Vi invitiamo a far circolare sulle vostre
liste.
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Nel pomeriggio manifestazione a Gorizia
che, muovendo
dalla Prefettura e toccando la base militare in cui hanno sede alcuni
contingenti italiani utilizzati in Afghanistan e in Iraq,
raggiungerà e
circonderà la sede della Cooperativa Minerva rinnovando la
richiesta di ritiro della
stessa dalla gestione del CPT di Gradisca
·
ripresa, a partire dalla serata, del
presidio già
indetto dalla Assemblea Permanente di fronte al CPT di Gradisca
d’Isonzo nella
forma di un happening artistico-musicale ma anche di una presenza di
solidarietà
attiva con i reclusi nel CPT e la partecipazione del costituendo Foro
legale
contro la detenzione amministrativa
·
partecipazione di una delegazione
qualificata e
rappresentativa alla manifestazione già prevista a Roma indetta
dal Tavolo
nazionale contro la guerra alla quale l’Assemblea aderisce
milano 8.30
brescia 9.30
verona 9.45
vicenza 10.50
padova
11.00
bologna 9.30
mestre 11.30
arrivo a Gorizia ore 14.10 Concentramento per il
corteo
ore 14.30
Appello dell’Assemblea Permanente contro il CPT
di
Gradisca d’Isonzo in occasione della Giornata Internazionale contro la
guerra
18 marzo 2006 CONTRO LA GUERRA GLOBALE E LO .SCONTRO TRA CIVILTA.. CONTRO IL RAZZISMO E I CENTRI DI PERMANENZA
TEMPORANEA CONTRO IL FALSO UMANITARISMO DEI MERCENARI DELLA .MINERVA.
18 marzo 2006 - Manifestazione a Gorizia e
presidio di
solidarietà a
Gradisca d’Isonzo
Il 18 marzo in tutto il pianeta il movimento
contro la
guerra scenderà in piazza in centinaia di città per
reclamare la fine del clima
insopportabile di guerra globale permanente che sta invadendo la vita
quotidiana
di tutti e tutte.
Da due anni in Friuli Venezia Giulia movimenti,
associazioni, organizzazioni politiche e sindacali, singoli cittadini e
cittadine si battono senza sosta per impedire l’apertura a Gradisca
d’Isonzo
del più grande Centro di Permanenza Temporanea per migranti
d’Italia, una struttura
progettata sull’esempio delle carceri speciali tedesche - non
solo per
privare della libertà persone senza permesso di soggiorno, ma
per rendere
questa prigionia quanto più umiliante possibile, attraverso un
totale
isolamento fatto di spazi freddi e asettici, gabbie anche per l’ora
d’aria e
per singoli nuclei familiari prevedendo l’incarcerazione,
illegale, di minori
-, divisione per genere e etnia, impossibilità di accesso alla
tutela legale e
alle regolari procedure per la richiesta di asilo.
La logica della guerra globale permanente -
rafforzata con
la retorica dello .scontro tra civiltà. - nel caso del CPT di
Gradisca viene applicata
con scientifica crudeltà alla gestione dei flussi migratori. Non è certo un’ invenzione italiana. E.
uno
scenario che conosciamo nei teatri di guerra, dove la vicenda delle
torture
americane nel carcere di Abu Ghraib, o i pestaggi dei giovani iracheni
da parte
dei soldati britannici sembrano essere solo la punta di un iceberg che
per puro
caso emerge alla superficie della visibilità mediatica. Ma lo
stesso scenario si
ripete, allucinante, proprio nei paesi paladini della democrazia e
della
.libertà.: è il caso del carcere statunitense illegale di
Guantanamo,
dell.uccisione di 28 migranti africani da parte della gendarmeria
spagnola a
Ceuta e Melilla, ma anche della strage di decine di profughi sudanesi
uccisi in
dicembre in Egitto. E. per questo che
nelle settimane scorse, tentando di impedire e riuscendo a ritardare
l’apertura
-accelerata per motivi elettorali di questo CPT, abbiamo gridato
più volte
.GRADISCA E GUANTANAMO, QUI E ORA!..
Ma vi è un altro elemento gravissimo che
fa sì che l’entrata
in funzione del CPT di Gradisca costituisca una seria e preoccupante
ipoteca
sul senso stesso della democrazia in Italia: la gestione del CPT
stesso, affidata
alla cooperativa Minerva di Gorizia affiliata alla Lega delle
Cooperative -
getta un.ombra sinistra su tutto il mondo della cooperazione. Nasce
così una
nuova figura .professionale., proveniente dall’ambito dei servizi
socio-assistenziali ma con una chiara funzione di controllo e
coercizione, che
opera nei nuovi CPT come un vero e proprio CONTRACTOR, una sorta di
.mercenario
umanitario., assunto per conto del Ministero degli Interni e preposto
alla
gestione, impersonale e disumanizzante, dei .flussi migratori.. A
partire da
ciò l’Assemblea Permanente ha lanciato il boicottaggio della
Coop Minerva: non
solo perché il suo presidente Adriano Ruchini ha scelto, per
puro profitto, di
rompere un fronte sociale compatto che vede movimenti, cooperative,
sindacati e
istituzioni locali fermamente contrari al CPT, ma soprattutto
perché è
inaccettabile che quelli che dovrebbero essere operatori sociali
vengano
trasformati in secondini in un territorio dove molte cooperative sono
nate
proprio dalla chiusura di quelle istituzioni totali e disumanizzanti
che erano
i manicomi.
Accanto a tutto ciò, ricordando le troppe
ambiguità e
contraddizioni di parte dello schieramento di centrosinistra su questo
tema e
dopo l’arroganza messa in campo da Berlusconi e Pisanu, è
urgente e non più rinviabile
che tutti i partiti dell’Unione dicano finalmente con chiarezza che in
caso di
vittoria elettorale non tollereranno nemmeno un giorno di più
l’esistenza di
strutture simili in Italia.
Abbiamo lottato con tutte le nostre forze per
impedire che
il CPT di Gradisca venisse costruito, e malgrado gli spot elettorali
del
ministro Pisanu, siamo riusciti a lungo a impedirne l’entrata in
funzione. Non
a caso ogni tentativo repressivo e intimidatorio è stato
utilizzato per fermare
un amplissimo schieramento contro il CPT che al contrario si è
rafforzato ed è
cresciuto, portando anche tutte le amministrazioni locali a schierarsi
per la
sua non apertura.
Infine il 7 marzo il lager di Gradisca è
entrato in
funzione e, a completamento delle manovre propagandistiche del governo,
in
tutto il nordest si è scatenata una caccia all.uomo contro i
migranti per riempire
questa cattedrale nel deserto costata più di 15 milioni di euro. Come Assemblea Permanente contro il CPT non
ci sentiamo sconfitti, ma al contrario vogliamo rilanciare questa lotta
come
parte di un agire più complessivo che rifiuta il binomio
GUERRA/RAZZISMO
assunto come fondamento dell.ideologia della guerra globale.
Per questo ci sentiamo di proporre, come
Assemblea
Permanente, di ampliare e rafforzare la Giornata Internazionale contro
la
guerra del 18 marzo formulando una proposta alle reti migranti, alle
associazioni e ai movimenti antirazzisti e no war, al mondo della
cooperazione,
ai partiti e ai sindacati per questa giornata:
·
partecipazione di una delegazione
qualificata e
rappresentativa alla manifestazione già prevista a Roma indetta
dal Tavolo
nazionale contro la guerra alla quale l’Assemblea aderisce
·
costruzione per il pomeriggio di una
manifestazione a
Gorizia che, muovendo dalla Prefettura e toccando la base militare in
cui hanno
sede alcuni contingenti italiani utilizzati in Afghanistan e in Iraq,
raggiunga
e circondi la sede della Cooperativa Minerva rinnovando la richiesta di
ritiro
della stessa dalla gestione del CPT di Gradisca
·
ripresa, a partire dalla serata, del
presidio già
indetto dalla Assemblea Permanente di fronte al CPT di Gradisca
d’Isonzo nella
forma di un happening artistico-musicale ma anche di una presenza di
solidarietà
attiva con i reclusi nel CPT e la partecipazione del costituendo Foro
legale
contro la detenzione amministrativa.
Parallelamente, e su richiesta precisa delle
reti
antirazziste slovene, intendiamo aderire e partecipare attivamente alla
costruzione
della manifestazione indetta per il mese di aprile dal movimento dei
.cancellati.
della Slovenia contro la nuova legge di quel paese sul diritto d’asilo,
ben
sapendo che la gestione dei flussi migratori non può in alcun
modo essere
ridotta a una questione che riguarda i singoli stati nazionali.
Assemblea Permanente contro il CPT di Gradisca
d’Isonzo
Friuli Venezia Giulia
Pianeta Terra