COMUNICATO COBAS
IL
COBAS INDICE LO SCIOPERO per tutte le realtà lavorative del
pubblico e
del privato della Val Susa e Gronda Ovest di Torino per la giornata del
17-12-2005
CONFEDERAZIONE COBAS IL DOCUMENTO DI PALAZZO CHIGI RESPINTO AL
MITTENTE
Il governo è stato costretto dalla forza del popolo Notav a
convocare i sindaci valsusini ed iniziare con loro la Valutazione
Impatto Ambientale, finora sprezzata dalla lobby Alta Voracità
che ha scavalcato le stesse Direttive Europee.
Ma la premessa è sempre la stessa: è stato ribadito
l'arrogante diktat - la Tav non si discute, si fa e basta- ed è
quindi chiara la mascherata: tentare di trasformare i nostri
rappresentanti valsusini del "no" Tav in complici del "come" Tav.
Starà ancora una volta alla forza del movimento valsusino
rovesciare quel tavolo di concertazione in cassa di risonanza nazionale
e internazionale della proposta alternativa alla menzognera
assurdità della Tav-Tac.
Gli altri punti sono "irricevibili": si arriva perfino alla finta di
sospendere i lavori nel cantiere di Venaus mentre tutti sanno che la
trivella Cmc arriverà dal Canada solo a marzo ! C'è
invece da chiedersi come mai tutta quella fretta di radere al suolo il
presidio di Venaus e pestare di notte ragazzi, donne e anziani
indifesi.
Intanto la magistratura ha ordinato il sequestro del sito di Venaus:
così da una parte scatenano la repressione giudiziaria della
gente che difende il suo territorio e dall'altra si consegna il
cantiere agli usurpatori Lft-Cmc.
Sarebbe questa la "tregua olimpica" che governo e sindacati
concertativi ci offrono ? Il popolo valsusino la pensa diversamente. E'
solo una manovra per guadagnare tempo: alla fine delle Olimpiadi lo
slogan tanto amato in valle "sarà düra" sarà sempre
più vero.
CENTO VAL SUSA FIORIRANNO…
La Valle è diventata riferimento e simbolo di tutti i movimenti
che da Venezia a Messina stanno alzando la voce dell'interesse generale
contro le devastazioni private di un abnorme profitto che genera
mostri. La Valle è il cantiere della rinata democrazia diretta,
per riprenderci in mano la nostra vita e lo stato sociale
Sabato 17 dicembre decine di migliaia di persone in corteo non avranno
bisogno di altra forza che quella della ragione: ora e sempre NoTav.
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Lettera di Barbara Debernardi, Sindaco di Condove in Val di Susa,
alla Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso.
“Cara Presidente Mercedes Bresso,
Scusa il tu, forse troppo confidenziale, dovuto al fatto che, pur se
fra grandezze incommensurabili, ci troviamo ad essere colleghe nel
delicato compito di amministrare la cosa pubblica.
E’ la prima volta che ti scrivo, anche se non è la prima volta
che mi sento profondamente offesa dalle tue argomentazioni in merito al
tema dell’alta velocità.
Tuttavia, poiché per abitudine evito di esprimere giudizi su
cose che non conosco direttamente, fino ad oggi ho tenuto per me il
disappunto e il disagio.
Martedì, però, alla trasmissione “10 minuti” di RAI 2
purtroppo c’ero. Ero seduta lì, insieme ai miei colleghi sindaci
e ho potuto ascoltarti in diretta quando hai raccontato agli italiani
che i valsusini non sono in maggioranza contrari il TAV. Ti ho sentita
bene, quando hai detto loro che il rifiuto dell’opera viene dalla
scarsa conoscenza dei progetti. E ho fatto un salto sulla sedia quando
hai chiuso vagheggiando di treni veloci che porteranno gli sciatori
sulle nostre montagne. Treni che di certo non potranno essere quelli
destinati a correre sulla nuova Torino-Lione, che come sai è
oggi immaginata per il traffico merci. Ma questo è un dettaglio
che sapientemente hai taciuto.
Vorrei poterti raccontare la frustrazione di quei dieci minuti di
trasmissione, in cui non ci è stato dato il modo di replicare e
di raccontare al resto dell’Italia che la grande maggioranza della
Valle è contraria all’opera e che i progetti li conosciamo bene,
fin nei più sordidi dettagli. Ho qui sulla mia scrivania
l’ultima alzata d’ingegno della Ingerop, recapitataci un mese fa. Tu,
piuttosto, quel progetto, con un nastro trasportatore di 30 Km per
portare a spasso lungo la Valle lo smarino, lo hai visto?
Se non lo hai visto, ti conviene dargli una sbirciatina, prima di
esprimere giudizi affrettati.
Se invece lo conosci quanto noi, allora martedì sera, sapendo di
mentire, hai mentito a noi e agli italiani. E ciò offende la tua
e la nostra intelligenza, la tua e la nostra dignità.
Parlare di frustrazione per una serata televisiva andata in malora
tuttavia non ci porta da nessuna parte. E allora ti faccio una promessa
e una proposta.
La promessa è che non mi lascerò più trascinare in
teatrini come quello allestito l’altra sera su RAI 2, in cui alle
“verità” precostituite si cerca di attribuire la veste dignitosa
di unconfronto fra pari.
La proposta è di poterci finalmente incontrare, senza i comodi
filtri televisivi. Tu ed io, attorno ad un tavolo. E sul tavolo i
progetti, le carte, gli studi che in anni si sono accumulati. Tu, con
tutta la tua matura esperienza politica, io con tutta la mia recente
esperienza di chi è ancora convinto che la politica possa essere
una cosa alta e pulita.
Voglio poter discutere con te di questi progetti e voglio poterti
guardare dritto negli occhi, mentre mi dici che quei progetti ad alta
velocità sono il bene dell’Italia e anche della mia Valle,
così come hai detto l’altra sera.
E sai perché sogno questo confronto? Perché spero ancora
di vedere apparire, nel fondo dei tuoi occhi, la sana ombra
dell’incertezza e il coraggio del dubbio.
Il coraggio di dire che forse le ottantamila persone che ieri hanno
camminato con me, tra Bussoleno e Susa, potrebbero aver ragione.
Il coraggio di dire che forse sull’alta velocità in Valle di
Susa ti sei sbagliata.
Spero di incontrarti presto.”
Barbara Debernardi Sindaco di Condove
COMUNICATO CUB
NO ALLA TAV!! NO ALLA MILITARIZZAZIONE!!
Contro la militarizzazione del territorio
Contro l’alta voracità
Al pesante sgombero del presidio permanente di Venaus, l’intera
Valle di Susa ha risposto con scioperi spontanei, mobilitazioni e
blocchi stradali e ferroviari, culminati, nel corso della
manifestazione dell’8 dicembre, con la liberazione di Venaus.
La protesta nei confronti del progetto TAV dilaga, coinvolgendo
località lontane dalla Valle, ma caratterizzate da situazioni
analoghe, e tutte le lavoratrici e i lavoratori consapevoli che il
treno ad alta voracità è solo un aspetto dell’attuale
attacco alle libertà, ai diritti, alla qualità dei
servizi sociali.
Se il governo pensa di imporre la propria volontà riducendo la
vertenza ad una questione d’ordine pubblico si sbaglia di grosso.
In tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale cresce,
infatti, la solidarietà nei confronti degli abitanti della Valle
di Susa, solidarietà che troverà modo di manifestarsi, in
primo luogo, con il boicottaggio dei Giochi Olimpici se le richieste
della popolazione non troveranno una risposta accettabile.
La CUB ritiene necessario sostenere e allargare la mobilitazione:
- contro la militarizzazione del territorio;
- contro le grandi opere faraoniche e nocive che sottraggono risorse ai
servizi sociali;
- contro la devastazione dell’ambiente e per un modello di sviluppo
rispettoso della volontà della popolazione.
Confederazione Unitaria di Base (CUB)
E' NATO IL COMITATTO NOTAV-TERZO VALICO ALESSANDRIA
A PRENDERE PARTE AL MOVIMENTO SONO TRA GLI ALTRI :
A.F.A. - Associazione Amici delle Ferrovie e dell’ Ambiente
Rete Ambientalista della Provincia di Alessandria Associazione dei
Comitati della Fraschetta
Medicina democratica
Alessandriacolori
WWF
Legambiente, Circoli di Tortona e Val Lemme
Progetto Ambiente di Tortona
CUB - Confederazione Unitaria di Base
CSA Lacandona di Valenza
Laboratorio Zona Franca di Casale
Laboratorio anarchico Perlanera di Alessandria
CSA Crocevia di Alessandria
Studenti in Movimento
Collettivo universitario Freebooters
Collettivo Zion
FAI – Federazione Anarchica Italiana
USI – Unione Sindacale Italiana
iscritti a P.R.C. – Partito della Rifondazione Comunista
iscritti a I VERDI
E TANTI ALTRI SI STANNO AGGIUNGENDO
SARA' DURA!!!!
Comunicato CARC
Sosteniamo la lotta delle masse della Val Susa!
Dopo Napoli e Genova 2001, con
le cariche della polizia contro i
manifestanti della Val Susa che da settimane coraggiosamente lottano
contro la TAV, con le provocazioni
e le montature poliziesche, con indagini mascherate
dietro l’accusa di “terrorismo “
ecco che nuovamente la borghesia italiana e del
suo governo (oggi la Banda Berlusconi) cercano di intimidire,
dividere e seminare confusione nel poderoso movimento popolare della
Val di Susa.
Nella .democratica. Italia
appena le masse popolari protestano e
manifestano legittimamente per difendere i loro diritti, le
condizioni di vita conquistate con l.impegno
e con la lotta, i nostri governanti e
rappresentanti (di destra e di sinistra),
.democraticamente. eletti, ci ricordano che loro sono
al governo e al parlamento per salvaguardare non gli
interessi delle masse popolari ma per difendere
i loro privilegi e gli interessi della grande borghesia
imperialista: industriali, banchieri, affaristi e speculatori.
Ancora una volta le masse popolari
con la loro lotta determinata e di massa, sfidando
polizia e carabinieri, hanno costretto
la borghesia imperialista e il suo governo a fare marcia
indietro, a tenere conto degli interessi delle masse popolari e non
solo dei profitti che fanno sulla loro pelle e sulla loro salute.
Adesso sta al .popolo della Val Susa. sfruttare questa
vittoria per andare avanti nella
lotta fino ad ottenere la cancellazione
definitiva del progetto TAV nella
valle. Continuare ed estendere la mobilitazione e non farsi
raggirare dai tanti nuovi .amici e difensori dei loro
interessi., comparsi oggi come funghi in entrambi gli
schieramenti politici e persino tra i ministri del Governo
che ha mandato centinaia di poliziotti a pestarli, deve essere la
loro linea. Devono fare come il popolo di
Scanzano che ha costretto il governo a cancellare il
progetto di costruire in quella zona il deposito di
rifiuti radioattivi. Dare concreta
solidarietà e sostegno a questa giusta lotta
deve essere l.impegno delle forze politiche. sindacali e sociali di
tutto il paese. Anche su questa questione, come in
ogni questione concreta che riguarda i lavoratori e le masse
popolari, emerge il programma comune della borghesia
imperialista portato avanti
da entrambi gli schieramenti borghesi
(Centro-destra e Centro-sinistra) che si contendono il
governo del paese. Infatti anche i rappresentanti della
sinistra borghese sostengono che: .La TAV si
farà comunque, ma bisogna
dialogare, trovare il consenso dei sindaci.. Il
programma è quindi lo stesso, la destra usa le maniere forti,
la sinistra cerca di utilizzare la sua
influenza storica sui lavoratori tutelare i propri interessi e gli
interessi e profitti dei borghesi.
Il popolo della Val Susa ha dimostrato che è possibile e
giusto far fronte alla violenza della borghesia, che
non bisogna farsi .terrorizzare. dai veri terroristi
che sono al governo, quelli che conducono la guerra
di sterminio delle masse popolari nel nostro paese e
in tutto il mondo (una guerra che produce milioni di
morti per fame, miseria, guerre, malattie, devastazione del territorio
e avvelenamento dell.ambiente, ecc.).
La lotta delle masse popolari della Val di Susa è la lotta
di tutti quelli che ogni giorno da Scanzano ad Acerra lottano
contro gli inceneritori e in difesa dell.ambiente e della salute, da
Torino a Palermo nelle fabbriche in sciopero per il contratto, per le
pensioni o per la sanità. Sono il simbolo di tutti quelli
che lottano in difesa di tutto ciò che la classe operaia e
le masse popolari hanno conquistato con
dure lotte, di quelli che non accettano di
sacrificare la propria vita per garantire privilegi e sfarzi di una
classe di parassiti.
Anche la questione della TAV e della difesa della
salute e dell.ambiente dimostra concretamente come
è l.ordinamento sociale capitalista la fonte dei
.mali. dell.umanità e che finché vige
questo sistema per la maggior parte dei problemi, se non per tutti, non
c.è una soluzione che vada bene a tutte le masse popolari. La
maggior parte dei problemi non sono risolvibili con un ordinamento
capitalista della società: è per questo che la borghesia
imperialista non li risolve, non per cattiveria
personale, per sadismo o per ignoranza e
ottusità. Tutti i problemi sono risolvibili, ma con
un ordinamento socialista della società.
Ovvero una società in cui la vita degli uomini
non è minacciata dal profitto
di pochi sciacalli, ma arricchita dal
contributo che ognuno può dare al benessere e al progresso
collettivo.
LE CONDIZIONI PER VINCERE
L.esperienza di questi ultimi venti anni dimostra che, anche in un
periodo di crisi, è possibile portare le lotte alla vittoria. I
lavoratori sono riusciti a riportare dei successi solo grazie a
determinate condizioni. Alcune di queste sono:
1. obiettivi e metodi di lotta devono essere caso per
caso i più particolari possibile, in modo che i lavoratori che
partecipano alla lotta siano convinti della loro giustezza e
necessità (in generale una lotta di difesa non può essere
.per altri. né i metodi di lotta possono essere generali;
2. la lotta deve essere diretta da persone che
vogliono vincere;
3. non lasciarsi legare le mani dalle regole
stabilite dal nemico;
4. adottare caso per caso metodi e forme di lotta
efficaci e sostenibili dai lavoratori;
5. non lasciarsi isolare, ma crearsi tutti gli
alleati possibili;
6. allargare il più possibile la lotta;
7. individuare e sfruttare le contraddizioni in campo
nemico, utilizzare spregiudicatamente i contrasti tra i partiti
borghesi.
In tutta Italia operai, lavoratori, studenti si stanno giustamente
mobilitando a sostegno della lotta della Val di Susa!
Certo i lavoratori italiani non si
sono fatti schiacciare neanche dal Fascismo, e quindi
oggi rispondono con decisione all.arroganza e alla
violenza degli sgherri al soldo della borghesia ricca e
parassita. Mobilitiamoci tutti a difendere il diritto di sciopero
e di manifestare per gli abitanti della Val di Susa e per tutti i
lavoratori. Mobilitiamoci tutti per affermare che
solo le masse, i lavoratori possono decidere della loro vita e della
vita dei loro familiari. Le masse popolari, i lavoratori,
gli operai vogliono un mondo migliore, un mondo nuovo, di giustizia,
libertà, uguaglianza!
Mandiamo a casa la Banda
Berlusconi, la banda di fascisti, razzisti e speculatori.
Lavoriamo per avere nostri rappresentanti che siano realmente difensori
degli interessi dei lavoratori e delle masse popolari.
Contro il programma comune portato avanti dagli
schieramenti politici di destra e
di sinistra costruiamo un
blocco politico comunista e anticapitalista
per partecipare alle elezioni politiche e amministrative.
Raccogliamoci nelle piazze, organizziamoci, uniamoci in un blocco
comunista che raccolga quanto di
più avanzato, onesto generoso e combattivo il
movimento delle masse popolari produce e che diventi centro di
promozione, orientamento e sostengo di tutte le lotte dei
lavoratori e delle masse che resistono al
peggioramento delle condizioni di vita
e che vogliono costruire un mondo diretto e gestito
dai lavoratori e non da sfruttatori e parassiti.
Facciamo dell.Italia un paese socialista
Solidarietà con quanti hanno subito la violenza della polizia!
Sosteniamo la lotta delle masse popolari della Val di Susa!
La loro lotta è lotta di tutti i lavoratori!
Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 . 20128 Milano . Tel/Fax 02-26306454
e-mail: resistenza@carc.it . sito: www.carc.it
Direzione Nazionale
13 dicembre 2005
VIETATA ASSEMBLEA NO-TAV DAL PRESIDE, PER MOTIVI DI "ORDINE
PUBBLICO". MA L'ASSEMBLEA SI FARÀ LO STESSO
Vietata per motivi di ordine pubblico l'assemblea no-tav indetta per
oggi pomeriggio a Scienze Politiche (padova) dal Collettivo di Scienze
Politiche-Laboratorio Saperi Critici. Un'assemblea alla quale
parteciperanno un ricercatore della stessa Università patavina,
una
studentessa del movimento universitario torinese e un esponente dei
comitati di lotta popolare della Valsusa: i quali, secondo il Preside
Todescan, rappresenterebbero una minacciosa associazione a delinquere
finalizzata al disturbo del normale svolgimento delle lezioni
nonché
dei sogni - già peraltro agitati - dello stesso preside.
Com'è ovvio, l'incontro si svolgerà normalmente:
appuntamento per tutti
alle 14:30 a Ca' Borin. Anche per le forze dell'ordine, se, invitate
dal preside e dal rettore a partecipare, che potranno così
comprendere
come l'amianto danneggerà anche loro se verranno costrette ad
aprire
con la forza i cantieri della Valsusa.
collettivo scienze politiche - Laboratorio saperi critici
padova