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La guerriglia colombiana accusa i servizi segreti di Stato

di essere autori degli attentati a Bogotà

Intervista a Raul Reyes

capo della Commissione Internazionale delle FARC

 

Frank Monteverde

13 aprile 2006

Intervista esclusiva ad ANNCOL (agenzia di stampa colombiana)

Raul Reyes si esprime sulle candidature presidenziali di Alvaro Leyya. Carlos Gaviria, Antanas Mockus e Oracio Serpa. Secondo Reyes, Uribe è direttamente responsabile dei crimine del DAS, inoltre rivela che sono stati degli agenti dei servizi dello Stato che hanno piazzato le bombe nei bus dell’azienda Transmillennio a Bogotà, per appoggiare la rielezione di Uribe.

In una zona selvaggia nel sud della Colombia, il corrispondente di ANNCOL, Frank Monteverde, ha intervistato il Comandante Raúl Reyes delle Forze armate Rivoluzionarie della Colombia, (FARC-EP) sull’attuale processo elettorale in Colombia.

 

ANNCOL: Quando fu eletto Uribe,nel 2002, avete definito il suo governo illegittimo,  perché avrebbe ricevuto  l’appoggio dei narcoparamilitari durante tutta la campagna elettorale.

R. Reyes: Quello che stanno dicendo ora i candidati presidenziali, sono il prodotto delle denunce basate su fatti concreti circa l’evidenza dell’elezione fraudolenta di Uribe, in altre parole danno ragione alle FARC. Nel 2022 avevamo denunciato il carattere illegittimo di quelle elezioni, dimostrando che avevano partecipato i gruppi paramilitari mafiosi appoggiando concretamente e apertamente Álvaro Uribe Vélez. Sapevamo che i paramilitari e settori dell’Esercito chiedevano alla popolazione di votare per Uribe sovente, con le minacce. Conoscevamo la provenienza del denaro e dei vari paramilitari che appoggiarono l’elezione di Uribe; accadde che fecero un accordo tra gruppi di mafiosi, paramilitari e settori dell’oligarchia ultradestra, per portare il paramilitarismo al potere in Colombia. Furono gli stessi paramilitari a dire che avevano dalla loro più del 35% dei congressisti, dopodichè Uribe, coerente con quella politica, anticipò la famosa negoziazione con i paramilitari a Ralito, legittimando così il crimine e il terrorismo di Stato contro la popolazione civile.

ANNCOL: Perche fino ad ora non se n’è discusso pubblicamente?
 
R. Reyes: Perché tutta l’ultradestra, liberale e conservatrice, si è alleata con gli Stati Uniti per sostenere Uribe alla presidenza, proteggendo tutto il suo passato mafioso, paramilitare e criminale. Ma ora i fatti di quel passato oscuro sono così evidenti che devono tirarlo fuori, alla luce pubblica, perché all’interno dell’uribismo vi sono forti contraddizioni. Per questo oggi vediamo le denunce sulla corruzione dei funzionari di fiducia del Presidente, i funzionari sporchi non solo per la corruzione, ma anche per gli storici vincoli coi paramilitari. C’è il caso del Direttore del Dai, il signor Noguera. È un personaggio legato alle mafie del narcotraffico, ai gruppi paramilitari del nord del paese. Per pagargli i suoi favori, Uribe lo ha fatto diventare il capo del Dai, della polizia politica, che dipende direttamente dal Presidente in Colombia. Quello che fa il Direttore del Dai è a compimento di ordini presidenziali. Uribe conosce a pieno tutto quello che fanno questi funzionari.  Quando è uscito lo scandalo, e si rivelato che quello era un covo di paramilitari e che il suo compito era di cospirare contro il Governo del Venezuela, Uribe allora ha cacciato Noguera del Dai, ma lo ha tirato fuori per proteggerlo, inviandolo come Console a Milano, in Italia. C’è un evidente responsabilità diretta del Presidente della Repubblica in queste manovre.
 
ANNCOL: Le FARC hanno denunciato in varie occasioni che gli attentati contro civili indifesi che furono attribuiti alla guerriglia, in realtà furono attuati dal Dai o altri servizi di intelligence del Governo. È il caso degli attentati contro il Transmilnennio a Bogotà, dove sono morti due bambini?
 
R. Reyes: Sì. E ci sono molti altri casi, bisogna ricordare quello che è successo quando eravamo in pieno dialogo col governo di Pastrana e si era sul punto di fare un tour diplomatico internazionale, fu allora che agenti dell’intelligence colombiana assassinarono Elvia Cortés con una “collana bomba.” L’assassinarono e vollero responsabilizzare le FARC di quest’esecrabile crimine di Stato. Dopo che le FARC riuscirono a dimostrare che non avevano responsabilità in questo crimine, Pastrana permise si facesse il tour in Europa, ma il danno era stato fatto: avevano gravemente segnato i colloqui diplomatici addossando alle FARC una responsabilità criminale. Quello che hanno fatto con gli autobus a Bogotà, è molto simile. Ora sono gli stessi agenti dei servizi dello Stato che commettono questi crimini per giustificare il fallimento della politica di “Sicurezza Democratica” e del “Piano Patriota.” D’altra parte, stanno cercando di ottenere più denaro dell’imprenditorialità colombiana e maggiori investimenti dei gringo nella guerra contro il popolo inerme.
 
ANNCOL: Cioè gi uomini di Uribe hanno messo le bombe?
 
R. Reyes: non c’è un’altra spiegazione. È un’altra azione del terrorismo di Stato in Colombia.
 
ANNCOL: Con quali dei quattro principali candidati dell’opposizione le FARC potrebbero pattuire un accordo umanitario?
 
R. Reyes: Con Uribe non ci sarà alcun dialogo. Il Governo di Uribe è illegittimo, non dà nessuna credibilità né alle FARC né al popolo colombiano.  Siamo disposti all’Accordo Umanitario e a dialogare per cercare la pace con un governo diverso da quello di Álvaro Uribe. Abbiamo ascoltato proposte molto interessanti, come quelle del candidato della Riconciliazione Nazionale, Álvaro Leyva, che dice che fermerà la guerra per sei mesi. Vogliamo che avvenga, sarebbe dare respiro al popolo colombiano, di cui le FARC sono una parte importante. A noi va bene il candidato che vuole l’applicazione dell’Accordo Umanitario. Carlos Gaviria è un altro che ha promesso la stessa cosa. Speriamo che questi due candidati riescano ad unificare le loro proposte a beneficio della pace, uno dei principali interessi del nostro popolo; in difesa della sovranità nazionale, affinché non ci siano più estradizioni di colombiani in nessuna parte del mondo, e perché s’incominci a ricostruire la nuova Colombia, afflitta dalla corruzione, il clientelismo, le bugie e l’inganno prodotti da Álvaro Uribe Vélez.
 
ANNCOL: Lei ha avuto un colloquio col candidato Horacio Serpa varie volte nel passato. Lo conosce. Ritiene che possa rappresentare un’alternativa alla politica fallita dell’attuale Presidente?
 
R. Reyes: Vorrei che il dottor Serpa e chi lo segue contribuisca a rafforzare le componenti che si oppongono alla rielezione di Uribe. Credo che il problema del dottore Serpa sia però che ha commesso un errore politico molto serio.  Nelle precedenti elezioni è stato all’opposizione e ha descritto Uribe per quello che è, un uomo legato ai paramilitari. Ma dopo, Serpa si è trasformato in funzionario proprio di questo Governo paramilitare.
 
ANNCOL: Che cosa pensa della candidatura di Antanas Mockus?
 
R. Reyes: Non vedo nessun futuro alla sua candidatura. Utilizza un linguaggio confuso per nascondere il suo attaccamento al neoliberalismo e la continuità con le politiche di Uribe. In fondo è un neoliberale uribista.
 
ANNCOL: Nell’ultima settimana, combattimenti tra le FARC e l’Esercito hanno prodotto una ventina di soldati morti. Le FARC hanno lanciato un’altra offensiva militare per incidere sulle elezioni?
R. Reyes: Da quando Uribe è alla Presidenza, le FARC hanno combattuto molto. In due azioni molto grandi, sono stati catturati un totale di 80 poliziotti; gli abbiamo preso le armi e lasciati in libertà. Questa è solo una delle tante liberazioni unilaterali delle FARC.  In altre zone del paese come a Vista Bella, Puerto Rico, Puerto Leguizamo, a Teteyé, nel Cauca, nel Tolima, sulla Costa Atlantica, ad Antiochia e nella Magdalena i combattimenti sono permanenti. Questa è la risposta del movimento guerrigliero al Piano Patriota, con cui Álvaro Uribe ha preteso di decimare la guerriglia e forzarla a firmare la pace che vuole, la “pax Romana”. Ma quel tradimento non lo firmeremo mai, vogliamo una pace che faccia bene al popolo colombiano.
 
ANNCOL: Qual è la proposta delle FARC alla popolazione colombiana sulle elezioni? L’astensione, o votare per un candidato oppositore di Uribe?
 
R. Reyes: Fino ad ora il Segretariato delle FARC non ha preso nessuna decisione su questa materia. Probabilmente, più avanti si dirà qual’è la raccomandazione elettorale. Quello che posso anticipare è che il popolo colombiano avrà la saggezza per appoggiare qualunque candidato diverso da Uribe, perché il destino della Colombia non può essere la guerra né la consegna della sua sovranità all’imperialismo statunitense. I colombiani devono trovare la strada per iniziare la costruzione della pace con giustizia sociale, con indipendenza e piena sovranità.
 
Traduzione dallo spagnolo del Ccdp