I clandestini nel Cpt di Gradisca sono
già 19.
Giovedì, 9 Marzo 2006
I clandestini nel Cpt di Gradisca sono
già 19. L’altra
sera, sotto il naso del presidio di manifestanti, è stato fatto
entrare il
primo ospite, un marocchino proveniente da Parma. Ieri mattina gli
altri sei,
anch’essi marocchini, ad uno dei quali è stata fatta una
radiografia alla
schiena. Alle 16, altri 12 (di cui non è dato sapere la
provenienza, nè la
nazionalità). La conferma è giunta ieri in una conferenza
stampa indetta da
Adriano Ruchini assieme al suo legale, Samo Sanzin, nell’ambito della
quale è
stato più volte chiesto di cercare di abbassare i toni su questa
vicenda.
«Tanto più questo tema viene trattato tranquillamente
ha osservato Ruchini,
presidente della cooperativa Minerva tanto meno impatta sul
territorio». Ieri
la Croce Verde ha rinunciato alla sospensiva ed ha chiesto al Tar di
discutere
il merito dell’appalto. L’udienza è quindi stata rinviata al 21
giugno.
«Vogliamo fare il punto su alcune situazioni giuridiche ha
spiegato Sanzin -
Intanto la quest ione ricorso al Tar che ci sembra inammissibile
poichè Minerva
ha vinto sugli altri concorrenti. In secondo luogo rendiamo noto che
sono state
fatte delle querele per danni alle autovetture private di alcuni
dipendenti
della Minerva, quantificabili in qualche migliaio di euro, e alla
Minerva
stessa in data 1 febbraio, quantificabili in 35mila euro». Alcune
delle querele
sono state indirizzate a nomi precisi. Fra gli altri «Alessandro
Metz hanno
affermato Sanzin e Ruchini per aver danneggiato l’auto di una
dipendente».
Queste le azioni più dirette, ovvero risarcimenti per danni
civili, da parte di
Minerva. Non sono tardate, però, le
reazioni all’apertura del centro di Permanenza temporanea. «La
Regione - ha
comunicato Illy - farà rilevare la parola data e non mantenuta
(da parte del
Ministro Pisanu, ndr) sul fatto che il centro avrebbe ospitato solo
stranieri
irregolari trovati in Friuli Venezia Giulia. Lo faremo notare per
iscritto non
appena ci saranno eventuali altre d imostrazioni di questa
volontà di non
mantenere gli impegni presi». Fa eco una dichiarazione di Rosy
Bindi, che ha
visitato nel pomeriggio di ieri il Cpt: «Il presidente Illy ha
registrato che
il ministro dell’Interno non è stato di parola e io non posso
che condividere
questa sua osservazione. Il Cpt di Gradisca è una bella
prigione, ma resta una
prigione, una struttura segregante». Alessandro Metz: «Il
Presidente della
Regione, Riccardo Illy, forse adesso avrà capito perché
tantissime persone
hanno in questi mesi manifestato, promosso azioni, presidiato al freddo
e
subito cariche e manganellate per opporsi a questa vergogna, e forse
sta
rivedendo le proprie convinzioni su quelle che possono essere le
rassicurazioni
di un Ministro come Pisanu e potrebbe finalmente decidere di supportare
con
maggiore forza chi la dignità e i diritti delle persone li
rivendica contro chi
la vergogna la impone manu militari. Mai come in questo caso sono
veramente
convinto, che insieme a moltis simi altri, sto dalla parte giusta; a
Pisanu e
al Prefetto di Gorizia lascio la parte della vergogna, per tutto quello
che in
questi ultimi giorni hanno deciso e imposto».
Martina Apollonio