Piattaforma
manifestazione nazionale a Roma CONTRO LA LEGGE OBIETTIVO E LE GRANDI
OPERE DANNOSE, PER UN NUOVO PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITA’
E PER LE INFRASTRUTTURE CHE SERVONO AL PAESE E AL TERRITORIO
No Ponte, No Mose, No Tav, Coordinamento comuni Val di Susa, Conferenza
Permanente dei Sindaci della tratta ad AV Verona-Padova
con le prime adesioni di:
Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Campagna Sbilanciamoci, Rete del Nuovo
Municipio, Fiom, Carta cantieri sociali, il Manifesto,
ORGANIZZANO Manifestazione Nazionale 14 OTTOBRE ore 14,30 A ROMA
CONTRO LA LEGGE OBIETTIVO E LE GRANDI OPERE DANNOSE,
PER UN NUOVO PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITA’ E PER LE
INFRASTRUTTURE CHE SERVONO AL PAESE E AL TERRITORIO
Dal 2001 al 2005, con il governo Berlusconi, abbiamo vissuto una
stagione in cui le politiche governative hanno tentato di imporre
scelte infrastrutturali e impiantistiche nel campo dei trasporti,
dell’energia e dei rifiuti, contro gli interessi strategici del Paese,
senza un reale coinvolgimento delle comunità locali e dei loro
diretti rappresentanti, eludendo la valutazione ambientale strategica
preventiva di piani e programmi, facendo carta straccia della
valutazione di impatto ambientale.
In questo periodo, con le norme derivanti dalla Legge Obiettivo e le
scelte contenute nel Primo Programma delle infrastrutture strategiche,
è stata esasperata la logica del “realizzare senza pensare”
opere contro il senso comune e la razionalità, oltre che spesso
contro l’ambiente, la cultura e il paesaggio italiano e contro, gli
stessi vincoli economico-finanziari del bilancio dello Stato.
Le grandi opere che veramente servono all’Italia dovrebbero essere
finalizzate a trasferire le merci dalla strada, alla ferrovia e alle
navi; a creare una rete logistica intermodale; a realizzare politiche
coordinate per la mobilità urbana; a razionalizzare i sistemi
idrici; a prevenire e contrastare il dissesto idrogeologico; a risanare
e riqualificare i beni culturali, artistici e archeologici; a tutelare,
valorizzare e promuovere il territorio, il paesaggio e la
biodiversità.
Finora, invece, sono state sottovalutate le condizioni del territorio,
sia in termini di fragilità dell’assetto idrogeologico che
rispetto alla perdita di funzionalità e di qualità del
paesaggio legata agli eccessi di urbanizzazione e infrastruturazione
registratisi in questi anni.
Al tempo stesso, le comunità territoriali e gli stessi comuni
sono stati quasi del tutto esclusi dal confronto e dalle decisioni
sulle infrastrutture da realizzare. Oggi occorre tornare al più
presto a un normale funzionamento dei meccanismi democratici e della
partecipazione: chi vive nei territori interessati da grandi progetti
infrastrutturali non rivendica un potere di veto ma pretende di non
essere considerato “oggetto” di scelte decise altrove.
Non sono stati neanche fatti i conti con la reale disponibilità
di risorse economiche-finanziarie, impostando un programma di
interventi “a pioggia”, per la realizzazione di 531 progetti dal costo
complessivo di 264 miliardi di euro, che costituisce un’ipoteca che
graverà sui conti pubblici per i prossimi 20 anni.
Nel programma del Governo è stato dichiarato il fallimento della
Legge Obiettivo, ma non sono stati ancora compiuti atti chiari e
univoci per superare le norme e le procedure che da questa
derivano e abbandonare il programma delle infrastrutture strategiche,
cominciando dai progetti sul ponte sullo Stretto di Messina e delle
tratte dell’Alta Velocità.
Per questo noi scendiamo in piazza il 14 ottobre a Roma per chiedere:
il superamento della Legge Obiettivo e dei provvedimenti da questa
derivati e il congelamento (a partire dalla Legge Finanziaria 2007) del
Primo Programma delle infrastrutture strategiche, che hanno consentito
di fare carta straccia delle valutazioni ambientali su piani, programmi
e progetti e hanno umiliato la partecipazione degli enti e delle
popolazioni locali;
l’adeguamento del Piano generale dei Trasporti varato nell’aprile
2001 alle esigenze di mobilità del Paese e la redazione di nuovi
Piani e Programmi, nazionali e regionali, per l’energia, i
rifiuti, il territorio, il paesaggio, realizzati secondo l’approccio
irrinunciabile della tutela e valorizzazione ambientale, della
partecipazione dei cittadini e della reale utilità economica e
sociale degli interventi proposti,
una nuova stagione di sicurezza, trasparenza e legalità nel
mercato dei lavori pubblici, che superi le norme criminogene sui
general contractor, le rendite di posizione dei concessionari e l’abuso
incontrollato dei sub-appalti.
TUTTI A ROMA IL 14 OTTOBRE
Sulla base di questa piattaforma chiediamo l’adesione e la
partecipazione di associazioni, comitati, coordinamenti, enti locali,
forze politiche e sociali, singoli cittadini e cittadine!
Le adesioni vanno inviate alla seguente email: romalazio@carta.org
Per informazioni: Carta cantieri sociali: tel. 06.80692244
Adesione
alla manifestazione del coordinamento NO PONTE