Ai sostenitori della vertenza contro i licenziamenti in Genia
Il consiglio comunale di S.Giuliano del 26 ottobre ha segnato una
svolta. La protesta degli operai di Genia che combattono contro il
licenziamento illegittimo di 5 netturbini, è stata sostenuta da
oltre 100 concittadini e si è sentita forte e chiara, nonostante
i tentativi autoritari di far tacere la sala.
Ma il sindaco, vero proprietario di Genia, sostenuto dalla maggioranza
consigliare, si è opposto al reintegro dei licenziati,
riconfermando piena fiducia alla sua azienda.
Ma purtroppo per lui la verità è ormai venuta a galla: le
cariche dirigenti in Genia sono più di venti, e si spartiscono
privatamente un profitto superiore ai 500.000 € all’anno.
Ecco dove vanno i soldi delle bollette che aumentano e gli stipendi dei
lavoratori licenziati.
CONCLUSIONI:
I netturbini sono necessari alla città e i soldi ci sono.
Genia, se è pubblica, deve servire al bene comune e non a
profitti e carriere di pochi.
I diritti dei lavoratori e la volontà popolare devono essere
rispettati
GLI OPERAI LICENZIATI DEVONO ESSERE RIASSUNTI
Facciamo appello ancora una volta a tutti i firmatari, a chi vuole la
riassunzione dei lavoratori licenziati, a chi subisce la
precarietà e comunque fa fatica ad arrivare a fine mese, a tutti
coloro che non vogliono la privatizzazione e il conseguente
peggioramento del servizi pubblico
- Riassunzione immediata dei 5 netturbini licenziati
- Dimissioni di Fazioli e rielezione del Consiglio di amministrazione
di Genia
- Controllo di istituzioni locali, cittadini e operai, su servizio
pubblico e bollette
- Consiglio comunale aperto sul lavoro precario, così diffuso
sul nostro territorio.
Presidio permanente di piazza Italia
Comitato di lotta Operai Genia (aderente C.U.B) – Centro sociale
Eterotopia - Comitato Serenella – Comitato popolare Quasimodo – P.C.L.
- Muoversi insieme – Sinistra san giulianese-verdi – PdCI - Unione
Commercianti