Perché la stampa degli Stati Uniti tace sulla messa in guardia
di Brzezinski sulla guerra contro l'Iran?
di Barry Grey
Washington DC, 3 febbraio 2007
I principali giornali nazionali e la maggior parte delle
emittenti radiofoniche hanno evitato persino di dare conto
della sbalorditiva testimonianza rilasciata giovedì
dall'ex consulente nazionale per la sicurezza Zbigniew
Brzezinski di fronte al Comitato Relazioni Estere del
Senato.
Brzezinski, consulente per la sicurezza nazionale del
Presidente Jimmy Carter, è fra le figure più
significative
all'interno dell'apparato della politica estera degli
Stati Uniti. Egli ha indirizzato un'aspra critica alla
guerra in Iraq, ammonendo che la politica
dell'amministrazione Bush stava inevitabilmente portando ad
uno scontro militare con l'Iran che avrebbe avuto
conseguenze disastrose per l'imperialismo degli Stati
Uniti.
Estremamente significativa e scomoda è stata
l'insinuazione
di Brzezinski che era probabile che l'amministrazione Bush
stesse costruendo un pretesto per giustificare un attacco
militare all'Iran. Nel presentare quello che ha definito
uno "scenario plausibile di collisione militare con
l'Iran", Brzezinski ha esposto il seguente processo di
eventi: "il fallimento dell'Iraq di soddisfare i
parametri
previsti, seguito da accuse agli iraniani per la
responsabilità del fallimento, poi qualche provocazione o
un
atto terroristico in Iraq, di cui incolpare negli Stati
l'Iran, culminando con azioni militari "difensive"
(virgolettate o meno) degli Stati Uniti contro l'Iran..."
Brzezinski pensava talmente che un attacco militare degli
Stati Uniti all'Iran sarebbe stato un'azione aggressiva
presentata come se fosse una risposta difensiva a
pretestuose provocazioni iraniane, che andò vicino a
insinuare, senza proprio affermarlo esplicitamente, che, per
offrire un casus belli per la guerra, la Casa Bianca
sarebbe stata capace di fabbricare o favorire un attacco
terroristico all'interno degli Stati Uniti.
Va da se che tale testimonianza data in un'udienza
congressuale aperta, proveniente da qualcuno con decenni
di esperienza nel comparto di politica estera degli Stati
Uniti e stretti legami con l'apparato militare e di
intelligence, non solo fa notizia ma è della
più
immensa e
grave importanza. Ogni giornale o canale di informazione
obiettivo e coscienzioso considererebbe un obbligo
informare il pubblico di tali sviluppi.
Ora, né il New York Time né il Washington Post, hanno
riportato nelle loro edizione di venerdì, nemmeno due
righe di notizia sulla testimonianza di Brzezinski.
Né
lo
hanno fatto USA Today o il Wall Street Journal. Tutte
queste pubblicazioni hanno naturalmente a Washington
uffici ben forniti di personale e una regolare copertura
congressuale di specialisti inviati che trattano di questo
genere di questioni politiche scottanti, come la guerra
all'Iraq.
Non c'è spiegazione innocente per la loro decisione di
nascondere questa storia. Il Washington Post di
giovedì
pubblicò un'ampia colonna di pagina-due con
fotografia
sulla presenza di Henry Kissinger il giorno precedente di
fronte al medesimo comitato del Senato. Dove l'ex
segretario di Stato sotto Richard Nixon fece una
dichiarazione complessivamente di appoggio alla politica di
guerra dell'amministrazione Bush.
Inoltre, l'edizione web del Post riportò un rapporto
dell'Associated Press sulla presenza di Brzezinski.
Quell'articolo introduceva sottili ma significativi
cambiamenti allo scenario speculativo di Brzezinski sul
percorso di guerra in Iran che avevano l'effetto di
sottovalutare l'acutezza ed l'urgenza della critica di
Brzezinski all'amministrazione Bush. Ometteva
l'allusione
che un attacco terroristico all'interno degli Stati Uniti
potesse diventare la giustificazione per la guerra, e
rimuoveva dal discorso di Brzezinski le virgolette di una"
guerra difensiva" contro l'Iran.
Il World Socialist Web Site venerdì ha telefonato a New
York
Times, Washington Post, Wall Street Journal e USA Today
per chiedere un chiarimento per la loro omissione nel
riportare la testimonianza di Brzezinski. Nessuno dei
giornali ha risposto alle nostre chiamate.
Allo stesso modo le emittenti televisive di informazione: "
News Hour with Jim Lehrer" su PBS ha fatto vedere un clip
di Brzezinski che esponeva il suo scenario di guerra di
fronte al comitato del Senato, senza fare alcun commento.
"NBC Nightly News" ha ignorato completamente la storia.
La rimozione di questa critica di condanna della guerra
all'Iraq, dei metodi cospirativi dell'amministrazione
Bush
e della loro deriva verso un guerra ancora più vasta
in
Medio Oriente, sono una dimostrazione in più del
carattere
reazionario e corrotto dei mass media americani. Indica
che i media istituzionali ancora una volta si stanno
preparando, come nella corsa all'invasione dell'Iraq, a
servire da cassa di risonanza per la propaganda di guerra e
le bugie dell'amministrazione.
Traduzione dall'inglese per resistenze.org di Bf