ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
DEL 14 OTTOBRE ore 14.30 A ROMA
CONTRO LA LEGGE OBIETTIVO E LE GRANDI OPERE
Sia nel sud che nel Nord d.Italia, si è determinata, negli
ultimi anni, un.aggressione generalizzata ai territori attraverso
l.imposizione di grandi e piccole opere finalizzate al potenziamento
delle infrastrutture di trasporto ed alla velocizzazione nella
movimentazione di merci ed uomini. Trafori, ferrovie ad alta
velocità, ponti, dighe e viadotti da un lato come nuovi corridoi
per una politica neoliberista capace di travalicare frontiere,
annientando identità e territori in nome del dio denaro. Nel
medesimo tempo, nuove centrali, trivelle, elettrodotti, carbone,
rigassificatori ed inceneritori per aumentare la disponibilità
di energia necessaria al nuovo .modello di sviluppo. del capitale
transnazionale e distruggere, inquinando ulteriormente, i sottoprodotti
di tale processo. Nuove dinamiche di una politica liberista che,
mascherandosi dietro la parola magica .sviluppo., ha prodotto ulteriore
precarizzazione del lavoro e della vita, negazione di garanzie e
diritti, sfruttamento selvaggio delle risorse umane e naturali.
Dietro questa logica perversa per la quale l.unico .sviluppo. possibile
passa attraverso la realizzazione di grandi opere devastanti, prive di
valutazioni di impatto sociale ed ambientale, garantite dalla .finanza
creativa. di Tremonti e Lunardi, garantite dalla Legge Obiettivo del
governo Berlusconi, ed alla fine, come sempre, finanziate con un mare
di fondi pubblici e gestite con strumenti straordinari.
Un.aggressione generalizzata che ha reso socialmente e politicamente
.omogenei. territori, a volte, molto distanti ed ha determinato uguali
preoccupazioni per la salute e le prospettive di sviluppo di cittadini
e territori.
A fronte di tutto ciò al Sud come al Nord è maturata la
necessità di difendere la propria terra da queste logiche
devastanti e prevaricatrici (Scanzano è una delle esperienze
più significative di questi ultimi anni). Così,
già dal 2002, anno di indizione del I campeggio di lotta contro
la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, noi, insieme alle
altre realtà antagoniste meridionali (centri sociali, comitati,
collettivi, sindacalismo di base,.), abbiamo portato avanti lo sforzo
di collegare e mettere in rete non solo le battaglie contro le grandi
opere, ma tutte quelle .piccole. battaglie che, dal Nord al Sud, da
Venaus a Messina, da Saluggia a Scanzano, passando per Acerra, Brindisi
e mille altre località, vedono le comunità locali
ribellarsi alle imposizioni di governo e multinazionali.
Da questo punto di vista la battaglia contro la legge obiettivo, per la
quale chiediamo la cancellazione, e contro le opere dannose, grandi e
piccole che siano, è quindi, un impegno di lotta urgente e
necessario. Con questa consapevolezza, in difesa di diritti
comuni, contro le aggressioni ai territori e le ambiguità che ne
nascondono portata ed essenza, aderiamo alla Manifestazione Nazionale
contro la Legge Obiettivo, indetta per il 14 ottobre a Roma. Chiediamo
a tutte le realtà in lotta di garantire una grande
partecipazione all.iniziativa affinché il NO alla Legge
Obiettivo sia chiaro e grande, capace, quindi, di assicurarne
l.immediata cancellazione.
Coordinamento NO PONTE