliane.

Dimostrazione a Gaza dei parenti dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane che chiedono ai combattenti della resistenza di non cedere sulla liberazione del militare israeliano fino a che non siano liberati tutti i prigionieri.

COMUNICATO del PFLP: si esprime meraviglia per le affermazioni del portavoce di Abu Mazen che ha condannato l’azione delle tre ali armate della resistenza. Il comunicato continua dicendo che le forze di occupazione continuano ad uccidere, distruggere, assassinare, detenere migliaia di palestinesi e negare i diritti nazionali palestinesi  e le “le rappresaglie in risposta sono legittime, la difesa del nostro popolo è legittima e la resistenza è un diritto garantito dalla legge internazionale”.

28 giugno 2006
INIZIATA ALL'ALBA L'INVASIONE DELLA STRISCIA DI GAZA NELLA ZONA DI RAFAH



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L’operazione si chiama “summer rain” ed è stata preceduta da un intenso attacco aereo di F16 ed elicotteri Apache che ha colpito i tre ponti che collegano le parti meridionali, centrali e settentrionali, la centrale elettrica che eroga il 70 % dell’energia ad una popolazione di 1,4 milioni e un acquedotto, oltre che la città di Gaza city e di Shouka, ad est di Rafah.
E’stato occupato l’aeroporto internazionale “Arafat” a Rafah ed il centro abitato di Al Shoukeh obbligando i residenti ad allontanarsi dalle proprie case.
Poche ore prima dell’invasione il governo russo aveva ammonito il governo israeliano dicendo che la decisione di invadere Gaza avrebbe portato conseguenze nefaste nell’intera regione e il primo ministro Haniye aveva chiesto al governo israeliano di porre fine alle operazioni militari a Gaza per non aggravare ulteriormente la situazione. Aveva dichiarato, inoltre, di aver contattato insieme al presidente Abu Mazen il governo egiziano e la Lega Araba per trovare  una soluzione accettabile della crisi.
La resistenza palestinese ha reagito attaccando le postazioni militari ed i carri armati.
Le brigate di resistenza nazionale del DFLP e le brigate Al Aqsa di Fatah hanno sparato 2 missili contro i carri armati di stanza a Nahal Oz, nella zona nord-est mentre il portavoce delle brigate Quds della Jihad islamica ha dichiarato: “ Non ci sarà più sicurezza per i coloni e le loro famiglie, ci auguriamo che Gaza diventi un cimitero per gli invasori”.
CONSEGUENZE DEL BOMBARDAMENTO DELLA CENTRALE ELETTRICA
La distruzione della centrale elettrica e’ una punizione collettiva, in violazione del 1°, 2° e 3° articolo della Convenzione di Ginevra.
700 mila palestinesi saranno costretti a vivere senza elettricità per la maggior parte della giornata.
Le città sono piombate nel buio la notte di mercoledì lasciando senza corrente anche gli ospedali.
Un testimone ha raccontato che la centrale elettrica è stata volutamente messa fuori uso senza possibilità di limitare i danni perché gli aerei israeliani ripetevano i bombardamenti ogniqualvolta i pompieri palestinesi domavano le fiamme.
La mancanza di elettricità significa impossibilità di accedere alle cure mediche che dipendono dalla corrente elettrica. Non si può erogare ossigeno, fare le dialisi o eseguire delicate operazioni chirurgiche.
Inoltre non si possono far funzionare i frigoriferi, nei negozi come in casa, ed il cibo andrà a male visto anche che siamo in estate e le temperature sono molto alte.
Ci sono anche problemi di pompaggio dell’acqua, attualmente 860 mila abitanti di Gaza City sono senza acqua corrente.
C'é il rischio della diffusione di epidemie perché é stato contaminato il resto dell'acqua corrente e non c'é controllo sugli scarichi fognari e sulle acque non trattate che si riversano nelle strade.
Gli agricoltori non possono irrigare i campi ed i raccolti, una delle poche fonti di sostentamento, andranno persi.
La riattivazione completa della fornitura di energia elettrica potrà avvenire tra 6 mesi.
VIOLAZIONE SPAZIO AEREO SIRIANO
In questo stesso giorno due aerei israeliani hanno sorvolato il palazzo del presidente Assad vicino alla città di Latakia. La motivazione è che “il governo siriano sostiene e protegge i mandanti dei rapitori del soldato israeliano”.
Gli aerei sono stati costretti ad allontanarsi dalla difesa aerea siriana che ha aperto il fuoco.
E’ la seconda volta che un aereo israeliano sorvola la residenza estiva di Assad dopo l’agosto del 2003.
29 giugno 2006
I palestinesi della striscia di Gaza sono costretti a lunghe file per approvvigionarsi di acqua presso le fontane pubbliche dopo che è stato messo fuori uso un acquedotto e non c’è energia elettrica per la maggior parte della giornata
L’esercito israeliano si sta preparando all’invasione della parte settentrionale della striscia di Gaza dove sono stati lanciati volantini dagli aerei che consigliano ai residenti di allontanarsi dalle aeree operative militari.
KHAN YOUNIS  3 attacchi aerei israeliani. Colpita la casa di un leader delle brigate Qassam, una fabbrica di giocattoli e biciclette. 2 morti e 3 feriti della famiglia Masoud la cui casa é stata colpita in quanto presunto posto di produzione di missili Qassam.
Distrutte le vie di comunicazione tra Khan Younis e Rafah. Lento avanazamento dei tanks israeliani  vicino al valico di Sofa, occupate tre postazioni militari palestinesi.
Il ministro dell’informazione ha dichiarato che il silenzio degli USA e  della comunità internazionale sui crimini dell’occupazione israeliana ha incoraggiato l’offensiva militare israeliana. La crisi non si risolve, ha continuato, con la guerra e l’escalation militare non porterà alla liberazione del soldato israeliano.
Il ministro ha chiesto alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità morali e di monitorare l’offensiva militare contro il popolo palestinese inerme.
Gli ultimi attacchi aerei hanno causato danni per milioni di dollari che non saranno riparabili a breve. Tutto ciò si configura come una punizione collettiva contro un popolo inerme che cerca solo di rivendicare il proprio diritto a vivere in libertà.
Il ministro degli esteri ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza ONU  per discutere sulle precarie condizioni di sicurezza nella striscia di Gaza dopo l’invasione israeliana. Ha dichiarato che questa invasione è una chiara violazione del diritto internazionale e se non sarà fermata è in pericolo non solo la sicurezza in Palestina ma nell’intera regione e in tutto il mondo. Ha chiesto anche un intervento della Lega Araba che dovrebbe tenere una riunione urgente oggi stesso.
Kofi Annan, segretario generale dell’ONU, ha telefonato al premier israeliano Olmert invitandolo alla calma ed informandolo che Abu Mazen ed il presidente siriano Assad stanno cercando una mediazione per la liberazione del soldato.
Javier Solana, responsabile esteri dell’Unione Europea, ha chiesto ad Israele di usare i mezzi della diplomazia e non quelli militari per liberare il soldato.
MIFTAH - iniziativa palestinese per la promozione del dialogo e della democrazia globale – chiede alla comunità internazionale di fare dei passi immediati per prevenire una seria crisi umanitaria in una zona, la striscia di Gaza, già impoverita. Miftha rivolge un appello anche per l’immediata liberazione dei ministri, parlamentari ed attivisti e chiede che Israele renda conto alla comunità internazionale per questa violazione dell’immunità di membri eletti dal popolo palestinese.
Il gruppo dei G8 invita Israele alla calma ed esprime sconcerto per gli arresti.
30 giugno  2006
Nuove incursioni aeree, in tutto 12: colpita e distrutta la sede del ministero degli interni, al momento dell'attacco vuota, ed 1 militante  della Jihad islamica ucciso ed alcuni feriti. Almeno altri 20 nuovi obiettivi dei raid israeliani andati a segno tra cui l' ufficio del gruppo di Fatah, campi di addestramento, magazzino di armi, il ponte orientale di Gaza, sedi delle fazioni armate e abitazioni dei loro membri
KHAN YOUNIS e RAFAH  bombardamenti di artiglieria ed aerei, oltre che dal mare. 7 feriti.
Scontri tra esercito e resistenza presso Jabaliya. Gli israeliani hanno negato di essere penetrati nella parte settentrionale, anzi hanno dichiarato di voler rimandare l'invasione a nord per dare più tempo alla diplomazia di trovare una soluzione, ma in realtà sono presenti unità dei servizi segreti.
Il governo egiziano sta facendo da intermediario per il rilascio del militare israeliano. Hamas é disponibile a trattare il rilascio a certe condizioni mentre il goevrno israeliano vuole il rilascio incondizionato.
1 luglio 2006
Raid israeliano: colpite stazioni di trasformazione di energia elettrica, black out totale nei distretti centrali della striscia, e colpite anche zone del nord con il pretesto di presunti campi di addestramento. Gravi danni per tutti gli obiettivi.
2 luglio 2006
Colpita da tre missili la sede del premier Haniye in un sobborgo di Gaza City oltre che una scuola ed una postazione dei servizi di sicurezza palestinesi uccidendo la sentinella.
Colpito l'insediamento di Nahul Oz da parte delle brigate Qassam, abbattuto un tank ed un bulldozer ad Abasan, ad est di Khan Younis, ucciso un militare israeliano a Rafah.
Incursione israeliana nel distretto di Khan Younis con i tanks: i mezzi sono avanzati di 700 metri all'interno della striscia. Ci sono stati scontri con la resistenza.
Il vice primo ministro Nasser Al Shaer ha assicurato duranto un colloquio telefonico che sia lui che i suoi compagni detenuti stanno bene, tranne il sindaco di Qalqilya, Wajih Qawas,  che é stato ricoverato in ospedale per l'aggravamento della sua malattia.
Alcuni giorni fa l'inviato USA all'ONU, John Bolton, ha chiesto al Consiglio di sicurezza di non adottare alcuna risoluzione che condanni Israele per gli attacchi contro Gaza in quanto é conforme al diritto di "autodifesa" ed é andato oltre chiedendo al governo siriano di arrestare Khaled Mishaal, esponente di Hamas residente a Damasco, in quanto "noto terrorista internazionale".
Il leader del PFLP, Tayseer Khaled, condanna tali atteggiamenti da parte degli USA definendoli un segno evidente di legge della giungla che gli USA vogliono applicare ed un chiaro tentativo di paralizzare e prevenire eventuali azioni della comunità internazionale.
3 luglio 2006
I rapitori del soldato israeliano hanno rifiutato la proposta del governo israeliano di liberare alcuni detenuti, ma alle loro condizioni che sarebbero di non rilasciare chi si é macchiato del sangue israeliano.
Chiuso il valico di Mintar (Karni)
E' ripreso il rifornimento di carburante attraverso l'oleodotto di Nahal Oz dopo una settimana di blocco. Il fabbisogno di carburante é aumentato dopo che la carenza di energia elettrica a causa della messa fuori uso della centrale ha obbligato i residenti ad usare i generatori.
Beit Hanun un razzo israeliano ha colpito l'auto del militante delle brigate Qassam Abdul Rahim Daraj, di 30 anni, uccidendolo ed é stato raso al suolo un campo di addestramento.
Rafah uccisi due palestinesi in scontri con i militari vicino all'aeroporto
Distrutti numerosi obiettivi in raid aereo a Beit Lahia e Gaza City, tra cui la sede di un'organizzazione umanitaria di Fatah ed un complesso residenziale.
Le brigate Quds hanno lanciato 2 missili verso l'insediamnto di Sderot ed un altro verso la postazione militare di Nahal Oz ad est di Gaza City.
4 luglio 2006
Lanciati missili contro postazioni israeliane a Nahal Oz, a est di Gaza City e contro un tank a Dugit da parte delle brigate Qassam (Hamas) e dalle ali armate di PFLP e DFLP.
I rapitori del soldato israeliano hanno dichiarato che é scaduto il termine per le trattative alle 6 di mattina. "Tutte le opzioni rimangono aperte tranne quella dell'uccisione del soldato perché siamo musulmani ed onoriamo i prigionieri diversamente da quanto fanno gli USA ed Israele" ha dichiarato Abu Muthanna portavoce dell'Esercito di Islam.
I rapitori avevano chiesto al governo israeliano uno scambio con donne e giovani sotto i 18 anni  detenuti nelle carceri israeliane, ed avevano aggiunto anche la richiesta di liberare 1000  prigionieri arabi e musulmani compresi alcuni leader della resistenza, i detenuti malati e quelli in carcere da molto tempo,  ma Israele ha rifiutato e come risposta ha lanciato l'offensiva militare nella striscia di Gaza. I rapitori hanno dichiarato anche che non rilasceranno il prigioniero fino a quando le loro richieste non saranno accolte.
Il ministro della giustizia Ahmed Al-khaledi ha avviato le procedure legali per portare Israele davanti al tribunale internazionale per i suoi crimini contro la popolazione civile palestinese e le sue infrastrutture pubbliche.
Missili israeliani contro l'università di Gaza
Beit Hanun (nord striscia di Gaza) ucciso un militante delle brigate Qassam, Isamil Al Masri di 25 anni  da un razzo israeliano
CONFINE SETTENTRIONALE ED ORIENTALE
L'artiglieria israeliana ha ripreso i bombardamenti alla velocità di un attacco ogni 2 minuti
5 luglio 2006
Il Governo palestinese ha tenuto la sua 14esima seduta a Gaza City nonostante che 8 ministri siano detenuti nelle carceri israeliane. Haniye ha ripetuto il suo appello ai resistenti di liberare l'ostaggio e di trattarlo secondo i dettami islamici e ha ribadito che il suo governo continuerà i tentativi di mediazione. Haniye ha anche avuto parole di apprezzamento per la mediazione egiziana ed ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire immediatamente per assicurare la libertà e la sicurezza dei ministri e parlamentari palestinesi arrestati.
IL PCHR - palestinian center for human rights - ha fatto appello alla comunità inernazionale di intervenire immediatamente presso il governo israeliano affinché rispetti il diritto umanitario internazionale.
In particolare segnala le condizioni gravi che si sono venute a creare al valico di Rafah che é chiuso dal 25 giugno e dove 3000 palestinesi, compresi 400 malati, stanno aspettando di entrare a Gaza. Mancano servizi ed assistenza, soprattutto per i malati e molte persone si trovano con problemi di soldi perché non avevano previsto una sosta così lunga nelle citta egiziane di confine.
Gli apparati dei servizi segreti e di sicurezza israeliani hanno preparato, secondo fonti occidentali, una lista di 12 nomi di esponenti di Hamas, sia politici che militari, residenti sia in Palestina che all'estero che devono essere eliminati. Tra questi Khaled Mishaal, il capo dell'ufficio politico di Hamas residente a Damasco, Haniye, il capo del governo, Siyam, il ministro degli interni, e Zahar, ministro degli esteri oltre a Nazzal, dell'ufficio politico e Osama Hamdam rappresentante di Hamas in Libano.
6 LUGLIO 2006
INIZIATA L'INVASIONE DELLA STRISCIA DI GAZA NELLA ZONA SETTENTRIONALE

La giornata più violenta dal ritiro dell'esercito israeliano dell'anno scorso.
Il bilancio dei morti e feriti palestinesi (finora 25 morti e 70 feriti) é il più alto in un singolo giorno da quando l'esercito israeliano uccise 28 persone nel settembre 2004 nella parte settentrionale della striscia

I tanks israeliani sono entrati negli insediamenti abbandonati di Nissanit. L'esercito ha preso il controllo di numerose case a Beit Hanoun e c'é stato un raid aereo nella città di Beit Lahia.
Sempre a Beit Lahia duri scontri tra eservito israeliano e resistenza. Le fazioni armate di Hamas, Jihad islamica e Martiri di Al Aqsa hanno attaccato i tank con missili anti-carro. 7 resistenti uccisi, 10 civili uccisi tra cui bambini, molti civili feriti, due soldati feriti.
TESTIMONIANZA DI UNA DONNA DI BEIT LAHIA ad una radio locale
"I tanks sono fuori dalle nostre case. I bambini urlano e la casa trema. Siamo colpiti da fuoco incrociato"
TESTIMONIANZA DI ALI AJRAMI, RESIDENTE IN UNA FATTORIA A BEIT LAHIA
"Siamo in trappola. Non sappiamo cosa fare" , l'uomo é bloccato in casa insieme ai suoi 9 figli dopo che un tank israeliano si é messo dietro la sua casa ed i militari hanno preso posizione sui tetti delle case vicine. Ha un po' di scorte di carburante e di cibo ma non sa come fare per trattenere in casa i suoi figli.
Attacco aereo anche a sud, nella città di Khan Younis. 5 civili uccisi e molti feriti.
Il governo israeliano ha addotto come motivazione dell'invasione il fatto che é necessario creare una zona cuscinetto per impedire il lancio dei missili da parte della resistenza palestinese, dopo che  ieri era stato colpito l'insediamento di Askkelon, ferendo un colono.
Il gabinetto di sicurezza del premier israeliano ha approvato gli attacchi contro Hamas sia a Gaza che nel West Bank. L'obiettivo é fare pressione per la liberazione del soldato rapito e l'operazione consta di 4 fasi: bombardamenti per colpire la resistenza e le basi di lancio dei missili, blitz veloci per colpire ed immediato ritiro, distruzione della rete di assistenza di Hamas comprese scuole ed istituzioni sociale e distruzione dei campi di addestramento della resistenza, colpire la base politica del governo palestinese.
L'esercito é pronto per un'operazione militare di lunga durata, infatti sono concentrate ai confini oltre 5000 unità tra soldati e tanks, dunque Israele si prepara a rioccupare la striscia dopo meno di un anno dal  ritiro nonostante che il ministro della difesa Peretz abbia dichiarato  che " Non abbiamo intenzione di sprofondare nel pantano di Gaza".
Il ministro degli interni palestinese, Saeed Seyam, ha fatto appello ai servizi di sicurezza e militari di compiere il proprio dovere morale, nazionale e religioso di difendere il loro popolo e di contrastare l'incursione e la codarda aggressione sionista.
Il primo ministro Haniye, in visita ai feriti ricoverati negli ospedali, ha fatto appello alla comunità internazionale affiché intervenga  per porre fine all'offensiva israeliana che ha defintio "un crimine contro l'umanità". Ha aggiunto che gli Israeliani, con il pretesto di cercare il soldato rapito, stanno facendo un disperato tentativo di annullare il governo palestinese.
ABASSAN - zona meridionale della striscia
Raid aereo israeliano mirato per colpire resistenti armati, 2 palestinesi delle brigate Qassam ed 1 poliziotto uccisi.
OPERAZIONI DEI SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI
Ucciso Hussein Abu Ajwa uno dei leader di Hamas, 44 anni, professore all'università di Al Aqsa. Un gruppo di persone armate su di un auto hanno seguito e fermato Abu Ajwa mentre stava tornando a casa, lo hanno fatto scendere dalla sua auto e poi lo hanno colpito al petto, ai piedi ed alla testa prima di dileguarsi. Il professore non aveva guardie del corpo.
BEIT HANOUN rapito un ragazzo membro di Fatah.
7 luglio 2006
DATI DEL PALESTINIAN CENTRE FOR HUMAN RIGHTS
Nelle ultime 26 ore 24 palestinesi uccisi nella striscia di Gaza, 2 nel West Bank.
Questo porta il numero dei morti complessivi a 36 dal giorno del rapimento del soldato israeliano avvenuto il 25 giugno.
I feriti sono un centinaio la maggior parte dei quali civili, 97 nella striscia di Gaza e 18 nel West Bank., 34 sono feriti gravemente, 37 sono donne e bambini.
RAPITO il dr KHARISHA, parlamentare, di ritorno da Strasburgo.

Due nuovi attacchi aerei isrealiani nella parte settentrionale della Striscia. 1 militante di Hamas ucciso ed altri 5 feriti.
Decine di palestinesi, tra cui molte donne e bambini feriti, affollano il pronto soccorso ed i corridoi dell'ospedale di Gaza che già era in difficoltà per la mancata fornitura di medicinali dovuta al blocco dei valichi dopo il rapimento del soldato israeliano
8 luglio 2006
GAZA CITY – quartiere di Shijiah scontri tra forze di occupazione e resistenza, si sono confrontati carri armati e blindati con la protezione aerea degli elicotteri Apache da una parte ed i resistenti, dotati solo di armi leggere.
Le brigate Quds hanno sparato missili contro l’insediamento di Ashkelon, le brigate Nasser Salahuddin hanno colpito due blindati in uno scontro nella zona settentrionale, colpiti anche gli insediamenti di Nahal Oz e Kfar Azza.
9 luglio 2006
Nelle ultime 72 ore sono stati uccisi 52 palestinesi
GAZA CITY – quartiere di Shajaia sterminata la famiglia Hajjaj: uccisi la madre, Ammona di 55 anni, e due figli, Mohammed di 20 anni e Rawan di 6; altri 4 componenti feriti gravemente. Un missile sparato da un elicottero israeliano ha colpito la loro casa che era stata presa di mira con il pretesto che fosse il rifugio di alcuni resistenti. Nell’incursione hanno perso la vita altre 9 persone.
KHAN YOUNIS un insolita esplosione ha ucciso 1 persone e ferito altre 7
RAFAH incursione, colpite le case
ORGANIZZAZIONI UMANITARIE fanno appello alla comunità internazionale affinché si fermi il massacro a Gaza.
UNICEF denuncia la situazione di rischio e violenza in cui vivono i bambini
Agenzie ONU per i rifugiati accusano Israele di un uso eccessivo della forza testimoniato dall’alto numero di morti e feriti tra i civili.
SINDACO DI BEIT LAHIA stima in centinaia di migliaia di dollari i danni subiti dalla sua città, comprendenti la distruzione della centrale elettrica, rete idrica e strade.
10 luglio 2006
BILANCIO DELL’INVASIONE DI GAZA DAL 4 AL 10 LUGLIO
49 palestinesi uccisi tra cui molti bambini
136 feriti
97 arrestati
37 raids delle truppe di occupazione che hanno commesso 1164 violazioni dei diritti dei palestinesi tra cui bombardare case civili, fare incursioni nelle città, mettere posti di blocco, assediare le città e confiscare le terre.
200mila famiglie vivono a Gaza  senza elettricità, le rimanenti rimangono senza corrente dalle 8 alle 12 ore.
KHAN YOUNIS Khaled Nidal Wahba, 15 mesi, non è sopravvissuto alle ferite riportate durante un attacco aereo. Il 21 giugno un missile aveva colpito la sua casa uccidendo la mamma che era incinta al terzo mese ed altri 11 componenti della famiglia.
GAZA CITY un ragazzo ucciso e 2 feriti
Colpita una fonderia.
RAFAH tentato omicidio di  combattenti delle brigate Qassam.. Il missile ha mancato il bersaglio ma ha ucciso un passante. Al secondo tentativo è stata distrutta la macchina, sono stati colpiti alcuni passanti di cui un ragazzo di 18 anni , Bilal Suleiman Rabah, è morto e altri 7 feriti.
11 luglio 2006
UCCISE FINORA 60 PERSONE NELLA STRISCIA DI GAZA NEGLI ATTACCHI ISRAELIANI

RAFAH: funerali di Khaled Abdel Kareem, 15 mesi, vittima di un attacco aereo isrealiano



GAZA uccisi 3 bambini e 4 civili in un attacco aereo
BEIT HANUN Ahmed Shahin, membro dell’ala armata di Fatah è stato assassinato .
L’esercito israeliano ha bombardato un ponte e la città, 4 bambini uccisi e altri 6 feriti di cui 2 molto gravi. Un drone israeliano ha sparato un missile contro un gruppo di bambini che stavano giocando a calcio.
KHAN YOUNIS assassinati due membri delle brigate Quds mentre erano in auto colpiti da un razzo. Nella città vi è carenza di carburante e non si riesce a far funzionare le pompe dei pozzi ed i generatori.
RAFAH morta una donna. La donna Yusra Al-Safadi stava tornando dal Cairo dopo essersi sottoposta a cure mediche. Non è sopravvissuta all’attesa al valico di Rafah chiuso dall’inizio dell’invasione israeliana.
Anche Rabah Abdul Rahman, 70 anni, era in attesa al valico fin dal 28 giugno, è stato riportato al Cairo il 30 giugno perché le sue condizioni di salute erano peggiorate ed è morto il 1°luglio.
Anche Mohammed Tayab Sharab, 16 anni, è morto al confine egiziano in attesa di tornare in patria.
I corpi di tutte le persone decedute non possono essere trasportati in patria perché l’esercito israeliano si ostina a continuare la chiusura completa dei valichi.
Attualmente sono 939 i palestinesi bloccati al confine egiziano che hanno trovato rifugio nelle tendopoli dell’agenzia ONU per i rifugiati e altre 190 famiglie si recano in questi campi per avere un pasto caldo.
L’ala armata di Fatah insieme con le brigate Quds, della Jihad islamica, hanno sparato un missile contro un kibbutz. Le brigate Nasser Salahuddin hanno sparato due missili contro un bulldozer e due blindati.
USO DI ARMI PROIBITE DA PARTE DELL’ESERCITO ISRAELIANO
Il ministro della sanità ha accusato l’esercito israeliano di usare armi proibite contro i Palestinesi nella striscia di Gaza ed ha fatto un appello alla comunità internazionale ed alle organizzazioni umanitarie di inviare commissioni speciali di indagine sull’uso di queste armi.
L’esercito israeliano è solito usare armi proibite: proiettili all’uranio impoverito, bombe a grappolo e gas nervini.
Le sue accuse si basano sulle testimonianze dei medici che operano nei 22 ospedali della striscia e che   dichiarano che le ferite riportate sono insolite. Esami di laboratorio ed analisi provano che le bombe che hanno provocato le ferite contenevano sostanze  tossiche che possono causare bruciature interne e lasciare deformazioni permanenti.
Circa 249 palestinesi sono stati feriti dall’inizio dell’invasione della striscia da parte dell’esercito israeliano e la maggior parte delle ferite sono provocate da proiettili nuovi e sofisticati che provocano amputazione degli arti e bruciature interne.
Quando il proiettile esplode si trasforma in piccoli pezzi come granelli di sabbia che entrano da più parti nel corpo ed escono espandendosi causando lacerazioni ed emorragie interne.
DICHIARAZIONI DI MISHAL da Damasco
Tutte le mediazioni di Egitto Turchia Qatar e UE sono state interrotte da Israele che si rifiuta di trattare la liberazione di donne e bambini incarcerati nelle prigioni israeliane.
I prigionieri sono uno dei temi più importanti dell’agenda politica di Hamas ed ora può dare la dimostrazione che è vero nel giorno in cui la comunità internazionale si attiva freneticamente per la liberazione di un soldato israeliano mentre 10mila palestinesi di tutte le età sono nelle carceri israeliane, i più da molto tempo senza che il “mondo civilizzato” se ne preoccupi.
“La resistenza è la nostra scelta strategica fino a che permane l’occupazione” ha proseguito.
Ha poi rivolto un messaggio ai popolo arabi, alle organizzazioni arabe e musulmane ed ai leader arabi e musulmani chiedendo supporto.
12 luglio 2006
I tanks israeliani ed i blindati sono entrati a Gaza city dividendola in due.
GAZA CITY F16 israeliano ha colpito un palazzo di 3 piani. L’esercito di occupazione ha dichiarato di aver bombardato deliberatamente la casa perché si stava svolgendo una riunione di Hamas. E’ stato ferito leggermente Mohammed Dheif, leader della resistenza, ma un professore dell’università di Gaza, sua moglie ed i loro 7 figli sono morti.
Dan Halutz, capo del coordinamento con il ministro della difesa israeliani Peretz, è la persona che ordina i bombardamenti da alta quota su Gaza che provocano gli eccidi di questi giorni. E’ la stessa persona che ordinò di bombardare un edificio a Gaza nel 2002. Fu sganciata una bomba di una tonnellata che uccise 14 persone di cui 11 bambini. Dan Halutz non ha mai mostrato pentimento e non ha mai chiesto scusa per gli omicidi di massa da lui ordinati. E’ un vero criminale di guerra.
ZONA CENTRALE E MERIDIONALE  Abu Mughaiseeb di 24 anni e 3 altri civili sono stati feriti.Bombardata una postazione delle forze di sicurezza palestinesi. E’ morto Zeyyad
Il primo ministro Haniye ha fatto di nuovo appello al governo israeliano affinché usi la prudenza e la logica per risolvere il rilascio del militare israeliano interrompendo le aggressioni al popolo palestinese. “ La striscia di Gaza è sull’orlo di una reale catastrofe umanitaria a causa della mancanza di generi di prima necessità e delle sanzioni economiche imposte dall’occidente” ha aggiunto.
Il presidente del parlamento Aziz Dwaik ha parlato a Ramallah sfidando le forze di occupazione che hanno cercato di rapirlo alcuni giorni fa. Davanti ad una folla di manifestanti che protestavano per il rapimento dei ministri e parlamentari ha dichiarato che l’azione della resistenza al valico di Kerem Shalom che ha portato al rapimento del soldato israeliano è stata una rappresaglia per le continue azioni di guerra nella striscia di Gaza. “Occhio per occhio, dente per dente” ha detto. Ha anche invitato il presidente Abbas ed il premier Haniye a portare avanti senza alcun indugio  l’attuazione del documento di Barghouti approvato da tutte le fazioni.
13 luglio
Bilancio degli attacchi israeliani
23 morti compresa un’intera famiglia con bambini e donne
53 feriti
distrutta la centrale elettrica di Khan Younis
GAZA CITY
Colpita la sede del ministro degli esteri. 20 feriti tra cui molti bambini.
Le brigate Qassam hanno colpito con i missili gli insediamenti di Sderot, Kfar, Beiri, Netiv Ha’asara e Ashkelon.
Azioni anche dell’ala armata del DFLP(Fronte democratico per la liberazione della Palestina) e PFLP (Fronte popolare per la liberazione della Palestina).
Il PFLP commenta le azioni degli Hezbollah in una conferenza stampa: “è il modello corretto di una risposta araba alle incessanti aggressioni sioniste ed agli atti criminali  contro il popolo palestinese e le punizioni collettive nella striscia di Gaza”. Ha continuato facendo appello a tutte le fazioni di intensificare gli attacchi anti-occupazione della resistenza con tutti i mezzi possibili ed ha chiesto la liberazione dei prigionieri arabo palestinesi detenuti nelle carceri israeliane in cambio della liberazione dei soldati israeliani presi nel Libano e nella striscia di Gaza.
Mustafa Barghouti, leader della formazione Palestina Indipendente e parlamentare, ha dichiarato che dall’inizio dell’invasione della striscia di Gaza da parte degli Israeliani hanno condotto 47 attacchi aerei provocando la morte di 74 civili e ferendo più di 200 persone.
Anch’egli propone di indagare sul tipo di bombe usate dagli Israeliani  dopo che sono state ricoverate persone con delle insolite ferite.
15 luglio
Gli USA pongono il veto sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiede ad Israele di porre fine all’offensiva militare nella striscia di Gaza.
L’ultimo veto era stato posto dagli USA nell’ottobre del 2004 sempre su una risoluzione di condanna delle azioni di Israele a Gaza
Zona meridionale: colpita un’auto, un morto, Raed Asaad Naser di 24 anni, ed un ferito.
Deir al-Balah ucciso un militante della Jihad islamica.
Gaza City un razzo sparato da un F16 distrugge il ponte di collegamento tra la città ed il campo profughi Al Boureij.
Zona settentrionale due missili sono sparati contro la sede del ministero dell'economia palestinese e contro l'ufficio politico di Hamas.            
16 luglio
I morti sono arrivati a 100 tra il 6 ed il 16 luglio, compresi 27 bambini, 9 donne e 3 disabili.
25 luglio
GAZA CITY il dr Juma' Al-Saka dell'ospedale di Gaza City dichiara che l'esercito israeliano continua ad usare armi probite, con agenti chimici e fosforo, contro i palestinesi nella striscia di Gaza... leggi "la strage nascosta"