Controguerra
16 dicembre 2005
La manifestazione di Torino di domani si
farà nonostante
le pressioni e gli intrighi delle cosche affaristiche e dei loro
politici, in primis
il ministro degli interni Pisanu. Sarà un passaggio dei
più importanti e
imponenti del blocco popolare che resiste e si oppone alle mafie che
rovinano l’Italia
e il mondo.
Pisanu torna sempre a battere il chiodo sul
terrorismo
in area torinese e NO TAV. Sono anni che perquisisce, incrimina,
rafforza la legislazione
liberticida.
Adesso si scusa delle violenze poliziesche
contro la gente
della Valsusa, ma non ha preso alcun provvedimento contro que
funzionario che a
cavallo della ruspa incitava i poliziotti contro i dimostranti al grido
di uccideteli
tuttii . E per quanto riguarda la bastonatura mirata della
compagna Nicoletta,
ha fatto diffondere a mezzo stampa la voce che era stata ferita da un
sasso dei
dimostranti, quando ci sono decine di testimonianze di gente che ha
visto il
manganello colpire. Si tratta di vedere se intenzionalmente. ma
finchè ci sono
dei laudi a Torino, non saranno certo le violenze degli affaristi a
essere
indagate.
Pisanu democristiano da sempre fa parte di quel
ceto
politico di servizio degli affaristi, di quella compagnia delle opere
che si
stende dall’una all’altra sponda da Consorte a Fiorani e che sta
mettendo alle
corde il paese. Questa compagine feroce
ha saccheggiato le tasche degli italiani e semidistrutto il territorio.
E
questo lo chiamano modernizzazione. Un esempio illustre sono le grandi
opere, i
disastri ambientali e sociali già fatti e quelli ancor peggiori
progettati,
come il TAV e il PONTE. Le cosche
riunite si sono spartite gli affari, hanno riformato , i
vari
Brancher e D’Alema, le istituzioni in senso maggioritario ,
hanno
cominciato a nominare i presidenti della RAI e altri. E guai a chi gli
si oppone:
viene dichiarato sul campo terrorista .
Ma la misura è quasi colma e la gente
comincia a
ribellarsi davvero, con blocchi reali e non virtuali, arlecchineschi (
per poi
trattare sottobanco poltrone, poltroncine e finanziamenti vari
all’altro ceto
possibile, compatibile). E’ successo nel Sud a Scansano e altrove ed
è successo
nel Nord in Valsusa. La grande resistenza del blocco popolare in
Valsusa ha
aperto la strada a una crepa importante del blocco affarista, quella
evidenziata dall’inchiesta Forleo sulle banche e sui banchieri contro
cui
Natzinger non ha nulla da dire, in quanto sono banchieri di Dio oltre
che d’Italia.
Basta coi gruppi mafiosi, affaristi, imperialisti
che
proteggono con la repressione, la guerra interna ed esterna i loro
spoorchi
affari, le loro rapine.
VIA SUBITO LE TRUPPE DALLA VAL SUSA E DALL’IRAQ!
NO TAV, UN ALTRO TAV NON E’ POSSIBILE
E DOMENICA PROSSIMA 18 DICEMBRE 2005 RIBADIREMO
A RAVENNA
DAVANTI ALLA CMC IN
NO TAV NO PONTE NO CMC